Capitolo 5

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⚠️MENZIONI DI STUPRO⚠️

Francia era seduta su una sedia nell'ufficio di UE e lo ascoltava mentre parlava.

"Quei b4stardi la pagheranno... devono soffrire, li torturerò finché non crolleranno"
Disse e iniziò a ridere maniacalmente. Era ridotto male, era pieno di fasciature e ingessature sul viso. Francia lo guardava in silenzio.

"Ho bisogno di scaricare un po' di tensione comunque~ forse potresti aiutarmi~"
Disse lui girandosi verso la ragazza. Lei spalancò gli occhi impaurita.

"L-lo abbiamo già f-fatto... e il n-nostro accordo n-non prevedeva questo..."
Disse sottovoce mentre tremava, abbassò lo sguardo.

"Chissene dell'accordo. Hai ancora bisogno di quei soldi vero? Allora obbedisci."
Disse severo, si avvicinò pericolosamente a lei e la prese per un braccio facendola alzare.

"N-NO! MOLLAMI!! T-TI PREGO... n-non voglio farlo... PERFAVOR-"
Venne interrotta da UE che la baciò. Lei cercò di staccarsi ma lui la tenne ferma, iniziò a piangere.

"Sta zitta~"
Disse UE togliendole la gonna e le mutandine. Iniziò a toccare la sua intimità e si slacciò i pantaloni facendo uscire il suo membro.

"P-perfavore..."
Chiese con un filo di voce mentre continuava a piangere. Lui se ne infischiò.

Passò un'ora terribile, la ragazza urlava e pregava l'uomo di smetterla ma lui non la ascoltava e continuava.
Alla fine lui si stancò e la lasciò andare a casa.

Francia corse a casa e andò in bagno a farsi una doccia, sentiva ancora le mano dall'uomo che la toccavano e voleva togliersi quella sensazione da dosso il più in fretta possibile.

Quando uscì dalla doccia ricominciò a piangere e si mise un pigiama pesante per coprirsi, si faceva schifo e sapeva che era colpa sua.

Lei e sua sorella stavano attraversando un periodo difficile, erano quasi sull'orlo di dover vendere la casa e vivere per strada. Però lei aveva fatto quel patto con UE, non doveva essere una cosa sessuale, doveva solo aiutarlo con il lavoro d'ufficio, come una segretaria. Ma poi lui aveva iniziato a drogarla e chiederle cose impossibili. Aveva sparato a suo fratello Italia per seguire gli ordini di quel mostro.
Solo a pensarci il rimorso le riempì il petto quasi schiacciandola.

Sua sorella Vichy entrò nella sua stanza e si sedette vicino a lei.

"Come mai piangi? Va tutto bene?"
Chiese mentre le prendeva il viso tra le mani.
Francia non disse nulla per un po', non poteva dire la verità, quindi inventò una scusa.

"C'è un ragazzo che mi piace ma non mi vuole..."
Mentì. La sorella maggiore la guardò intenerita.

"Aww vai ancora appresso ai ragazzi? Fai come me, trovati una ragazza e vivi felice"
Disse ridacchiando, Francia forzò un sorriso e annuì. Vichy le diede un bacio sulla fronte e la salutò uscendo dalla stanza.
Francia aspettò che lei uscisse e riprese a piangere nel buio della sua stanza.

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Capitolo corto oggi ma troppa depressione poi fa male :)

Enniente-

Alla prossima!!
Ciaoo!

𝑰𝒅𝒆𝒂𝒍 𝑾𝒐𝒓𝒍𝒅 (CountryHumans Story) [SEQUEL{2}] CANCELLATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora