26Grigio appoggiò le mani sui fianchi, ansimando.
<Facciamo cinque minuti di pausa?> bofonchiò verso Linn Marshall la sua nuova coreografa. Questa alzò gli occhi a mandorla al cielo.
<Ragazzi ? cinque minuti. Grazie> urlò poi in direzione del gruppo di dieci ballerini. Questi ruppero la formazione e vociando allegramente andarono a rinfrescarsi.
<Grigio, abbiamo ancora un sacco di lavoro. Siamo solo a metà coreo della terza canzone della scaletta. Di questo passo non finiremo in tempo!> protestò. Grigio afferrò la salvietta e si asciugò il viso sudato. Poi tirò l'elastico della coda di cavallo che si stava allentando, fissando Linn di traverso.
<Non sono una ballerina professionista. E ti ricordo che dovrò anche cantare. Dammi respiro Cristo.> Linn le appoggiò una mano sulla spalla.
<Scusami, è solo che sono sotto pressione anche io.> disse accennando con un lieve movimento della testa verso il fondo della sala, dove Alec stava sorseggiando un caffè godendosi le prove. Vedere tutte quelle ragazze mezze nude sculettare e muoversi con energia, era per lui un passatempo molto piacevole. Con la scusa di controllare che il lavoro procedesse e soprattutto tenere d'occhio quella ribelle di Grigio.
<Deve per forza restare qui a guardarci?sbottò lei, lanciando la salvietta su una sedia. Prese la bottiglietta d'acqua e bevve un sorso, continuando a reggere lo sguardo dell'uomo da lontano. Lui le fece un cenno sollevando la tazza. Grigio non riusciva a farselo andare a genio. Nonostante si dicesse che gli doveva molto per aver reso possibile il suo sogno, quando incrociava i suoi occhi provava un brivido di repulsione. Il solo pensiero di sfiorarlo le metteva ansia, al pari di toccare un serpente velenoso.
<Credo che si diverta a guardare i culi delle ballerine.- le confidò Linn con una smorfia. - e soprattutto il tuo, cara.> bisbigliò poi all'orecchio di Grigio che socchiuse gli occhi e fece una smorfia disgustata. Da domani avrebbe indossato una tuta, piuttosto che quei leggings aderenti.
<Non me lo dire ,dai ricominciamo forza.>
Linn richiamò i ballerini che presero posizione dietro e attorno a Grigio. Partì la base di " A bitch emotion"
"You are the only emotion that I allow myself, the very essence of my creed, you have no respect for me, baby,
no respect "Alec sorrideva. Un sorriso freddo,lascivo. Non le staccava gli occhi di dosso. La ragazza se lo sentiva strisciare su tutto il corpo. Si distrasse. Scivolò e cadde a terra battendo il ginocchio. Urlò per il dolore.
<Merdaaaa.> Imprecò tra i singhiozzi.
Linn le si inginocchiò di fianco.
<Fammi vedere. Riesci a muoverlo?> Grigio fletté la gamba piano e annuì.
<Mi verrà un livido enorme.> mugugnò sconfortata. Alec si fece largo tra i ballerini scostandoli malamente.
< Cosa cazzo? Grigio ti porto in Ospedale, coraggio vieni.> fece per aiutarla ad alzarsi ma lei gli allontanò le mani.
<Sto bene! È solo una botta. Per favore chiamami Julius, per oggi la finiamo qui.> Si appoggiò a Linn e con una smorfia di dolore si mise in piedi.
<Ti accompagno io- ribatté la coreografa - così ti spiego cosa fare per il ginocchio. Un paio di giorni e andrà a posto.>
<Siete sicure? C'è uno show da preparare e il tempo corre. Domani non ce la fai Grigio?> chiese Alec in tono scocciato. Lei strinse i denti.
< Se mi assicuri che avrò la mia privacy. Non so se mi spiego, le distrazioni mi deconcentrano.- Alec Powell schioccò le labbra.
<Ti sei spiegata benissimo tesoro.>Girò i tacchi e lasciò la sala prove, ma nessuno vide l'espressione di puro odio e rancore che gli deturpò il volto.
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Heart's Voice La Voce Del Cuore
RomanceLa vita anonima e vuota di Jade, cuoca in una tavola calda di New York, viene improvvisamente stravolta dall'incontro con un'aspirante e affascinante cantautrice, Joanne Grey, in arte Grigio Jo. La loro storia nasce in contemporanea con la carriera...