Blue Mountain Lake

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Grigio appoggiò le mani sui fianchi, ansimando.

<Facciamo cinque minuti di pausa?> bofonchiò verso Linn Marshall la sua nuova coreografa. Questa alzò gli occhi a mandorla al cielo.

<Ragazzi ? cinque minuti. Grazie> urlò poi in direzione del gruppo di dieci ballerini. Questi ruppero la formazione e vociando allegramente andarono a rinfrescarsi.

<Grigio, abbiamo ancora un sacco di lavoro. Siamo solo a metà coreo della terza canzone della scaletta. Di questo passo non finiremo in tempo!> protestò. Grigio afferrò la salvietta e si asciugò il viso sudato. Poi tirò l'elastico della coda di cavallo che si stava allentando, fissando Linn di traverso.

<Non sono una ballerina professionista. E ti ricordo che dovrò anche cantare. Dammi respiro Cristo.> Linn le appoggiò una mano sulla spalla.

<Scusami, è solo che sono sotto pressione anche io.> disse accennando con un lieve movimento della testa verso il fondo della sala, dove Alec stava sorseggiando un caffè godendosi le prove. Vedere tutte quelle ragazze mezze nude sculettare e muoversi con energia, era per lui un passatempo molto piacevole. Con la scusa di controllare che il lavoro procedesse e soprattutto tenere d'occhio quella ribelle di Grigio.

<Deve per forza restare qui a guardarci?sbottò lei, lanciando la salvietta su una sedia. Prese la bottiglietta d'acqua e bevve un sorso, continuando a reggere lo sguardo dell'uomo da lontano. Lui le fece un cenno sollevando la tazza. Grigio non riusciva a farselo andare a genio. Nonostante si dicesse che gli doveva molto per aver reso possibile il suo sogno, quando incrociava i suoi occhi provava un brivido di repulsione. Il solo pensiero di sfiorarlo le metteva ansia, al pari di toccare un serpente velenoso.

<Credo che si diverta a guardare i culi delle ballerine.- le confidò Linn con una smorfia. - e soprattutto il tuo, cara.> bisbigliò poi all'orecchio di Grigio che socchiuse gli occhi e fece una smorfia disgustata. Da domani avrebbe indossato una tuta, piuttosto che quei leggings aderenti.

<Non me lo dire ,dai ricominciamo forza.>

Linn richiamò i ballerini che presero posizione dietro e attorno a Grigio. Partì la base di " A bitch emotion"

"You are the only emotion that I allow myself, the very essence of my creed, you have no respect for me, baby,
no respect "

Alec sorrideva. Un sorriso freddo,lascivo. Non le staccava gli occhi di dosso. La ragazza se lo sentiva strisciare su tutto il corpo. Si distrasse. Scivolò e cadde a terra battendo il ginocchio. Urlò per il dolore.

<Merdaaaa.> Imprecò tra i singhiozzi.

Linn le si inginocchiò di fianco.

<Fammi vedere. Riesci a muoverlo?> Grigio fletté la gamba piano e annuì.

<Mi verrà un livido enorme.> mugugnò sconfortata. Alec si fece largo tra i ballerini scostandoli malamente.

< Cosa cazzo? Grigio ti porto in Ospedale, coraggio vieni.> fece per aiutarla ad alzarsi ma lei gli allontanò le mani.

<Sto bene! È solo una botta. Per favore chiamami Julius, per oggi la finiamo qui.> Si appoggiò a Linn e con una smorfia di dolore si mise in piedi.

<Ti accompagno io- ribatté la coreografa - così ti spiego cosa fare per il ginocchio. Un paio di giorni e andrà a posto.>

<Siete sicure? C'è uno show da preparare e il tempo corre. Domani non ce la fai Grigio?> chiese Alec in tono scocciato. Lei strinse i denti.

< Se mi assicuri che avrò la mia privacy. Non so se mi spiego, le distrazioni mi deconcentrano.- Alec Powell schioccò le labbra.

<Ti sei spiegata benissimo tesoro.>Girò i tacchi e lasciò la sala prove, ma nessuno vide l'espressione di puro odio e rancore che gli deturpò il volto.

Heart's Voice     La Voce Del CuoreOnde as histórias ganham vida. Descobre agora