Dear Harry Styles

letter twenty.

10 : 26 p. m.

Harry era rimasto fuori casa per tutto il giorno. Solo quando la ragazza calpestò la lettera e si scostò dalle sue labbra per guardare allora si rammentò di essa. Si chinò a prenderla, prima di rialzarsi e aprire la porta.
- Cos'è? - chiese curiosa la ragazza, allungando lo sguardo. Harry nascose la lettera dietro alla schiena, improvvisamente sulla difensiva.
- Niente - disse, e si avventò sulle sue labbra per farla tacere ed evitare domande.

11 : 04 p. m.

La ragazza aveva aspettato che Harry chiudesse gli occhi e si addormentasse prima di allungare la mano e afferrare la lettera, che lui aveva posato sul comodino prima del sesso.
Prese bene in mano la busta, ma una mano l'afferrò saldamente per il polso impedendole di aprire la busta. La ragazza -Cassie?- sussultò e si girò, trovando l'espressione furiosa di Harry.
- Dammela, ora - il cantante le strappò di mano l'oggetto, mentre lei arrossiva.
- I-Io...
- Ti avevo detto di non toccarla. Fuori da casa mia - le intimò secco lui. - Non farti più vedere.
La ragazza si mosse veloce dopo qualche secondo, dopo aver capito di averlo fatto seriamente incazzare.
Si alzò e si vestì mentre Harry si girava di spalle, rifiutandosi di vederla ancora nuda.
- Mi dispiace - disse seriamente, una volta vestita, sulla soglia della camera. - Anche per essere venuta a letto con te. Sei uno stronzo.
Harry scrollò le spalle, indifferente, e ascoltò il rumore dei suoi tacchi che si allontanavano.
Come al solito, estrasse il foglio a righe, dai sottili bordi rossi, e sorrise nel vedere la pagina fitta di scritte.
Caro Harry,
Sono un poco più calma di ieri, ma solo un poco haha.
Lui sorrise e appoggiò la testa al cuscino, ma le sue palpebre cominciarono a chiudersi e si abbandonò al sonno, stringendo quel fragile foglio al petto per tutta la notte, come se avesse potuto sentire l'affetto che legava lui e quella strana, dolce I.