Alisha ha ventitré anni, si è laureata la scorsa estate e, un po' come i suoi genitori, ha conosciuto mio fratello proprio in università. Non so se il loro è stato amore a prima vista, però sono certa che Connor sia pazzo di lei.

Si sono conosciuti un anno e mezzo fa, poco dopo la mia partenza, nell'ingresso dell'edificio in cui vengono svolte le lezioni delle facoltà di Letteratura, Legge e Sociologia. In quell'edificio vi è anche la biblioteca migliore dell'università.

Connor a breve avrebbe avuto una lezione e Alisha stava uscendo di corsa dalla biblioteca, dove si trovava per ripassare prima di un esame. Stava correndo fuori, con la testa bassa e borbottando frasi in arabo. Stava stringendo al petto una mole impressionante di fogli e, senza rendersene conto, è andata a sbattere contro mio fratello e tutte le sue dispense sono finite sugli scalini dell'entrata delle facoltà.

La corvina ha iniziato a scusarsi parlando in arabo e Connor, ridacchiando, ha raccolto per lei i fogli, facendo tardi a lezione e iniziando a recitare qualche frase tratta dalla sua opera preferita di William Shakespeare: Sogno di una notte di mezza estate; cosa che gli succede solo quand'è estremamente nervoso.

Tutto quello che so è che al termine di quella giornata Alisha si è addormentata con un ottimo voto nella prova orale di conversazione araba e mio fratello con il suo numero di telefono e un sorriso raggiante in viso. Mera pyar vuol dire "amore mio" in Hindi. Alisha si ostina a chiamarlo così, proprio come fanno i suoi genitori tra di loro, dal giorno in cui lui l'ha baciata per la prima volta. Mio fratello, ad oggi, ancora non sa tradurre le parole di quel nomignolo.

«È vero, Con. Dopo ventun anni dovresti sapere com'è fatta tua sorella, no?» anche se ho gli occhi chiusi so che è Tara ad aver dato manforte a me e alla ragazza dalla pelle abbronzata a cui è seduta accanto. Tara è la ragazza di Connor e anche di Alisha.

La loro è una relazione poliamorosa. Mio fratello e Alisha hanno conosciuto Tara qualche mesi fa. Non conosco le dinamiche della loro relazione, né i loro accordi. In realtà tranne l'età, ha venticinque anni come Connor, e i dettagli espliciti come i suoi lunghi capelli rossi, i dolci occhi azzurri e la carnagione chiara a contrasto con le sue labbra rosee, non conosco nulla di lei.

Non ha voluto farsi scoprire né da me, né da Peter.

Nonostante si sforzi di essere cortese e accomodante, so che non le interessa avere alcun rapporto con noi due. Non gliene faccio una colpa. Non è con me o il mio collega che deve avere una storia d'amore, questo è certo. Però mi piacerebbe capire a quali braccia sto affidando mio fratello maggiore e il suo cuore.

Nell'abitacolo risuonano le ultime note della melodia della canzone. Dal canto mio apro gli occhi di scatto e, sempre scattando, afferro la mia borsa di stoffa e rivolgo un piccolo sorriso a Connor, appoggiando la tempia sulla sua spalla. Lo avverto sbuffare. «Ascolta le tue ragazze fratellino. Ci vediamo più tardi.»

Lui si passa una mano tra i capelli già in disordine e alza gli occhi al cielo. Poi ridacchia sottovoce. «Da Rick's alle sei e mezza. Peter e Will dovrebbero raggiungerci insieme verso le sette, se non prima. Ti voglio bene.»

Sorrido stringendomi di più nella stoffa del cardigan color crema che indosso. «Anch'io te ne voglio,» prima di uscire dal veicolo mi volto in direzione di Alisha e Tara: «Ciao ragazze. A stasera.»

Entrambe mi sorridono di rimando, Tara timidamente e Alisha alza i pollici mimando un bacio per me. «In bocca al lupo kumudini

Kumudini, dall'Hindi all'inglese, si traduce con la parola giglio. Alisha, sin dal nostro primo incontro, ha desiderato ardentemente trovare un soprannome che la contraddistinguesse dal solito Lils o semplicemente Lily usato da tutti quanti; infatti il mio nome per intero è Lilian. Dal giorno in cui ha trovato il soprannome con cui riferirsi a me, sono diventata Kumudini per lei. Sono l'unica persona a cui traduce le parole di una delle sue due lingue madre e con la quale ripassa tutte quelle che conosce. È uno spettacolo esilarante ascoltarla borbottare quando confonde il cinese e l'armeno o l'arabo e il giapponese dopo una giornata di lavoro.

IneffabilisWhere stories live. Discover now