14.

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"Sarei dovuto scappare quando ho cominciato ad amare di lui le cose che in altri detestavo"
Cit.


Con un balzo Thomas si alzò e corse verso il ciglio della strada, per la prima volta dopo tanti anni prese il taxi, arrivò a casa della ragazza e con i fiori in mano bussò alla porta di casa sua.

«Thomas!» esclamò la ragazza. Il suo cuore tornò a battere, aveva passato due giorni orribili senza smettere di piangere, in quel momento Thomas davanti a lui le parve un miraggio ma quando affogò in quei occhi color smeraldo capì che era veramente Thomas Willows: l'uomo più freddo e antipatico e sexy e meraviglioso del mondo.
«Isabelle» sussurrò lui con la voce spezzata, voleva toccarla ma aveva paura. «Ti amo» dissero simultaneamente. Si, erano fatti per stare insieme, subito Thomas buttò i fiori a terra e si scaraventò sulla ragazza. La baciò con foga, le loro lingue esibirono una danza sensuale, cominciarono a rincorrersi, Isabelle conficcò le dita tra i suoi soffici capelli, amava toccargli i capelli, in quel momento lo desiderò come mai.
«Thomas..» le sussurrò sulle labbra. In ragazzo sentì i brividi lungo la schiena, amava sentire il suo nome pronunciata da quella voce afrodisiaca.
«Fammi l'amore» disse Isabelle trascinando verso di lei il ragazzo. Thomas non si oppose, chiuse con il piede la porta e seguì la ragazza senza staccarsi dalle sue labbra.
Sempre attaccati, entrarono in camera di lei, Isabelle cominciò a levare la t-shirt al ragazzo, lo buttò sul letto e cominciò a baciargli i pettorali. Le mancava la sua pelle, le mancava tutto e a lui mancavano i suoi baci, le sue labbra, la sua passione.
La desiderava.
Le levò la maglietta e la visione della ragazza in un reggiseno in pizzo nero fece crescere la sua erezione. «Ti voglio» le disse baciandole il collo, salendo fino al lobo dell'orecchio che morse. La ragazza gli levò sia i pantaloni che i boxer e lo stesso fece lui. Per la prima volta Thomas si fece dominare, si denudò interiormente e esteriormente per lei. Consumarono il loro amore e con un urlo i loro semi si mescolarono in  una cosa sola.
«Ti amo» gli sussurrò prima di cadere in un sonno sereno e beato.

Quella notte dormirono abbracciati senza mai perdere il contatto mentre dormivano. Isabelle lo strinse al petto temendo di non sentire il suo calore e a turno lui la teneva accoccolata tra le sue braccia con le labbra premute sulla testa di lei.

                                                                             ***

Il ragazzo sentì dei formicolii sull'addome, aprì gli occhi e ciò che vide fu la cosa più bella del mondo.
Era Isabelle accovacciata su di lui che le baciava l'addome, la guardò nelle iridi e notò una strana scintilla nelle pupille. «Sei insaziabile vero?» disse lui sfoggiando un sorriso malizioso accarezzando la testa di lei, la ragazza annuì scendendo fino al basso ventre. Lui era nudo e Isabelle non ci mise niente a sfiorare con le labbra il suo essere turgido. Lo sentì gemere sotto il suo tocco e ciò la fece sentire bella e importante, stava donando piacere al suo uomo.
«Is-» Thomas non riusciva a formulare una frase di senso compiuto era troppo eccitato. Sentì la bocca piccola e calda della ragazza, l'amava tantissimo. Finalmente aveva capito che quella era la donna che avrebbe per sempre voluto al suo fianco.
«Isabelle sto per venire» grugnì lui prima di rilasciare il suo seme all'interno della bocca di lei che ingoiò. Sapeva di sale, di passione e di Thomas.
«Vieni qui» disse con voce roca lui facendo salire sopra di lui la ragazza, nuovamente consumarono il loro amore.

                                                                                 ***

«Buongiorno raggi di sole!» urlò Shannon fin troppo pimpante, sapeva tutto perchè per tutta la notte Shannon aveva sentito il letto sbattere contro il suo muro.
«Giorno Shan» disse arrossendo Isabelle che sapeva che lei sapeva. «Signorina McKoney..» salutò formalmente Thomas.
«Preferisco Shannon, comunque la prossima volta andate in hotel, mamma mia.. non ho dormito!» disse Shannon reggendosi la testa con le mani avviandosi verso il bagno. Thoams si sentì leggermente in imbarazzo ma come sempre non lo diede a vedere. «Shannon!» esclamò scioccata Isabelle.
Si sedettero e fecero colazione con tè caldo e pancakes.
«Domani torniamo in ufficio» disse Thomas tornando serio. Lui non scherzava sul lavoro, la sua vita ruotava intorno ad esso. «Ok ma dobbiamo parlare» disse Isabelle torturandosi le mani, aveva sete di conoscenza. «Va' avanti» la incitò Thomas.
«Chi era quella al telefono?» chiese a testa bassa la ragazza torturandosi le mani.
«La nuova caposala» replicò improvvisamente buio in viso Thoms. «E perchè ha risposto al tuo numero privato?» Thomas con uno scatto d'ira si alzò, certe domande lo infastidivano nel profondo. «Non penso di averti mai chiesto niente su i tuoi amici..» Isabelle sentì qualcosa, il petto le faceva male. Cosa le stava nascondendo, dopo quel "ti amo" probabilmente parole buttate sul momento ma non per lei. Isabelle era perdutamente innamorata di quel uomo «Avevi detto di amar-» provò a parlare ma Thomas la bloccò «Si l'ho detto ma anche tu l'hai detto okay? Non penso di doverti dare giustificazioni» rispose Thomas più che nervoso perché sapeva bene il motivo per cui aveva assunto la ragazza.
«Quindi quel "ti amo" non significava niente..» Isabelle doveva sapere. «Non ho detto questo.» affermò Thomas più che irritato. «Thomas vattene» Isabelle cadde in catalessi. Non pensava più a quello che diceva, voleva solo vedere quel cretino fuori dalla porta. Si lo amava, ma erano troppo diversi.
«Non lo vuoi davvero» disse Thomas ridacchiando nervoso. «Si Thomas, vai via! Via dalla mia vita!» urlò con le lacrime agli occhi la ragazza. Quel uomo la faceva soffrire troppo e forse non era una vera masochista perché quel uomo l'aveva realmente distrutta. Thomas abbattuto andò a vestirsi e si avviò verso la porta ma prima di uscire si girò verso la ragazza e disse: «Prima la mia famiglia, ora tu. Qualcuno mi accetterà mai?» trattenendo le lacrime uscì, chiamò Patrick ordinandogli di venirlo a prendere.
Una volta arrivato a casa salì nella sua stanza e si fece un bagno caldo.
Doveva accettarlo, era un rifiuto umano anche ingenuo, era ricaduto di nuovo nella trappola, si era innamorato e non poteva fare a meno di lei.

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Ciao! Cosa ne pensate, qui è tutto un tira e molla come andrà a finire? Non manca tantissimo alla fine, pubblicherò "Everlasting(2)" una settimana dopo la pubblicazione dell'ultimo capitolo.
CAPITOLO REVISIONATO

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