Capitolo 3: Il Peccato

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Capitolo 3: Il Peccato

[Robee POVS]

Il viaggio è stato pressoché silenzioso. Tutti e tre eravamo in grande imbarazzo. Il bambino più di tutti. Si guardava attorno mentre il mandaloriano sistemava dei comandi. Scende dalla culla per poi avvicinarsi verso una levetta. Il mandaloriano riceve in messaggio una trasmissione olografica. Era un tizio che non conoscevo.

Greef: -Mando. Ho ricevuto la tua trasmissione. Gran bella notizia. Al tuo ritorno, consegna la preda direttamente al cliente. Non ho la minima idea se voglia mangiarla o appenderla al muro ma è molto impaziente. Buon viaggio. Sai dove trovarmi.- Nel mentre il bambino prende il pomello della leva che stava davanti a lui e ci gioca un po'. Il mandaloriano però si gira e la rimette a posto.

Mando: -Non è un giocattolo.- Dice in tono serio al bambino, poi lo prende e lo rimette nella culla.

Mando: -Robee, che è successo di preciso col Mudhorn?- Si riferiva alla creatura di poche ore prima. Non potevo raccontargli della Forza o avrebbe creduto fossi pazza. Allora invento una scusa.

Robee: -Non ricordo cosa sia successo, mi dispiace.- Non mi piaceva mentire, ma in quel momento era l'unica soluzione. Dopodiché di nuovo silenzio. Atterriamo e il mandaloriano mi dice di seguirlo. Allora mi metto il mantello che avevo poiché in un posto che plurica di cacciatori di taglie devo restare nascosta.

Mando: -Perché ti metti il mantello?-

Robee: -A differenza tua là fuori ci sono cacciatori di taglie che non hanno la capacità di capire cosa conviene o cosa no, quindi se mi vedessero si accanirebbero per chi deve catturarmi. Sono una taglia abbastanza conosciuta e valgo tanto. Quindi non devo farmi vedere.- Scendiamo dalla nave e andiamo verso il luogo dove stava il cliente.

Mando: -Se devi restare nascosta allora rimani sempre vicino a me. Purtroppo quando andremo dal cliente dovrai aspettare fuori ma se succede qualcosa urla o cerca di attirare la mia attenzione in qualche modo e io verrò da te.- Mi dice. Sembra quasi preoccupato nei mie confronti, come se volesse proteggermi a tutti i costi. Era strano.

Robee: -Perché lo fai? Il patto era che io dovevo aiutare te.-

Mando: -Hai detto che cercavi qualcuno che ti aiutasse a nasconderti no? Quindi per evitare che qualcuno ti faccia qualcosa ti aiuto a difenderti.- Il mercato era la zona più difficile da superare. Era pieno di gente e gli occhi su di me non mancavano, dopotutto era strano vedere una tizia coperta da un mantello. Anche il bambino si sentiva a disagio. Lo potevo percepire. Lui si guardava intorno un po' curioso, io invece mi guardavo intorno preoccupata.

Mando: -Stai tranquilla. Nessuno si avvicina perché sanno chi sono e cosa sono capace di fare.- Dice a bassa voce. Potevo stare tranquilla perché tanto tutti erano spaventati da un mandaloriano. Tutti conoscono le storie e anche io, ma a differenza loro io ci ho anche avuto a che fare in passato e so come comportarmi. Giriamo in un vicolo e scendiamo delle scale. Il luogo era molto inquietante. Ci fermiamo e il mandaloriano fa vedere il cit per entrare a un braccio meccanico. Escono degli storm-troopers e devo ammettere che avevo un po' di paura. Il mio corpo fa automaticamente un passo indietro e il mandaloriano nota questo mio atteggiamento. Dovevo stare calma. Non potevo farmi prendere dalla paura, non in un momento come quello. Gli storm-troopers ritornano dentro.

Mando: -Resta qui e andrà tutto bene. Io torno subito.- Mi dice per poi ad andare dentro col bambino.

[Mando POVS]

Ci dirigiamo verso il cliente è uno storm-troopers strattona la culla del bimbo.

Mando: -Vacci piano.- Dico con tono calmo.

ꨄ 𝚃𝚑𝚒𝚜 𝚒𝚜 𝙾𝚞𝚛 𝚆𝚊𝚢 ꨄ    (IN REVISIONE)Where stories live. Discover now