James non perse d'occhio gli sguardi colpevoli che rimbalzarono per la stanza. Nessuno di loro aveva fatto un lavoro particolarmente buono nel tenersi le informazioni per se'.

Tranne forse Moony.

James lanciò uno sguardo cauto a Sirius ma sembrava concentrare tutta la sua attenzione sul gatto nero che faceva le fusa accanto a lui.

"Alastor vi instruirà sul comportamento a cui prestare attenzione con le persone intorno a voi. Se notate qualcosa, vi prego di portarla alla mia attenzione o a quella del Capo Auror."

Moody gemette, alzandosi dalla sedia per rivolgersi ai membri dell'Ordine lí riuniti per partecipare all'incontro di quel giorno.

Remus non era lì, probabilmente era a fare solo Dio sapeva cosa. Sirius era sicuro che stesse cercando di convincere i licantropi ad unirsi alla loro parte, ma James non era del tutto convinto. Alice e Frank erano entrambi tornati al Ministero: le misure di sicurezza erano state aumentate in modo astronomico. E Lily e Marlene erano in missione, anche se, ovviamente, non erano state in grado di dire a nessuno dove stessero andando o perché.

Prima che se ne andasse, James aveva suggerito a Lily che forse avrebbe dovuto smettere di andare in missione per l'Ordine visto che stava letteralmente crescendo un bambino dentro di se'. Quel suggerimento non era andato a buon fine, anche se credeva ancora di avere ragione.

"... qualcuno che è spesso irraggiungibile," stava balbettando Moody, James a malapena stava prestando attenzione. "Qualcuno il cui comportamento negli ultimi mesi è cambiato, qualcuno che ha iniziato a scomparire senza spiegazioni, o qualcuno che non può confermare dove si trovava o cosa stava facendo. Spesso questo tipo di doppia vita inizia a farsi sentire fisicamente, se qualcuno sembra più stanco del normale, più debole o meno socievole...come se stesse cercando di prendere le distanze. Se inizia a manifestare senso di colpa per ragioni sconosciute. Ecco, questi sono tutti segnali di avvertimento, cose a cui prestare attenzione, e se ne notate più di uno in un singolo individuo, per favore, venite subito nel mio ufficio, non fate di testa vostra", Moody socchiuse gli occhi, "Ripeto, NON inviate un gufo, è inaffidabile e troppo facilmente intercettabile."

"Sì, grazie Alastor," disse Silente, con una minima traccia di divertimento che si poteva percepire con la coda dell'occhio.

La stanza intorno a loro divenne completamente silenziosa, forse la più silenziosa che James avesse mai sentito durante un incontro dell'Ordine. Tutti, nessuno escluso, stavano facendo un elenco di tutti i loro amici più cari, cercando di capire se qualcuno di loro corrispondesse alla descrizione che Moody aveva appena dato.

"Qualche domanda?" chiese Silente dopo una breve pausa.

Nessuno alzò la mano.

"Eccellente. Bene, immagino che siate tutti ansiosi di tornare alle vostre case, e sono sicuro che Arabella apprezzerebbe se lasciassimo la sua. Grazie per tutto il vostro duro lavoro, ci rivedremo presto". Silente sorrise. James non sapeva se qualcuno provò a ricambiare quel sorriso.

Quegli incontri erano strani di quei tempi. A volte si ritrovava ad aspettare che i suoi genitori varcassero la porta. Che sua madre arrivasse per abbracciarli tutti e sporcare di rossetto la guancia di James. Che suo padre lo guardasse con affetto, con sguardo calmo e sereno ma non per questo meno caloroso. Aspettava quella sensazione di certezza che lo riempiva sempre ogni volta che erano in giro, il peso che si sollevava dalle sue spalle. Perché gli adulti erano lì. E sicuramente si sarebbero occupati loro delle cose più grandi.

Choices  ||Jegulus/Wolfstar || TRADUZIONEWhere stories live. Discover now