CAPITOLO 2

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287 b. Questo era il numero della mia stanza e non riuscivo a trovarla.

Diamine, è un labirinto o cosa questo dormitorio?

Quando mi accorsi di ritrovarmi nello stesso corridoio per la terza volta, sbuffai. Diedi la colpa a quel ragazzo, Payne, mi pare l'avesse chiamato il suo amico; da quando era corso verso il suo gruppo d'amici, il suo sguardo caldo aveva occupato i miei pensieri e questo non mi stava affatto aiutando.

Sentii dei leggeri passi dietro di me, e mi  voltai.

"Posso esserti d'aiuto?" La voce apparteneva ad una ragazza di statura media, carnagione scura e dagli occhi del marrone più intenso che avessi mai visto.

"Sto cercando la stanza 287 b, sono nuova e il mio orientamento ora come ora è pari a zero." gli risposi immediatamente, passandomi una mano tra i capelli.

"Qualcuno ce l'ha mandata buona perché io sono in quella stanza e stavo giusto cercando te, sei Solene, giusto?"

"Si sono Solene, piacere, tu?" chiesi porgendogli la mano, la quale strinse immediatamente.

"Joye, il piacere è tutto mio, ora seguimi che ti mostro il nostro piccolo regno." rispose raggiante.

-

"Caspita è molto carina."

"Se per rosa intendi carino, allora non andiamo d'accordo" rise.

Ridacchiai di rimando e mi soffermai ad osservare meglio la stanza: due letti a mezze piazze disposti al lato sinistro, una grande finestra che dava su un giardino, un armadio ad angolo, due piccole scrivanie con tanto di libreria e una porta dove indubbiamente c'era un bagno. E si, le pareti erano rosa, ma non quel rossa shock che ti da alla testa, erano quel rosa confetto, dolce e tenue che mi ricordava tanto le mie amate scarpette da danza.

"Allora bellissima, da dove vieni? Sei francese vero? Dal tuo accento lo si capisce subito e il tuo nome fa molto da 'puzza sotto il naso'"

"Cosa? Non ho la puzza sotto al naso" risposi stupefatta incrociando le braccia sotto al petto, alzando la testa e mettendo il broncio. Ok forse in quel momento potevo sembrarlo.

"Solene, ti stavo solo prendendo in giro" ridacchiò.

"Tu invece da dove vieni?"

"Sono nata qui, mio padre è di Glasgow e mia madre è del Ghana...cosa hai deciso di studiare?" chiese mettendosi a gambe incrociate sopra uno dei due letti.

"Studierò danza classica, contemporanea, Musical e arte. Mentre tu? Da quanto tempo sei qui?"

"Io sono iscritta a musica e principalmente studio chitarra; delle volte il pomeriggio frequento dei corsi gratis di batteria... Comunque per me questo è il secondo anno e ti do un consiglio: parti bene e cerca di farti stare simpatica ai professori altrimenti caschi male, per esperienza."

"Ci proverò." risposi sicura. Dovevo fare buona impressione se volevo andare bene, era chiaro. Sospirai buttandomi di pancia sul letto libero rilassandomi subito dopo.

"Per il resto, Solene, sono sicura che andrà bene, ho un gruppo di amici e sarei lieta di farteli conoscere il prima possibile."

"Grazie Joye, potresti, ecco, darmi una mano con i bagagli?"

"Certo, dopo andiamo a farci un giro per la città magari okay?"

"Perfetto."

-

"Merda Joye, è il frullato più buono che abbia mai bevuto."

"Te l'avevo detto io, mai non fidarsi della mia parola."

Whisper ; Liam PayneWhere stories live. Discover now