Langa Hasegawa xfemreader

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Richiesta da: @LadyOtaku73

Io e Langa eravamo migliori amici, qua nel Canada. Passavamo serate intere a guardare film, fare scemenze, scherzi telefonici e cose del genere.
I nostri genitori erano amici tra loro, quindi capitava che passavamo le feste tutti insieme. Andavamo in montagna a fare snowboard, una delle tante passioni che ci unisce.
Se devo dirla tutta, ho sempre avuto un debole per lui, ma non sono mai riuscita a dirglielo.

Ma da ormai due settimane è tornato in Giappone, la sua città natale. Certo, ci sentivamo al telefono di tanto in tanto, ma non era lo stesso. Mi ha raccontato che si è fatto degli amici e che stava imparando ad andare in skate grazie a un certo Reki. Io dicevo sempre "sono contenta per te" o "me la passo alla grande". Ma non era vero.
Mi mancava da morire, era il mio unico amico e adesso non avere nemmeno lui era diventato uno strazio andare a scuola la mattina.

Come ogni giorno tornai a casa da scuola distrutta, gli occhi contornati dalle occhiaie con addosso i primi vestiti che mi capitavano tra le mani, che erano sempre felpe enormi e pantaloni da tuta.
Io: Sono tornata!!
Dalla cucina spuntò mia madre con addosso un grembiule giallo.
Mamma: T/n! Finalmente!!! Abbiamo una grande notizia per te.
Raggiunsi la cucina, prendendo una mela dal cestino, poggiandomi al piano cucina.
Io: Hai trovato la tua collana dispersa il mese scorso?
Mamma: No, qualcosa di meglio. Abbiamo deciso di trasferirci in Giappone, più precisamente nella città dove è Langa.
Mi cadde di mano la mela, facendomi rimanere con la bocca spalancata.
Io" SEI SERIA?!
Mia madre rise, spegnendo il fuoco della cucina.
Mamma: Certo tesoro. Abbiamo visto come sei cambiata dopo la partenza di Langa, e quindi abbiamo deciso di partire anche noi.
Stritolai mamma in un abbraccio da orso, ringraziandola mille volte.
Mamma: I mobili sono già stati mandati nella nuova casa, devi solo farti la valigia.
Corsi a piano di sopra, lanciando tutti i miei vestiti nella valigia.

Skip time

Siamo appena arrivati nella nuova casa, e devo dire che è enorme, rispetto a quella in Canada. Aveva un giardino davanti e dietro, con un garage affianco ed era a due piani.
Appena scelsi la mia camera, mi feci una doccia e mi cambiai, mettendomi una camicia a quadri neri e bianchi, un top nero e dei jeans neri strappati, o come li chiama mio padre "i pantaloni con cui ho combattuto contro una tigre". Prima di partire mia madre mi aveva dato l'indirizzo di casa di Langa, così se avessi voluto fargli una sorpresa sapevo dove abitava.

Appena arrivai alla sua abitazione, stavo morendo dal nervosismo. Mi tremavano leggermente le mani, ma riuscì a premere il citofono.
Dopo un paio di secondi mi comparve davanti Langa con una faccia assonnata e gli occhi chiusi. Infondo erano le 5 del mattino, ma non sono riuscita ad aspettare ancora.
Langa: Si?
Io: Ma ciao amichetto.
A quel punto spalancò gli occhi, facendomi un sorriso a 32 denti. Mi strinse tra le sue braccia che ormai mi erano fin troppo famigliari.
Io: Ehi Langa, così non respiro.
Langa: Mi sei mancata tantissimo T/n, mi dispiace non averti scritto più spesso, averti chiamato-
Io: Langa.
Langa: E che ero impegnato con la scuola, lo skate
Io: Langa ehi...
Langa: Mi dispiace veramente tanto, so come stai a scuola, ho visto i tuoi tagli, cazzo erano profondi non avrei dovuto abbandonarti.
Nascose ancora di più il suo viso nell'incavo del mio collo, iniziando a piangere.
Mi liberai lentamente dall'abbraccio, prendendogli il viso tra le mani, asciugandogli le lacrime con i pollici.
Io: Langa è tutto ok, capisco il perché te ne sei dovuto andare, va tutto bene.
Mi guardò con i suoi occhi azzurri, ormai un pò rossi dalle lacrime. Guardai involontariamente le sue labbra, trasmettendomi una voglia pazza di assaporarle. Senza pensarci, collegai le mie labbra con le sue in un bacio delicato.
Langa, preso alla sprovvista, spalancò gli occhi, ma dopo due secondi si lasciò andare, chiudendo gli occhi e poggiando le sue mani sui miei fianchi, attirandomi a sé.
Dopo un pochino ci staccammo, un solo rivolo quasi invisibile di saliva ci collegava ancora.
Langa: Adesso che sei qua non ti abbandono più, te lo prometto piccola, ti aiuterò a superare tutto. Sorrisi, baciandolo dinuovo.

Adesso che eravamo dinuovo insieme non avevo più paura di nulla.

𝗕𝗼𝘆𝘀 𝘅 𝗥𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿|| 𝖮𝗇𝖾𝗌𝗁𝗈𝗍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora