Stefanie e Luna sono gemelle di 17 anni, che vengono cresciute dalla zia e zio perché a quanto pare la loro famiglia non le voleva. Entrambe hanno vissuto con grandi difficoltà nella vita, ma hanno provato viverne una felice insieme. Un giorno vengo...
Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
I preparativi matrimoniali sono a tutta velocità in questo momento.
All'inizio di tutto questo, Stefa non era eccessivamente eccitata, urla ancora alle cameriere quando le chiedono di che colore vuole che siano i fiori o qualcosa del genere. "Non mi interessa, perché diavolo tutti stanno facendo un tale trambusto su tutto questo? È un matrimonio contrattuale, non è un matrimonio d'amore, quindi non ho bisogno di scegliere nulla, puoi farlo". Glielo diceva, ma ora sembra un po' eccitata, immagino. Sono così felice per lei. Finalmente inizia a pensare di più a se stessa. Anche se pensa ancora di aver bisogno di proteggermi in qualche modo pensa di più ai pensieri che vuole fare per se stessa. Come vivrà nel momento in cui si trasferirà con suo marito. Sembra molto più vivace di quanto non abbia fatto in precedenza dopo l'incidente del rapimento.
So che ha degli incubi. La maggior parte delle notti vado ad abbracciarla per calmarla, ma ho paura di come farà a vivere con la sua nuova famiglia e tutto il resto.
In questo momento sono solo nella mia stanza quando qualcuno bussa.
"Entra" dico.
Arriva Liam. Sembra bello come sempre.
Si avvicina a me e mi bacia sulla guancia. Se è qui questo significa che il suo lavoro per oggi è finito. La mafia spagnola e i miei fratelli stanno tramando qualcosa in questo momento da qualche altra parte. Ma non sono a casa perché ogni volta dopo che Liam ha detto loro le notizie e le informazioni che ha raccolto quel giorno, vanno tutti da qualche altra parte per lavorare alla loro prossima mossa. E probabilmente ha appena detto loro tutto, quindi nessuno e a casa.
Gli bacio Liam sulla guancia e lui alza un sopracciglio e mi sembra impegnativo negli occhi. "Davvero?" Dice con un tono sarcastico nella sua voce.
"Cosa?" Dico ridendo, perché so cosa vuole.
Indica con il dito sulle labbra.
Quindi salto e sto in punta di piedi, per baciarlo.
È stato un bacio breve.
Improvvisamente mi afferra sul collo e mi tira sul suo corpo.
I miei seni gli toccano ora il petto e la punta del naso tocca il mio.
Mi guarda intensamente negli occhi e posso sentire il suo respiro freddo e affamato.
"Com'è andata la tua giornata?" Chiedo senza fiato.
"Andata bene. Parliamone più tardi. Basta dare un min-"
Improvvisamente le sue labbra giacciono duramente sulle mie labbra.
