23.

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"Chi scappa da tutti ha solo bisogno di essere fermato da uno"
Cit.

«Isabelle!» urlò Thomas per poi correrle dietro ma Laurel lo fermò. «Signore abbiamo un'emergenza!» urlò Laurel trattenendolo reggendogli la manica della giacca. «Non ora» rispose strattonandosi. «Ma è urgente!» esclamò Laurel e Thomas vide Isabelle sparire dalla sua visuale.
«Porca puttana O'Connor, sei licenziata!» tuonò buttandola a terra; corse fino alle scale ma di Isabelle nessuna traccia. Chiese in reception ma niente; ea scappata.
Poco dopo arrivò Shannon che col fiatone chiese spiegazioni a Thomas. «Dobbiamo trovarla!» esclamò iniziando a piangere.
«Lola sei sicuro di non aver visto Isabelle?» richiese Thomas alla receptionist. «No signore, ma una signora è ent-» non la fece finire che se ne andò. Provò a chiamarla al telefono ma niente, era spento.
Le scrisse comunque un messaggio.

Da: Thomas Willows
A: Isabelle Johnson

Ti prego Isabelle! Vedi cosa è successo a causa mia! Torna indietro e parti con la tua amica, appena risolverò la questione tornerai da me.
Io ti amo ti prego...

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Dopo quel messaggio chiamò Patrick per avvisarlo. Rassegnato salì in ufficio e si chiuse dentro; cercò di concludere qualcosa ma niente, nella sua testa c'era solo Isabelle. D'un tratto alla porta bussò Patrick che urlò a Thomas di fargli entrare, il ragazzo si alzò e gli aprì la porta.
«Thomas ho trovato la talpa.» disse con un dvd e un pezzo di tacco in mano.

                        ***

«Era lei... cosa vuole da Isabelle? Ora cosa facciamo?» chiese Thomas per la prima volta nella sua vita preoccupato.
«Prima le faremo confessare poi chiameremo la polizia» disse deciso Patrick e dopo attimi di riflessione Thomas annuì. «Quindi secondo te, Isabelle è stata rapita?» chiese Thomas che faceva avanti e indietro nell'ufficio. «Si, ora vado a prendere i video di sorveglianza e vedremo» disse uscendo dall'ufficio. Thomas non voleva agire di impulso per non rischiare la morte di Isabelle, così si sedette e architettò un piano.

Nel frattempo Isabelle si svegliò con un lancinante dolore alla testa e i polsi e le caviglie in fiamme. Cercò di massaggiarseli ma notò che era stata legata. Era tutto buio e l'odore di limone riecheggiava nell'aria apparentemente chiusa e soffocante. Sentiva solo i rumori delle macchine e una voce maschile in lontananza, poi il rumore della sigla del notiziario delle sei, quanto tempo aveva passato lì? «Aiuto» sussurro con voce fioca.
Ad un tratto la luce riempì la stanza e una sagoma femminile si fermò davanti a Isabelle. Dopo un po' tutto tornò chiaro; cosa ci faceva lì? E perché l'aveva legata?
«Oh Mrs Willows si è svegliata» disse la donna in modo ironico e arrogante. «Perchè? L-lasciami andare» disse Isabelle strattonandosi. «Oh no carina... tu morirai qui.» «L-lasciami andare! Cosa vuoi da me? Thomas? È tuo!» le urlò contro Isabelle. «Lui mi ha tolto ciò che era caro a me e ora io gli sto togliendo ciò che è caro a lui» «E io cosa c'entro? E Shannon?» chiese con voce spezzata dal pianto,Isabelle. «Tu sei il diamante prezioso di Willows e non preoccuparti "Shanny" sta bene» disse la donna mostrando ad Isabelle un video di Shannon sdraiata per terra con intorno tante siringhe. «No!» urlò Isabelle divincolandosi ancora di più a tal punto da farsi uscire il sangue. Preferiva morire lei invece di involgere un innocente. Shannon era l'unica cosa che aveva, la sua famiglia l'aveva abbandonata anche Rose ma Shannon era l'unica che l'aveva accettata per quello che era. «Sei una puttana!» le urlò contro Isabelle per poi sputarle in faccia. La donna le diede uno schiaffone in faccia e cadde in una diabolica risata poi richiuse la porta.

                       ***

Una settimana, cinque ore, trentadue minuti e sette secondi senza sapere niente di Isabelle e di Shannon.
Louise era tornata e aveva fatto di tutto per trovarla ma niente. Il cellulare GPS di Isabelle era nel suo ufficio e quello di Shannon era spento, anche la polizia era alla ricerca delle due ragazze nel frattempo la talpa se l'era data a gambe levate e nessuno aveva sue fraccie.
Thomas era nel suo ufficio depresso, da quando Isabella era stata rapita, non usciva dal suo ufficio, non si lavava e a stento mangiava.
Chiamò alcuni vecchi amici della mafia per aiutarlo a trovarli quindi entro giornata dovevano arrivare.

Isabelle sentì un dolore lancinante alla pancia, aveva una fame da lupi e a stento mangiava. «Devo fare pipì!» urlò in modo che la sentissero, aveva un piano e quel giorno sarebbe scappata.
«Slegala» sentì un'altra voce femminile diversa da quella iniziale.
Ad un tratto la porta si aprì e la persona che vide la scioccò così tanto da farle mancare il fiato.
«Ma che cazz-» cercò di dire Isabelle ma la donna la interruppe «Stai zitta, fai pipì e ti rilego».
Uscirono dall'evidente sgabuzzino, Isabelle si guardò intorno, aveva un'ottima memoria fotografica. Studiò con attenzione l'ambiente e vide l'alta donna bere una birra stravaccata sul divano, cercò con lo sguardo una finestra e quando la trovò vide una grande insegna con scritto "FlywithUs" probabilmente di un'agenzia di viaggio o qualcosa del genere.
«Ragazzina cammina» disse la donna spingendola verso il bagno «Tranquilla, non c'è la finestra in bagno quindi non puoi scappare, qualsiasi cazzata, prima sparo alla tua amica poi sparo a te» disse puntandole il dito contro la castana.
Isabelle entrò in bagno e cercò ovunque delle forcine per i capelli, tutte le donne americane ne hanno in casa. Cercò nei vari cassetti e finalmente ne trovò tre, fece quello che doveva fare ed uscì. «Ho fame» disse Isabelle con voce debole. «Senti nutriti con questa boccetta d'acqua» disse la signora lanciandole una bottiglia semivuota. Isabelle
tremolante come una foglia la bevve ma per sbaglio la rigettò addosso alla donna. «Ma porca putt-» «Oh scusa... non l'ho fatto apposta, aspetta che ti aiuti» disse Isabelle strusciando le mani addosso alla signora.  Aveva imparato quel trucco parecchio tempo prima; senza accorgersene le sfilò il cellulare dalla tasca del giacchetto.
«Stai ferma» disse la donna prima di spingerla nello sgabuzzino, in fretta e in furia Isabelle si mise la forcina in bocca, una volta nello sgabuzzino la ammanettò e chiuse la porta a chiavi.
Isabelle aspettò un po' di minuti poi con i denti facendo attenzione cercò di aprire le manette.
Dopo aver sentito due scatti, le manette della mano destra si aprirono. Con la stessa forcina aprì l'altra e si affrettò a prendere il cellulare e mise il silenzioso.
Cercò di ricordare il numero di Thomas ma niente improvvisamente si ricordò il numero di emergenza: #08808 decise di mandare un messaggio a quel numero.
"Thomas-Isabelle-aiuto-appartamento, finestra-FlywithUs-ultimo p. Shanno- siringhe-trova prima lei" gli mandò quel messaggio così perché la vista lentamente le si stava offuscando, gradualmente perse i....

N/A

Sbem! Allora chi sono queste signore? Isabelle riuscirà a scappare? Thomas riuscirà a trovarle? Cosa vogliono?
Ho pubblicato la foto di Louise Wolker (il ragazzo di Shannon)= Joshua Dallas

Capitolo aggiornato

Ps: -4 alla fine di Everlasting!

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