letter seventeen

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Harry aprì prima un occhio e poi l'altro; un gigantesco sorriso apparve sul suo volto quando si rese conto che la sua temperatura sembrava normale, il bruciore della gola era diminuito e si sentiva riposato e allegro come un fringuello.
Si alzò, sbadigliando un po', e si stiracchiò, andando in cucina. Mentre preparava il caffè, con il sottofondo di Thinking Out Loud della radio che gli faceva venire una voglia tremenda di ballare anche se non ne era capace, un pensiero gli fulminò la mente.
- La lettera!
Si catapultò verso il corridoio e aprì la porta -senza nemmeno ricordarsi di mettersi almeno una maglia addosso.
E si immobilizzò nel vedere due grandi occhi azzurri davanti a sé, sgranati. Gli ci volle un secondo per realizzare che praticamente la faccia della ragazza con il cane era spalmata sul suo petto -o quasi.
- Oh, uhm, ciao - fece un passo indietro e sorrise imbarazzato. Lei deglutì e distolse gli occhi, arrossendo. Gli allungò una busta e Harry la prese.
- E-Era sul marciapiede - balbettò, girandosi. Belle abbaiò in saluto e Harry fece in tempo a urlarle solo un "grazie" perplesso che lei sparì, correndo, con i capelli neri che dondolavano sulle sue spalle.
- Che strana ragazza.
Harry abbassò lo sguardo e vide che la classica busta con su scritto dear harry era a qualche centimetro dalle sue pantofole. Si chinò a prenderla e rientrò.
Caro Harry,
Mi sono rovesciata il caffè addosso. Ma ti pare? Fa troppo male scrivere quindi non credo che domani ti scriverò, volevo solo avvisarti del motivo per cui sarai libero per qualche giorno dai miei fangirlismi (?)
Ti amo,
Anonima
- Ma no - esclamò dispiaciuto, mordendosi il labbro.
- Uffa - brontolò. Senza pensarci, afferrò la moca e urlò di dolore quando il calore del manico gli bruciò la mano. Fece un salto indietro e riuscì ad evitare di schizzarsi con il caffè in caduta libera e fissò sospirando il pavimento mezzo allagato.
- Fanculo - esclamò. Guardò la lettera, colto da un'illuminazione.
- Forse dovrei scriverti io - mormorò sovrappensiero.
Lasciò stare tutto il caos che aveva combinato e andò a prendere una penna e un foglietto, assieme a una busta nuova, su cui scrisse cara anonima.
Cara anonima,
Sarà telepatia ma ho rischiato anche io di bruciarmi con il caffè. Ora il pavimento è un disastro.
Con amore,
Harry. Xx

Dear Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora