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"Why'd you have to (why'd you have to)Make me want you (make me want you)?Why'd you have to (why'd you have to)Give me nothin' back?Why'd you have to (why'd you have to)Make me love you (make me love you)?I said, "I love you" (I said, "I love you"...

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"Why'd you have to (why'd you have to)
Make me want you (make me want you)?
Why'd you have to (why'd you have to)
Give me nothin' back?
Why'd you have to (why'd you have to)
Make me love you (make me love you)?
I said, "I love you" (I said, "I love you")
You say nothin' back"
Say Don't Go — Taylor Swift (Taylor's Version)
Track from the vault

«Dove stiamo andando?»

Mi stringo nella mia giacca di flanella a scacchi viola e beige. Sono le otto di sera, l'aria è particolarmente fredda e tira un po' di vento. «A Kelvingrove Park.»

Will mi affianca dopo essersi accertato di aver chiuso correttamente la portiera della macchina. «A quest'ora?»

Annuisco mentre prendo un sorso dell'integratore alla vaniglia. Avrei dovuto berlo dopo cena ma, per la fretta del momento, ho dimenticato di farlo e ho scelto di portare la bottiglietta con me e berne il contenuto per strada.

Con la coda dell'occhio noto che Will, nonostante stiamo camminando l'uno al fianco dell'altra, continua a mantenere quasi un metro di distanza da me. Credo che lo stia facendo per farmi sentire a mio agio e, internamente, lo ringrazio per questo.

Continuo a camminare, osservando gli alberi a lato del marciapiede completamente spogli. Entrambi calpestiamo le foglie cadute dagli alberi e, mentre cerco di evitare il suo sguardo, sento che prende un bel respiro prima di fermarsi sui suoi passi. «Allora... perché mi hai chiesto di vederci?»

Anch'io mi fermo e, finalmente, incrocio il suo sguardo. Coraggio Lily. «Perché sento il bisogno di parlarti.»

L'incontro di ieri con Alelí mi ha lasciato con una strana sensazione nel petto. Mi sono sentita in colpa per aver cercato di consolare il suo pianto come un'amica, nonostante non la conoscessi o, meglio, non ricordassi nulla di lei.

A primo impatto ho creduto che si trattasse di una ragazza a cui Peter aveva parlato di me. Invece, quando mi ha rivelato di essere la sorella di Will, ho sentito la terra cadermi sotto i piedi.

In quel momento, mentre lei si stava aggrappando a me in cerca di conforto e amore, ho desiderato di poter sprofondare del tutto.

Quando sono tornata a casa mi sono rinchiusa nella mia camera e ho cercato qualche ricordo tra le foto che avevo nella galleria del telefono. Ho scorso tutte quelle che avevo fino a giungere a quelle in cui apparivamo io e Will insieme. La galleria era piena di fotografie raffiguranti anche Alelí, un ragazzo più o meno della sua età e un uomo con un grembiule da cucina rosso.

Apparivamo tutti e cinque felici.

In molte di quelle foto il protagonista assoluto era Will: in spiaggia, al supermercato, per strada. Ho trovato una foto di lui sdraiato su di un prato, addormentato, con dei fiori sul viso e delle coppie di ciliegie come orecchini. Ho riconosciuto, in alcune di esse, il letto della mia stanza o il tessuto del divano in salotto. Probabilmente ero stata io a scattargli tutte quelle foto di nascosto.

IneffabilisWhere stories live. Discover now