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Edith

"Esme? Dovresti mangiare meno fragole, non fanno bene al piccolino/a"

Si ingozza ancora mentre mi fulmina con gli occhi, il piccolo centro commerciale in città è veramente pieno di gente, oggi è proprio la vigilia di Natale e ovviamente sono finita a cercare un regalo decente per Jeb l'ultimo giorno.

"pasticcino, sai vero che Jeb"

Si avvicina al mio orecchio per evitare di farsi sentire da qualcuno

"vorrebbe ben altro come regalo"

Il sorrisetto che le compare in viso comincia a mettermi un'ansia assurda, so benissimo a cosa si riferisce, in realtà non ho mai analizzato questo lato della nostra relazione, io non ho mai fatto qualcosa e per me sarebbe tutto nuovo e mi sentirei così a disagio, non mi sentirei all'altezza delle sue aspettative, però lo sento, lo sento quel fuoco che si accende ogni volta che mi sfiora, quel calore ogni volta che ci baciamo, se dovesse capitare in realtà ad oggi non riuscirei ad immaginarlo con un'altro, Jeb è l'uomo della mia vita, il ragazzo con cui voglio costruire e condividere ogni istante e sono certa che per lui è lo stesso.

Io ed Esme passiamo il resto del pomeriggio a cercare dei regali, Esme mi racconta che ha già fatto l'ecografia per sapere il sesso e che proprio sta notte lo rivelerà a Kyle, ci siamo divise per cercare i vari regali ed è spuntata piena di buste con quel pancione.

"dammi qui, ma che hai comprato tutto il negozio?"

Ridacchia soddisfatta e ammiro il suo carattere forte, la sua voglia di vivere e il suo essere così solare, Esme è stata una delle persone più importanti da quando sono finita qui.

Quando arriviamo a casa Amie sta completamente in panico, ha preparato tipo una decina di portate

"Amie cos'è sto casino?"

Lei ci guarda con gli occhioni stanchi

"ragazze ho preparato delle cose per la cena di stasera"

Mentre Esme si riposa un pò sul divano do una mano ad Amie per riordinare tutto.

"ei Esme? Dobbiamo andare"

Mi sono già sistemata dopo un bel bagno rigenerante, ho messo un maglioncino rosso e una gonna nera con le calze sotto, visto il freddo, prendiamo i miei regali più quelli di Amie e li carichiamo sul furgoncino insieme ai regali di Esme, ci dirigiamo verso casa di Jeb.

Quando arriviamo l'atmosfera che c'è nel branco è letteralmente magica, tutti sorridono e festeggiano insieme, prendiamo i regali e ci dirigiamo verso l'entrata

"mia luna, abbiamo fatto questo per lei"

Un gruppo di piccole bambine mi blocca mentre Esme ed Amie continuano a camminare.
Prendo il maglioncino verde che hanno cucito per me, emozionata come non mai, sorrido veramente felice

"grazie mille, piccole"

Le stringo in un piccolo abbraccio e poi tornano dalle loro mamme che mi salutano con un piccolo inchino, dovevo convincermi di questo, che si, c'erano quelli che non mi apprezzavano, ma dall'altra parte c'erano anche quelli che mi amavano e andava bene così, avrei dato luce soprattutto a quella parte.

"spero che tutti i regali che hai comprato sono ovviamente per me"

Esme trucida con lo sguardo Kyle e lasciamo tutti i pacchi sotto l'albero, quando mi volto noto con piacere che Cassandra è ai fornelli e subito Amie si è unita e sono così affiatate da lasciarmi stupita.

"indovina chi sono?"

I miei occhi vengono tappati da due mani calde che riconosco subito, il suo profumo forte mi colpisce a pieno

"sei, sei Daniel?"
Mi scappa una risatina mentre lui sposta le mani via dai miei occhi, mi volta verso di lui dalle spalle, sembro una bambina

"chi è Daniel?"

Le sue labbra sono completamente serrate in una sottile linea, i suoi occhi mi scrutano confusi

"stavo scherzando Jeb"

Scoppio a ridere quando mette il broncio e subito dopo lo stringo tra le mie esili braccia, mi è mancato così tanto, sposto gli occhi sul suo maglioncino e alzo un sopracciglio chiaramente divertita

"sei talmente egocentrico da mettere un maglioncino con il tuo lupo stampato al centro?"

Stringe le braccia al petto mettendo in risalto i suoi bicipiti veramente pieni

"bisogna ammirare le vere bellezze della natura"

Lo colpisco con un pugno e comincia a farmi il solletico mentre Kyle continua a torturare Esme per i regali, l'atmosfera che ce è veramente bella, ti fa sentire proprio a casa.

"vado in bagno"

Mi scosto da Jeb mentre lui si alza per apparecchiare la tavola con Kyle, salgo al piano di sopra e vado dritta in bagno, ho la vescica che mi scoppia.

Chiudo la porta alle mie spalle e mentre cammino lungo il corridoio il mio sguardo viene colpito da una figura scura in balcone, mi blocco sul posto e indecisa mi dirigo proprio lì, Anthony se ne sta con la schiena poggiata sul muro, in mano una sigaretta, non lo vedo da quando abbiamo avuto quella discussione

"so che sei lì Edith, dovresti smettere di spiare le persone"

Divento paonazza in viso colta in fragrante, passo una mano sul maglioncino mentre esco fuori, resto immobile a qualche centimetro di distanza da lui, è così strano come il nostro rapporto si sia ritrovato in questa situazione, il gelo circonda la sua figura

"dovresti entrare, è pronta la cena"

Torturo le mie dita a disagio, punto i miei occhi sul suo profilo, il naso perfetto, le labbra carnose e gli occhi verdi che vengono illuminati come delle scintille luminose dalla luna, i capelli sono completamente spettinati, sembra spento dentro, come se il vero Anthony fosse lentamente sparito e questo mi faceva sentire veramente in colpa

"tu vai, io finisco qui e arrivo"

Porta lentamente la sigaretta tra le sue labbra e socchiude gli occhi quando rilascia la nube di fumo, do un ultimo sguardo al cielo stellato prima di voltarmi, sto per entrare quando una debola stretta si stringe nel mio braccio

"Edith, mi dispiace, mi dispiace per tutto"

Un debole sorriso nasce sulle mie labbra, lascio scorrere la sua mano nella mia mentre lo osservo con tutta l'amarezza che posso provare

"Anthony, non devi scusarti, devo solo dirlo a Jeb, è stato uno sbaglio"

Lui comincia a ridere, una risata secca, lascia la mia mano, schiaccia con il suolo dei suoi anfibi la cicca della sigaretta

"Edith, non è stato uno sbaglio, mi piaci veramente, ed io lo so, lo so che non potrò mai stare con te, ma questo non mi vieta di provare un sentimento per te, pian piano l'ardore che provo ogni volta che ti vedo si spegnerà ma farò di tutto per proteggerti"

Il mio cuore si stringe in una morsa dolorosa

"sappi che se non lo dirai tu a Jeb lo farò direttamente io, dimmi tu cosa vuoi fare"

Voglio dirlo io a Jeb ovviamente, per spiegare al meglio la vicenda

"lo farò io Anthony, al più presto"

Lui annuisce con il capo e mi lascia entrare per poi chiudere la portafinestra, scendiamo in totale silenzio e prendiamo posto a tavola, mascherando il tutto con dei sorrisi.

Buonasera ragazze, ecco il capitolo, che ne pensate? Fatemi sapere tutto, ho diviso il capitolo in due parti, la seconda arriverà domani

Ragazze il mio cuore è diventato minuscolo quando Anthony ha detto quelle parole ad Edith, mi dispiace così tanto per lui, adesso non resta che aspettare il fatidico momento in cui Edith dirà tutto a Jeb


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