capitolo 32

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"Dove mi trovo?"
Mi guardai intorno ma senza riuscire a riconoscere quella stanza. Il grande letto bianco dominava tutto e  l unica cosa che abbeliva la stanza erano dei quadri appesi a tutte le pareti. Mi avvicina a guardarli e Restai senza parole. In ogni quadro era raffigurata la nascita della terra, in quello dopo la creazione del primo angelo, il Serafino. "Lucifero". Restai a guardare quel meraviglioso angelo così perfetto senza parole. I capelli di seta e gli occhi come il mare, tutto in lui era curato nei minimi dettagli. Il suo volto, le sue mani, il suo corpo, tutto era "dannatamente" perfetto. In quello dopo c era Michele e tanti altri angeli, il giardino dell Eden e tante altre immagini.

"Salve protettrice del giusto equilibrio."

Mi Voltai di scatto per incontrare gli occhi bianchi di una donna posta proprio difronte a me. I capelli legati in una lunga treccia e il vestito lungo e bianco gli davano una bellezza particolare. I suoi occhi mi incuriosivano così tanto che mi avvicinai di pochi passi prima di rendermi conto che fossero veramente tutti bianchi.

Io: chi...chi sei?
"Io sono l oracolo".
Io: chi????
"La saggia Cassandra."
Io: la saggia...Cassandra?

Saggia Cassandra: io sono colei che vede il futuro. Colei che può rispondere ad ogni tua domanda o dubbio, e tu Principessa hai dei dubbi che ti affliggono il cuore.
Io: già...

Sussurrai appena prima di inginocchiarmi e lasciare che le lacrime cadessero dai miei occhi ormai stanchi e pesanti dopo tutto quello che era successo.

Saggia Cassandra: perché vuoi sapere della caduta di Lucifero negli inferi?
Io: io...voglio sapere la vera storia di mio padre.
Saggia Cassandra: Lucifero è stato il primo angelo creato da Dio. Egli mise in lui tutta la bellezza, la conoscenza e il potere che possedeva e quando gli diede vita tutto cambiò. Dopo la sua creazione Dio decise di creare un secondo Angelo.

Io: ...Michele.

Saggia Cassandra: il compito di Michele era quello di un fratello, tutto ciò che doveva fare era stare al fianco di Lucifero ma quando si rese conto che il potere che egli possedeva gli stava dando alla testa decise di chiamare il creatore. Lucifero venne messo difronte a due scelte,  o doveva rinunciare ai suoi poteri o sarebbe stato bandito dal paradiso, ma egli non accettò ne di essere bandito ne di perdere i suoi poteri che per lui divennero l unica cosa importante. Disse che sarebbe cambiato, ma quella fu la prima bugia che fece oscurare il cuore del Serafino, e più passava il tempo più nel cuore di Lucifero l oscurità prendeva il sopravvento fino ad arrivare al giorno in qui volle sfidare il Dio stesso, e quando si ritrovò contro il suo creatore prese la decisione di andare via lui stesso in modo da non essere ne bandito, ne privato de suoi poteri. Dopo anni a vagare sulla terra, creò il suo impero con tutti i suoi sudditi e seguaci che gli diedero una mano ad allargare l impero. Ciò che lo distingueva però era sempre il suo aspetto da Serafino e le sue ali bianche, così decise di toglierle. Il suo cuore e il suo aspetto hanno preso le sembianze di un demone tranne gli occhi, parte del corpo in cui è rinchiusa una parte del Serafino. Dopo aver tagliato le ali ne uscirono altre nere come la pece, oscure come la morte, mentre la purezza delle ali  venne rinchiusa in una pietra.

Io: la pietra rosa.

Saggia Cassandra: il suo potere da Serafino è passato a te principessa, ecco perché le tue ali sono bianche, perché in te c è una parte del Lucifero Serafino, i tuoi poteri sono al pari di Lucifero, tu sei l unica pero a capace di far ragionare il re degli inferi poiché in te egli vede se stesso.

Restai in silenzio inginocchiata ad accumulare tutto ciò che era successo prima della caduta del Serafino Lucifero. Tutto ciò era così assurdo, eppure era così vero. Il fatto che Lucifero dava importanza alle mie parole, o quando lo facevo ragionare anche se si trasformava  in Demone. Io ero la sola che riusciva a tenerlo a bada proprio perché in me c era quella parte di lui che lo faceva ragionare.

Saggia Cassandra: per quanto riguarda la tua scelta principessa, solo il tuo cuore lo può sapere, e in questo momento il tuo cuore è diviso.

Io: saggia Cassandra io...Amo entrambi e non posso decidere tra le due metà di me stessa.

Saggia Cassandra: allora non farlo.

Socchiusi gli occhi e guardai il soffitto di una stanza di un colore azzurro chiaro. La sveglia segnava le 8.37 del mattino e tutto intorno era silenzioso. Scesi dal letto ed uscii dalla stanza, mi ritrovai in un lungo corridoio con quattro porte, tutte chiuse. L odore di vaniglia e rose mi pervase il senso olfattivo e così decisi di entrare nella prima camera. I volti tranquilli di Mark e Lucio erano illuminati da una piccola lucina sul mobile della stanza. entrai e mi guarda attorno rendendomi dopo un po che quella era la stanza della casa di Geremia e Aiciel. "com'è possibile?"uscii dalla stanza e camminai verso l' ultima stanza infondo al corridoio. Al suo interno il buio prevaleva su tutto. riuscivo a sentire un distinto odore di vaniglia ma non ne ero così sicura. 

Io: Geremia....? 

il suo lamento mi fece capire che stava dormendo. mi avvicinai al letto piano e mi stesi al suo fianco accarezzandogli il viso. 

Io: o mio dio!!!

un braccio mi afferrò da dietro facendomi saltare subito via dal letto. la luce della stanza illuminò il volto stanco di Stefan e Geremia che mi guardavano infastiditi da quel colore quasi bianco della piccola lampadina sotto il soffitto. 

Stefan: hei Kira ma che ti prende? 

Io: non....non ti avevo sentito....non avevo sentito il tuo odore. 

Stefan: a si. ho perso molto sangue durante la battaglia quindi devo aspettare che mi si rigenera. 

Io: voi ve ne ricordate ancora? 

Geremia: certo che ricordiamo...come dimenticare. è stato pazzesco. 

io: e i bambini? 

stefan: i bambini anche. kira tutti della famiglia ricordano. 

Geremia: Forza vieni qui in mezzo a noi. 

Mi avvicinai con calma visto che riuscivo a sentire il profumo di Geremia che mi stava mandando praticamente in tilt tutto il sistema ormonale. Le lenzuola del letto erano fresche e la finestra semiaperta mi permetteva di ascoltare l assoluto silenzio che proveniva dal giardino. Come era possibile tutto ciò....? la casa come nuova, i ragazzi senza un graffio, io...che mi sentivo così...forte. Ricordavo benissimo ciò che avevo detto prima di svenire, e così era stato, tutto era tornato alla normalità, ma il fatto che anche quello che prima era andato distrutto adesso era come nuovo mi lasciava senza parole. 

Geremia: kira...

Stefan: è arrivato il momento di decidere.  tra meno di 3 anni tuo padre deciderà chi incoronare re del suo regno, e se tu non decidi chi prendere come marito tra di noi tuo padre non potrà mai scegliere. 

Io: io...ho deciso...

La Prescelta. L'inizio di una battaglia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora