Capitolo 18

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Una volta arrivato in giardino, Tendō si andò a sedere sotto ad uno dei ciliegi stringendosi addosso il giacchetto di Ushijima. Satori ripensava al suo incontro di quella mattina con Wakatoshi, alla sua gentilezza nonostante l'apparenza fredda, il suo non capire le battute che lo rendeva adorabile agli occhi del rosso. Quando si accorse che qualcuno lo stava chiamando Tendō alzò gli occhi per trovare Ushijima in piedi vicino a dov'era seduto lui.

«Posso sedermi accanto a te?» chiese Wakatoshi.
«Certo,» rispose Tendō sorridendo ed osservò l'altro sedersi accanto a lui.
«Quei tizi ti hanno più dato fastidio?» domandò Ushijima guardando attentamente il ragazzo al suo fianco.
«No, ancora no. Ma credo che oggi avranno altri problemi di cui preoccuparsi.»
«Mm?»
«Beh, cambiando discorso: alla fine ieri sera sei andato a letto tanto tardi? Stamattina non te l'ho chiesto.»
«No, dopo averti incontrato sono tornato a casa e mi sono addormentato presto. Tu?»
«Io? Mi pare che quando sono tornato a casa ho guardato un paio di puntate di una serie che sto guardando poi credo di aver letto qualcosa, non so precisamente quando mi sono addormentato.»

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Mentre Tendō ed Ushijima continuavano a parlare aspettando la fine della pausa pranzo, Osamu e Suna stavano cercando le loro vittime. Ne trovarono due (tra l'altro due che Suna aveva usato per creare un fotomontaggio dove si baciavano) in un angolo del giardino mentre stavano estorcendo soldi ad un ragazzo più piccolo.

I due gli si avvicinarono e mentre Osamu fermava un pugno diretto a danneggiare la loro vittima Rintarō disse: «Samu, hai visto chi sono? Sono la nuova coppietta di cui sta parlando tutta la scuola. Devo dire che non mi sarei mai aspettato che voi due vi sareste messi insieme... Sai, ti shippavo con il capo della vostra banda, ma credo che anche il braccio destro con la forza bruta può andare come ship.»
«Di che cazzo stai parlando?» chiesero i due in coro.
«Oh, che cariniii. Capisco perché tutta la scuola ne parli,» rispose Osamu ridendo sotto i baffi.
«Di cosa cazzo state parlando, sfigati?» chiese il più grande dei due.
«Ma ovviamente dei vostri post che avete pubblicato ieri sera. Siete così carini in quelle foto,» disse Suna per poi prendere Osamu sottobraccio e mentre si allontanavano disse divertito: «Vi auguro di essere una coppia felice.»

Una volta lontani dagli schiamazzi delle loro vittime, Osamu scoppiò in una fragorosa risata mentre Rintarō sorrideva ad Osamu ed aspettava che si calmasse.
Una volta calmo, Osamu disse: «Hai visto le loro facce? Oddio, avremmo dovuti immortalarli.»
«Chi ti ha detto che io non lo abbia fatto?»
«Cosa?»
«Più tardi vai a vedere sul mio profilo.»
«Va bene.»

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Si può dire che Hanamaki e Matsukawa fecero tutto tranne quello che dovevano fare? Sì, si può dire.

I due, infatti, passarono il resto della pausa pranzo a parlare e scherzare tra di loro; sparlarono, più che altro, dell'ovvia cotta di Osamu per Suna e di quella di Oikawa per Iwaizumi.
Proprio quando ad un certo punto Takahiro stava per parlare di come i suoi amici lo prendessero in giro per la propria cotta, suonò la campanella e Hanamaki scappò in classe lasciando Issei confuso.

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Una volta arrivato in classe Matsukawa si sedette al suo posto ancora confuso, dopo un po' si sentì scuotere la spalla da Semi quindi lo guardò alzando un sopracciglio, Eita chiese: «È successo qualcosa con Hanamaki?»
«No. Cosa dovrebbe essere successo?»
«Dimmelo tu. Sei entrato in classe e ti sei seduto come fossi in trance.»
«Makki stava per dire qualcosa ma si è bloccato per colpa della campanella, poi è scappato via senza dire nulla.»
Purtroppo Semi non poté rispondere poiché entrò il professore che mise fine ad ogni chiacchiera cominciando poi a spiegare.

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Una volta finite le lezione Kuroo e Osamu si incontrarono nella biblioteca per gli incontri di recupero di chimica, arrivati lì trovarono Iwaizumi e Sakusa seduti ad un tavolo con una tazza di cioccolata calda davanti al viso del più piccolo. Tetsurō trascinò Osamu a quel tavolo e si sedette vicino ad Iwaizumi chiedendo: «Possiamo?»
«Mi pare che ormai tu ti sia già seduto,» disse Hajime alzando gli occhi al cielo per poi riprendere ad aiutare Kiyoomi.
«Scusate il disturbo,» borbottò Osamu per poi sedersi davanti a Kuroo, quindi vicino a Sakusa, e cominciare a farsi spiegare chimica.

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Quando l'ora dedicata alle lezioni di recuperò finì, i quattro ragazzi cominciarono a mettere via le proprie cose, a spezzare il silenzio fu la voce di Iwaizumi che chiese ad Osamu: «Ieri Atsumu ha detto che oggi avresti avuto il compito di storia, com'è andata?»
«Mm? Tutto bene, credo. Ieri ho ripassato, quindi ero abbastanza preparato,» rispose il Miya finendo di mettere via i suoi quaderni.
«Beh, hai studiato con Suna ieri, sicuro di esserti riuscito a concentrare sul libro?» domandò ghignando Kuroo.
«Quindi Miya non è l'unico che rompe con questa storia,» borbottò Sakusa mettendosi la bora sulla spalla.
«Cosa?» chiesero in coro gli altri tre.
«Niente, Miya ieri si è lanciato in una lunga chiacchiera di come fosse "straziante per gli occhi" vedere Osamu e Suna insieme ma che non stavano insieme. Cazzate di quel tipo.»
«Io prendo Atsumu e lo uccido. Lo faccio a fette, lo cremo e butto le sue ceneri in una stalla.»
Questa fu l'esclamazione di Osamu, Kuroo si lasciò andare a quella sua risata da iena ansimante ed Iwaizumi trattenendo le risate disse: «Non ti pare di essere un pochino esagerato?»
«Disse quello che non sa se vorrebbe strozzare o baciare Oikawa Tōru,» disse Tetsurō.
«Cosa staresti insinuando?»
«Niente, Iwa. Tranquillo.»
«Io vi mollo tutti, prima o poi.»
«Non puoi. Ci vuoi troppo bene.»
«Continua a raccontarti questa cazzata. Poi vedi se non lo faccio.»
«Comunque, gli altri ci stanno aspettando a casa di Bokuto.»
«Va bene.»
«Io vado a casa. Ci vediamo domani.» disse Sakusa cominciando ad allontanarsi, ma venne bloccato da Kuroo che chiese: «Perché non vieni con noi? Saremo solo noi quattro e Bokuto, Mattsun e Semi.»
«Io... Va bene.»

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I quattro si diressero verso la villetta di proprietà della famiglia Bokuto, per strada Tetsurō disse: «Iwa, come mai oggi eri così facilmente irritabile?»
«Mm? Ho dormito male ieri sera.»
«Per ciò che sta succedendo con quegli otto imbecilli o per altro?» chiese Osamu sgranocchiando un onigiri che aveva precedentemente tirato fuori dalla bustina che teneva nello zaino.
«Credo sia per quello e per altro, ma non ho voglia di parlarne ora,» rispose Iwaizumi nascondendo le mani nelle tasche del giacchetto.
«Va bene. Quando ti va, sai che puoi parlarne,» disse Kuroo alzando le spalle, Kiyoomi ammirò come né Kuroo né Osamu forzassero Iwaizumi a parlare nonostante fosse evidente che ci fosse qualcosa che non andasse, ammirò come gli dessero i suoi spazi e i suoi tempi per aprirsi nonostante fossero preoccupati. Si domandò se fosse così funzionassero le amicizie vere e sincere e maledisse tutte le persone che in passato lo avevano ferito e gli avevano fatto perdere la fiducia negli altri.

Note dell'autrice✨=
Consiglio spassionato: non trovate mai una persona procrastinatotrice seriale per leggere in anteprima i vostri capitoli. Scusate il ritardo, stavo aspettando feedback per questo capitolo dato che non sono molto sicura sia ben fatto. Spero che vi piaccia e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate. Ci vediamo la prossima settimana 💖

Will love blossom or is it not destined to?Where stories live. Discover now