𝗕𝗼𝘆𝘀 𝘅 𝗥𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿|| 𝖮𝗇𝖾𝗌𝗁𝗈𝗍

Todoroki Shoto xfemreader

Mi misi in spalla il borsone, girandomi verso il mio ragazzo che era in piedi poggiato al muro.
"Io ho finito. Andrò a Barcellona per un mesetto circa."
Mi avvicinai a lui, poggiando la fronte contro il suo petto.
"Mi mancherai."
"Tsk, anche tu idiota. Vedi di farti sentire, chiaro?!"
Ridacchiai, accarezzandogli i capelli biondo cenere.
"Certo. Allora ci vediamo tra un mese!"
Gli diedi un delicato bacio sulle labbra, per poi uscire da camera mia.

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Guardai con sguardo perso il dormitorio, sospirando e continuando a camminare per il vialetto.
Appena arrivai alle porte in vetro poggiai una mano sulla maniglia, ma una voce mi bloccò.
"Ragazzi... io e Bakugou ci siamo messi insieme!"
Spalancai gli occhi, portandomi una mano alla bocca.
"È bellissimo ragazzi! Ma, Bakugou, tu non stavi con T/n?"
"Tsk, ci siamo lasciati prima della sua partenza."

Aprii di scatto la porta, facendo voltare i presenti verso di me.
"Quindi tu... tu decidi di lasciare le persone senza neanche dirglielo?"
Mi guardò con disgusto, poggiando un braccio intorno alle spalle di Uraraka.

Il mio migliore amico mi venne incontro, stringendomi tra le sue braccia.
"Sei tornata..."
"Sono qui, Shoto..."

"Tu invece ti sei divertita a fare la troia a Barcellona, eh?"
Guardai Bakugou.
"L-la troia?"
"Si, stronza. Tre mesi senza farti sentire, in un altro continente, secondo te non so che ti sei fatta tutti i ragazzi di quel posto?! Cos'è che hai detto prima di andartene? "Un mese e sono qui.""
Cacciai indietro le lacrime, spostando lo sguardo su Uraraka.
"Buona fortuna, Uraraka."

Mi diressi verso le scale, poggiando una mano sullo stomaco, che mi stava procurando un dolore tremendo, e una sul muro per sorreggermi.
Shoto mi poggiò una mano sulla spalla, aiutandomi con il borsone.
"Stai bene?"
Negai con la testa, continuando a salire gli scalini fino ad arrivare al mio piano; aprii di scatto la porta lasciandolo entrare.
Mi tolsi velocemente la felpa e la maglia, rimanendo in reggiseno.

Sospirai, sedendomi sul letto e guardando il soffitto.
"T-T/n che ti sei fatta?"
Mi passai una mano sulla lunga ferita ricucita.
"Sono rimasta coinvolta in una "battaglia" traHero e Villian. Ero in coma, ecco perché non mi sono fatta sentire. Ma a quanto pare quel coglione non ci ha pensato ed è subito andato da un'altra. Tsk."

Si sedette affianco a me, poggiando la testa sulla mia spalla.
"Non fa nulla."
"No invece. Dovevo provare a chiamarti, in qualche modo. Potevo chiedere ai miei, cercare di ricordare il tuo numero..."

Mi prese la mano, giocando con le mie dita.
Lo faceva sempre quando cercava di calmarsi.
"Che ti prende?"
"Vorrei andare giù da quel coglione e prenderlo a pugni."
Ridacchiai, scuotendo la testa in segno negativo.
"Non ce n'è bisogno. E-e poi, se devo essere sincera... non provavo più gli stessi sentimenti di prima."

Mi guardò confuso, corrugando le sopracciglia.
"Che intendi?"
"Diciamo che... mi piace una persona..."

Sollevò la testa dalla mia spalla, guardandosi le ginocchia.
"Ah... lo conosco?"
"Oh si, lo conosci molto bene."
Rimase in silenzio, stringendo i pugni.

Mi avvicinai a lui, dandogli un leggero bacio sulla guancia e poggiando, stavolta, la mia guancia sulla sua spalla.
"Secondo te chi è?"
"Non lo so... dimmelo tu."
Il suo tono era freddo e distaccato, ma si sentiva la tristezza trasparire dal resto.

Sorrisi, prendendogli il viso con una mano.
"Sei un idiota."
Alzò un sopracciglio, avvicinando il viso al mio.
"Prova a ripet-"

Non lo lasciai finire che poggiai le mie labbra alle sue in un bacio a stampo.
Mi guardò sorpreso, con gli occhi spalancati e le guance rosse.
Poi fece la sua mossa, chiudendo dinuovo la distanza dalle nostre labbra ma per un tempo più lungo.