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Edith

Il mio umore era proprio peggiorato da quell'episodio, i ricordi di quel momento che mi tormentavano di nuovo, l'ansia, la paura, il panico, tutto stava pian piano ritornando e sta volta non ce l'avrei fatta a sopportare il duro colpo di nuovo.

"tesoro resto io oggi qui che dici? Vai a riposare" Amie mi osserva preoccupata, sta mattina le ho spiegato più o meno ciò che era successo ieri e mi ha subito perdonata, per il resto sta notte non ho chiuso occhio, non so se più per i ricordi o per Jeb,che nonostante la sua cattiveria si stava insinuando pian piano dentro la mia testa

"sei sicura Amie? Posso restare a completare il turno" lei si avvicinò e mi strinse tra le sue braccia, profumava di viole appena colte, mi stringeva tra le sue braccia come se fossi talmente fragile da rompermi, ed io decisi di aggrapparmi a lei, decisi di ricambiare l'abbraccio e di bearmi del suo calore
"piccola non sei sola, ci sono io con te" l'aveva sussurrato piano al mio orecchio, mi scosto un pò dal suo petto e ci guardiamo negli occhi, l'oceano contro la terra, i miei si riempiono di lacrime che subito dopo scendono lungo le mie guance
"perdonami ancora Amie per ieri, non volevo farti preoccupare" singhiozzavo tra le sue braccia mentre lei mi accarezzava i capelli
"piccola stai tranquilla, adesso vai che qui stanno arrivando i clienti, c'è Kyle a casa"
La salutai contro voglia e uscì dal negozio un pò più leggera.

"Kyle potresti aprire?, sta per scoppiare un temporale" bussai ancora al portone ma di lui nessuna traccia, il cielo era ricoperto da nuvoloni scuri, un tuono mi fa saltare sul posto e ricomincio a bussare, il tempo sembra proprio essere dalla mia parte infatti comincia subito dopo a piovere, la pioggia mi ricopre in pochissimi secondi, busso ancora ma non apre nessuno, do un calcio alla porta presa dalla rabbia

"non sapevo picchiassi gli oggetti"
Sgrano gli occhi colta in fragrante, mi volto e lo ritrovo lì alle mie spalle, poggiato sulla fiancata del suo furgone, la pioggia lo ricopre completamente, i capelli si attaccano alla sua fronte, la maglia bianca diventa perfettamente una seconda pelle lungo il suo petto scolpito, i suoi occhi neri sembrano essere l'inferno in persona, bruciano come tizzoni ardenti, arrossisco alla sua vista

"hai perso l'uso della parola mocciosa?" ovviamente la sua cattiveria rovina tutto, si avvicina di più, il cuore comincia a battere più del solito e quando si ferma a quasi un millimetro da me il respiro mi si blocca in gola, siamo quasi vicini, la mia vista bloccata dal suo fisico super muscoloso, un profumo di frutti di bosco mi inebria, le sue braccia mi bloccano tra lui e la porta, la pioggia continua a bagnarci sempre di più
"F-forse dovresti spostarti" gli sussurro impaurita da questa sua vicinanza, abbassa il suo viso verso il mio collo, dovrei tremare dal freddo per la pioggia ma le mie gambe sembrano cedere solo per il contatto del suo respiro, sento le mie guance diventare calde mentre lui resta immobile piegato su di me, sento il suo respiro diventare affannoso mentre scorre il naso lungo il mio collo

"hai perso l'uso della parola mocciosa?" ovviamente la sua cattiveria rovina tutto, si avvicina di più, il cuore comincia a battere più del solito e quando si ferma a quasi un millimetro da me il respiro mi si blocca in gola, siamo quasi vicini, l...

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"dovresti entrare mocciosetta se non vuoi prendere la febbre" esce la chiave di casa dai suoi pantaloni e apre il portone alle mie spalle facendomi cadere con il culo a terra
Lo fisso sconvolta mentre un sorrisetto divertito spunta dalle sue labbra, mi alzo e gli sbatto il portone in faccia incavolata come non mai
"brutto stronzo dei miei stivali" salgo di corsa in camera mia e vado a fare una doccia calda per evitare di ammalarmi e per dimenticare quella scena dalla mia testa.

"svegliati pasticcino" una voce euforica mi risveglia dal mio sonno profondo, apro gli occhi e mi ritrovo il viso di Esme quasi spiaccicato col mio, mi sorride contenta
"che ci fai qui Esme"?
Lei si scosta e comincia a saltellare sul posto
"Kyle mi ha offerto un giro al molo con lui, capisci? Solo io e lui" quasi urla mentre sorride come una bambina
"Kyle è a casa?" chiedo confusa
Lei si blocca e si mette seduta accanto a me sul letto
"certo dice di aver dormito tutto il pomeriggio" sento la rabbia crescere dentro di me, era a casa e non mi ha aperto, brutto stronzo pure lui
"sono contenta per te Esme, ma vorrei sapere cos'è successo ieri sera"

Il suo sorriso si spegne e subito prende la mia mano gelida tra le sue, fisso le sue unghie laccate di un verde scuro
"niente pasticcino, ti ho ritrovata tra le braccia di Jeb, dicono che stava quasi per picchiare un ragazzo che ti aveva importunato" mi sorride ammicando, la fisso sconvolta
Jeb stava per picchiare quel ragazzo? Impossibile
"sei sicura Esme?" lei annuisce divertita
"sembra proprio che qualcuno si sia preso una cotta per te mio piccolo pasticcino"
E a quella frase scoppiammo a ridere, lei per il nomignolo ed io per la frase assurda che aveva appena detto

Jeb non si sarebbe mai innamorato di me e né io di lui

Buon pomeriggio ragazze ecco il capitolo del giorno, che ve ne pare del rapporto Amie-Edith?

E di Jeb? Io comincio ad amarli

Grazie per il supporto 💞

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