Kirishima Eijiro xfemreader (2)

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Mi guardai allo specchio fissando i lividi sulle mie braccia e sul mio occhio destro.
Io e mio padre, come ogni sera, abbiamo avuto l'ennesima litigata e lui, ubriaco com'era, mi ha picchiato.
Sospirando, passai il correttore sugli ematomi.

Guardai tristemente mio padre seduto sulla sua poltrona difronte alla tv accesa, circondato da bottiglie di birra vuote e piene.

Appena arrivai a scuola evitai gli occhi di tutti, soprattutto del mio migliore amico.
Ma fallì miseramente.
Kirishima: Ehi T/n che succede?
Sorrisi falsamente, poggiando una mano sulla sua spalla.
T/n: Tranquillo Kiri, sono solo stanca non ho dormito molto oggi.
Avvicinò di poco il viso al mio, non togliendo lo sguardo.
Kirishima: E allora perché hai l'occhio viola?
Spalancai gli occhi, muovendo le braccia nervosamente.
T/n: C-cosa no, non ho l'oc-
Kirishima: Si ce l'hai viola. E anche le braccia.
Mi prese per un polso, trascinandomi fuori nel corridoio.

Mi prese il braccio, osservandolo con precisione e passando lievemente le dita sopra i lividi sbiaditi dal trucco.
Kirishima: È stato tuo padre?
Abbassai lo sguardo, che venne subito rialzato a causa delle sue dita sotto il mio mento.
Kirishima: È stato tuo padre?
T/n: N-non è colpa sua... è-è colpa mia...
Kirishima: Non dire una cosa del genere, diamine!
Feci scendere involontariamente una lacrima, che pulì subito con il dorso della mano.
T/n: S-stai tranquillo Kiri, sto b-
Mi ritrovai avvolta dalle sue braccia, il suo viso nascosto nei miei capelli.
Kirishima: Non dire che stai bene. Perché tu non stai bene, e io lo vedo.
Poggiai la fronte sul suo petto, sfogandomi silenziosamente.

Con la coda dell'occhio vidi Aizawa salire le scale, quindi mi staccai da lui, dandogli un bacio sulla guancia e sorridendogli leggermente per poi tornare dentro.

Alla pausa pranzo venni trascinata a forza sul tetto da Kiri.
Poggiò la schiena alla porta, tirandomi per un polso verso di lui.
Le sue labbra si poggiarono sulle mie, mentre la sua mano si posò sulla mia guancia.
Si staccò quasi subito, diventando come i suoi capelli.
Kirishima: S-scusa, non so pe-
Lo zittì ribaciandolo.
Kirishima: Non permetterò mai più a nessuno di torcerti un capello, te lo prometto. Dovessi morire.

Ok, questa faceva abbastanza schifo, ma visto che io prendo pastiglie per dormire e sembro fatta di cocaina non capisco 'na ceppa.
Notte o buongiorno 💞

𝗕𝗼𝘆𝘀 𝘅 𝗥𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿|| 𝖮𝗇𝖾𝗌𝗁𝗈𝗍Where stories live. Discover now