Dopo aver disfatto le valige insieme, la mia coinquilina mi trascinò, letteralmente, fuori dall'edificio e mi portò in un batter d'occhio in centro; mi mostro' il centro commerciale , qualche negozio sportivo, addirittura un negozio di piercing/tatuaggi dicendomi testuali parole: "se tante volte ti passa per la testa di fartene uno". Adoravo i tatuaggi e desideravo farmene uno, ma ancora non ero pronta al brivido dell'ago e non sapevo cosa tatuarmi. In quel momento ci trovavamo in questo grazioso bar, allestito anni '80, molto informale e a me ,per la cronaca, hanno sempre intrigato le cose informali.

"Hai un ragazzo Solene?" strabuzzai gli occhi a quella domande e quasi non mi strozzai con il frullato.

"No, certo che no."

" E perché quella faccia?"

"Mi è tornata in mente una persona, tutto qui."

"Sono tutta orecchie" mi disse strizzando l'occhio.

"Niente di così importante, è stato il mio primo ragazzo, siamo stati per un po' insieme ed è finita perché.. ehm...non l'abbiamo mai fatto.."

"Stronzo."

"Esatto; ma come ho detto, niente di che, è stata solo una cotta passeggera. Esci con qualcuno tu?"

"Più o meno.." svagò

"Oh dai racconta!"

"Nel mio gruppo di amici c'è Logan, che conoscerai, qualche volta usciamo insieme, tipo un gelato o una passeggiata e basta. Lui è molto attraente, e penso di piacergli solo che sembra che ci sia qualcosa a bloccarci."

"Incrociamo le dita, allora."

"Già..."

Continuammo a chiacchierare de più e del meno quando ad un certo punto la vedo ridacchiare.

"Che succede?"

"Un ragazzo carino ti sta mangiando con gli occhi."

"Dove?"

"Girati, alla tua sinistra."

Mi girai trovando un ragazzo dai tratti marcati che mi osservava e appena mi beccò a ricambiare lo sguardo, mi rivolse un piccolo sorriso. Riportai subito l'attenzione a Joye, sentendo un leggero rossore alle guance.

"La nostra Solene ha fatto colpo già il primo giorno." urlò.

"Non urlare, non ho fatto colpo, non mi stava fissando e non..."

"Certo, ed io sono miliardaria." risi e pensai a quanto fossi fortunata ad aver come coinquilina, e forse come nuova amica, una ragazza come lei.

-

La sera arrivò presto, io e Joye mangiammo ad fast-food vicino l'accademia ed infine tornammo ai dormitori. Entrate in stanza, presi il pigiama, andai in bagno, mi lavai il viso con i denti e quando uscii, mi accorsi di esser sola.

Dov'è finita? Pensai.

Aprii l'armadio, preparai i vestiti e la borsa con i vari cambi per le lezioni del giorno dopo. Presi un libro e mi ficcai sotto le coperte. Dopo neanche due minuti una Joye tutta sorridente entrò in camera.

"Dov'eri finita?" chiesi.

"Scusami ma avevo una chiamata importante da fare a mia mamma e qui dentro non prende molto il telefono."

"Capisco, tranquilla allora."

"Senti Solene, domani mattina ho il primo corso alle nove, quindi penso che mi sveglierò tardi. Il tuo a che ora è?" disse prendendo il pigiama da sotto il suo cuscino.

"E' alle otto."

"Allora facciamo così: non credo ci incontreremo durante la mattinata, per cui ci vediamo direttamente alla mensa all'ora di pranzo ok?"

"Certo, buona notte Joye."

"Buonanotte." con questo, spense le luci e l'ultima cosa che sentì era il chiudere della porta del bagno, prima di raggiungere il mondo dei sogni dove un ragazzo dagli occhi color nocciola ne era il protagonista.

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Arrivai alla mia prima lezione dieci minuti in anticipo, avrei avuto per due ore lezione di contemporaneo, dopo di che un'ora di pausa e altre due ore di classico prima del pranzo. La sala era enorme e bellissima, lunga e larga, il lato destro era ricoperto da uno specchio, su quello sinistro c'erano appesi molto quadri e diplomi. Sotto la finestra, parallela all'entrata, c'era un enorme impianto stereo. La sala cominciò a riempirsi mano a mano e infine entrò l'insegnante che si presentò come Miss. Bethany; fece un discorso augurando un buon anno e rassicurando i nuovi allievi. La lezione proseguì perfettamente e una volta finita, andai a farmi una doccia. Avevo 40 minuti a disposizione e decisi di andare in giardino. Mi posizionai sotto un albero e chiusi gli occhi per rilassarmi un po. Pensai di addormentarmi quando tutto d'un tratto una palla mi colpì sulle gambe facendomi aprire gli occhi di botto e sbattere la testa contro il tronco dell'albero.

"Cazzo." dissi massaggiandomi la parte dolorante

"Palla!"

Mi alzai per raccoglierla e mi avvicinai al ragazzo che urlò poco prima.

No, non può essere, è lo stesso che stava al bar ieri. Non fare figuracce Solene.

Si avvicinò anche lui e appena si accorse chi ero, sbarrò gli occhi, sorpreso.

"Ehy, grazie e scusaci per la pallonata, i miei amici ed io ci siamo fatti prendere."

"Non preoccuparti, è tutto ok."

"Certo si, e, ehm, ci vediamo presto..."

"Solene, mi chiamo Solene."

"Sono Mark, a presto." con questo se ne andò, lasciandomi li impalata, un po' come il ragazzo del giorno prima, e ..a proposito di lui: non avevo fatto altro che pensarci tutta la mattina sperando di incrociarlo per i corridoi, anche se, molto probabilmente, se fosse successo, non si sarebbe nemmeno ricordato di me.

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Come va gente? :-)
Vi assicuro che più avanti la storia si farà più interessante e che ci saranno parecchie scene divertenti ;)
E ci saranno capitoli più lunghi o più corti, più dialogati o meno.

Ah, volevo dirvi che il nome della protagonista potete leggerlo come volete, essendo francese si pronuncia Solen, ma potete anche chiamarla Selin o qualcosa del genere .. Fate voi insomma! Baci

-Val

Whisper ; Liam PayneTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang