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Il giorno dopo mi sveglio grazie al suono fracassante della sveglia, ho dimenticato di toglierla, oggi non ho nessun allenamento, ordini di Tony, dice che ieri ho perso molto sangue e che è pericoloso farmi allenare, avrei preferito il contrario.
Quando mi alleno riesco a concentrarmi su quello che faccio e a non pensare ad altro e in questo momento è proprio quello che mi serve.
Devo chiedergli se posso almeno andare in palestra per fare un po' di cardio, non dovrò utilizzare il mio potere quindi non sprecherò molte energie e poi ieri sera ho mangiato così tanto gelato che lo digerirò minimo tra tre anni, devo muovermi.
Devo muovermi perché se sto ferma in questa stanza senza fare nulla rischierò di scoppiare veramente, rischierò di pensare a lui e non voglio farlo, non posso farlo.
Vado a farmi una doccia così corro a fare colazione al volo e posso andare da Tony, devo convincerlo a farmi allenare, mi gioco la carta del "ho bisogno di fare altro sennò ti scoppio tutto il palazzo" così magari mi dice di sì...o mi chiude da qualche parte perché l'ho minacciato.

Quando esco dalla mia stanza la prima cosa che vedo purtroppo è la porta della camera di Loki, di colpo una fitta al cuore mi travolge, è come se qualcosa me lo stesse schiacciando opprimendolo, sento dolore per qualche secondo, forse è la gemma che cerca di non farmi pensare a lui e quindi mi manda dei segnali, ormai mi aspetto di tutto, dopo che mi ha guarito dalle ferite magari adesso mi schiaccia gli organi per non farmi pensare a Loki.
Rido per non piangere e non so come, ma il mio dito è sul tablet e l'accesso alla camera di Loki viene validato. Apro la porta e sono nella sua camera, è la seconda volta che entro qui dentro ed è esattamente come mi ricordavo.
L'oscurità travolge la stanza, le tapparelle delle finestre sono chiuse, sono coperte dalle tende grigie che non fanno entrare nemmeno un mezzo raggio solare, sembra che abbia portato la luce via con sé.

Che idiota che sei, lui non è luce, non lo è mai stato.

Si, mi ha portato nelle tenebre e il bello è che me l'aveva anche detto, mi aveva avvisato ad Asgard, in quella grotta, "Hai bisogno di luce" mi aveva detto "e io sono le tenebre" mi aveva avvertito anche lui, perché non ascolto mai nessuno?
Mi avevano avvisato tutti, mi avevano detto di stare attenta a lui, di stargli lontano...perché non gli ho semplicemente dato ascolto?
Attraverso il soggiorno e il bancone del bar e vado nella sua camera, il letto è intatto, i comodini sono vuoti, ci lasciava sempre un libro sopra, di solito l'ultimo che stava leggendo, guardo la libreria, è vuota, li ha presi tutti, non ne ha lasciato nemmeno uno, ha preso anche la foto di lui e Thor, l'unica che ha mai sviluppato, non l'aveva nemmeno incorniciata, però so che ci teneva molto, non ha lasciato niente.
Vado nella cabina armadio, i suoi vestiti non ci sono, erano pochi e quasi tutti uguali ma li ha portati via lo stesso, non ha lasciato tracce.
Le sue parole mi risuonano in testa come una filastrocca "Tornerò ad Asgard, me ne andrò, così non mi vedrai più e ti dimenticherai di me, sarà come se non fossi mai esistito".
Lo ha detto e lo ha fatto, almeno su questo è stato coerente.

Kat-Ottimo lavoro Loki-

Ma con chi sto parlando? Dio mio sto uscendo pazza, devo uscire da qui.
Esco dalla stanza di corsa e chiudo la porta alle mie spalle, sono in corridoio e fortunatamente non c'è nessuno, so che Bucky e Steve dovevano andare via presto questa mattina, mentre Nat doveva presiedere ad una riunione e Wanda aveva un appuntamento, non so i programmi di tutti gli altri Avengers e sinceramente non voglio saperlo, voglio solo allontanarmi da qui prima che mi veda qualcuno.
Vado dritta in ascensore, più mi allontano dalla sua camera più il mio cuore prova meno dolore, la delusione è grande e la ferita è profonda, non so quanto tempo ci vorrà, ma sono sicura che passerà, deve farlo.

La colazione è stata pessima, come è stata pessima questa mattinata.
Ho dimenticato di spegnere la sveglia che ha deciso di suonare ancora più forte del solito forse per farmi un dispetto, mi sono intrufolata nella camera di Loki (ora non più camera sua) come una stalker del cazzo in cerca di cosa? Ancora non lo so!
E per non farmi mancare nulla al bar mi hanno dato una treccia alla marmellata e non alla crema e io odio la marmellata, di qualsiasi gusto, la odio come odio il ketchup, come odio chi mangia prima il rivestimento dei corn dog e dopo il contenuto, come odio chi non usa i maccheroni per la Mac and cheese, cosa diavolo deve usare una se non i maccheroni? Come odio Loki, lo odio così tanto che non so quanto ci vorrà per dimenticarmi di lui.
Il suono dell'ascensore mi risveglia dal mondo dei sogni, anzi degli incubi ed esco, sono sul piano degli uffici, devo raggiungere l'ufficio di Tony per chiedergli se posso allenarmi, ora più che mai ho bisogno di sfogare tutta questa rabbia e la palestra è l'unico modo.
Passo velocemente tutte le scrivanie di impiegati impegnati nel fare telefonate e scrivere al pc, cosa fanno tutto il giorno poi ancora non l'ho capito.
Raggiungo l'ufficio di Tony e busso alla porta, sento il suo "avanti" ed entro dentro.
Lo trovo in piedi, poggiato sulla scrivania, al suo fianco c'è una donna, bellissima, in un completo turchese, capelli biondi e un sorriso smagliante, quasi accogliente, una bambina spunta tra loro con in mano il costoso modellino dell'aeroplano che Tony non fa mai toccare a nessuno, ha i capelli corti, gli occhi scuri, ha un cerchietto con delle orecchie da gatto in testa, un vestito blu con delle stelle gialle ricamate sopra, dei pantaloni di jeans e delle snickers bianche, un abbigliamento singolare, ma chi sono io per giudicare? Ho addosso dei leggings e una felpa!
Mi guarda anche lei sorridendomi e poi guarda Tony confusa.

In your arms I feel at home / LokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora