18/04/22 • SUNSET

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Strade dove chiedere perdono
nella luce brillante che si scontra
sui muri rossi,
la schiena appoggiata a metallo scorrevole
e la voce rotta da troppi vizi,
schiocca il mio corpo se mi inarco,
fischia il mio sentire tra le note meccaniche
di una canzone bella
come non ne ascoltavo da troppo tempo;
e mi segmento in pezzi piccoli
che so saprai ricongiungere ad occhi chiusi,
io con la giacca aperta senza nient'altro,
la pelle che mi scalda a scosse
e passi incerti su una strada sconnessa,
parole bisbigliate e intanto abituo gli occhi
a questo crepuscolo dipinto che risplende
su vetri sporchi di negozi vuoti
e risuona di sorrisi e tintinnare di bicchieri
di succo rosso come lava dolce
e la gente si ama mentre altri si perdono.

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