Ti conosco tra gli specchi
e i vetri rotanti tra le mie mani,
mi ricordi un passato che vorrei cancellare,
ma che mi richiama come campana di allarme
tra le montagne e il rotolare dei sassi,
un volto di bambino dipinto a uomo
che mi guarda fisso con questi occhi nuovi
che nuotano in acque elettriche piene di lame
e pezzi di fiori, siamo affiancati
come interruttori su muro,
opere d'arte a debita distanza,
solo un miscuglio di sospiri tra le bocche
che non si toccano e restano immobili
rivolte a nord, noi creature magiche
senza intenzione di collidere.
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PIECES
PoetryNon smetto mai di scrivere, anche se capita che tra una manciata di versi e un'altra passino anche dei mesi. Questa raccolta è la manifestazione di questa frammentazione nella continuità e ogni piccola lirica avrà perciò come titolo la sua data di...