Wanted Most - Larry AU [Italian Translation]

Capitolo 23 [Parte 1]

Capitolo 23 Parte 1

A/N: Parecchie di voi mi hanno fatto notare che c'è già qualcuno che sta traducendo questa storia. Le uniche che hanno avuto l'autorizzazione dall'autrice siamo io e una ragazza che pubblica la sua traduzione su EFP. La ragazza che sta postando Wanted Most qui su Wattpad, la sta copiando. Abbiamo già segnalato più volte questa cosa, ma non si è risolto niente.

Detto questo vi lascio al capitolo.

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Le infermiere rimasero quasi sempre nella stanza, impedendo a Louis di messaggiare con Harry, anche sua madre era stata costretta ad uscire per chiamare Lottie, che stava arrivando dall'università. Ma a quanto sembrava la loro presenza era necessaria e Louis era addirittura stato costretto a rimettere i tubi per l'ossigeno, a causa della pesantezza che sentiva al petto e la difficoltà a respirare.

Avevano rifatto i raggi x al petto, scoprendo un principio di polmonite, che non solo gli aveva fatto venire una leggera febbre, ma gli rendeva ancora più difficile respirare. Gli somministrarono altri tranquillanti che, a differenza delle volte precedenti, lo nauseavano invece che eccitarlo o stancarlo. Se ne stava seduto sul letto imbronciato e tremante, mentre i colpi di tosse lo sconvolgevano, pregando sua madre di coprirlo con i cappotti di Harry. La testa sembrava scoppiargli, e voleva leggere, ma sapeva avrebbe solo peggiorato la situazione. Era troppo imbarazzato per chiedere a sua madre di leggere per lui, voleva Harry lì con lui più di qualsiasi altra cosa. Stare con sua madre era grandioso, si prendeva cura di lui da sempre, ma Harry era...Harry. Il suo ragazzo. Gli piaceva davvero dirlo. L'agente riusciva sempre a farlo sentire bene, anche se stava orribilmente.

Sua madre accese la televisione che era in camera, ma l'unica cosa decente da vedere era il telegiornale, e una volta scoperto che Louis era la notizia principale Jay lo spense immediatamente.

«Il lato positivo è che nessuno oltre le infermiere e le guardie sanno che sei qui,» sospirò Jay, camminando verso il figlio per sistemargli i capelli.

«E Harry,» gracchiò lui, battendo i denti.

Jay si morse il labbro, tirandogli più su i giacchetti, «Hai ancora freddo?»

«Fa male tremare,» le rispose lui annuendo.

«Ma hai tantissime coperte, tesoro,» gli disse Jay con dolcezza.

«Ho bisogno del mio termosifone,» si lagnò Louis. «Quando arriva? Che ore sono?»

«Anche Lottie e Fizzy verranno più tardi, ricordi?» gli rammentò sua madre. «Sono ammesse solo due persone alla volta in stanza, Harry dovrà aspettare.»

Louis sorrise, «Sono emozionato di rivederle...»

«Piangeranno sicuramente,» ridacchiò lei.

«Per la cronaca, piangerò anch'io e il naso mi si riempirà di muco e non potrò usare i tubi, tossirò molto-» Louis continuò a straparlare finché Jay non gli poggiò un dito sulle labbra.

«Risparmia energia.»

«Posso mandare un messaggio a Testa d'uovo?»

Jay lanciò un'occhiata alla porta, quasi si aspettasse che un'infermiera entrasse da un momento all'altro, ma alla fine gli passò il telefono sospirando, «Sono sorpresa che non si offenda per quel soprannome.»

«Sa che non penso davvero che la sua testa abbia quella forma,» spiegò Louis. «Lui è...è il mio Testa d'uovo. Ma adesso mi sento in colpa!»

Louis: amore, ti offendi se ti chiamo Testa d'uovo?