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Se ultimamente le cose stavano andando bene e il tutto procedeva per il meglio; Miranda doveva aspettarselo che prima o poi sarebbe crollato tutto...nuovamente.
Lui seduto accanto alla finestra, con le spalle appoggiate al muro e la gambe allargate da spavaldo se ne stava sulle sue.
Tom era bellissimo.
Le aveva fatto del male, ma era sempre il ragazzo che le aveva stregato il cuore anni prima.
Con i suoi capelli biondi, gli occhi di un nero che ricorda l'ossidiana e il suo metro e ottanta.
I loro sguardi si erano incrociati una volta, per sbaglio.
Lo odiava.
Quanti anni erano passati?
Uno...due?
Non erano abbastanza.

"Ragazzi lei è Miranda!"
Jace la presentò ai suoi amici; erano un gruppetto di cinque ragazzi sui venticinque anni.
In quel momento voleva solo scappare, tornare in spiaggia, tornare da Madeline, tornare da...
Charles.
Quel nome le risuonò in testa.
I brividi le percorsero le braccia, fu lì che capì che Tom come giusto che fosse, sarebbe stato il passato e Charles, beh lui sarebbe stato il suo presente.
"Salve..."
Ricambiò il saluto.
Per un momento ebbe l'impressione che Tom stesse per dire qualcosa ma qualcuno lo precedette.
"Miranda?"
Quella voce.
Quella voce che sapeva di casa.
Si voltò frettolosamente, Charles era visibilmente deluso e lei non capiva il perché, poi guardò Jace.
La sua mano le cingeva la vita, si scostò velocemente.
Non era sua intenzione, ma erano amici...anzi erano andati a letto più volte ormai quel contatto non le provocava nulla.
Corse verso Charles pronta ad andarsene, avrebbe spiegato la situazione a Jace più tardi; ma Madeline varcò la porta...il che poteva andare a significare una sola cosa:
l'inizio di un inferno.

"Miranda ci siamo preoccupati...come mai tutto questo tem-"
tempo...
Seguì lo sguardo di Madeline posarsi sul torace scoperto del ragazzo appoggiato al muro.
Voleva scomparire.
"Figlio di puttana!"
Urlò.
Miranda strinse la mano di Charles che la guardò confuso.
Jace si alzò in piedi inconsapevole che i tre si conoscessero.
"TU!"
Continuò poi Madeline avanzando a passi svelti verso Tom.
"Sei un codardo, un verme! Neanche riesci a guardarla in faccia!"
Sibilò acida, indicando l'amica.
Charles sussurrò qualcosa a Miranda che però era troppo scossa per assimilare.
Gli altri ragazzi intorno parvero scomparire, le mura incupirsi.
Erano solo in 5:
Lei.
Charles.
Madeline.
Jace.
E...Tom.

Quest'ultimo non fece niente.
Rimase fermo nella posizione in cui lo avevano trovato, la sua espressione facciale era impassibile.
Quasi impenetrabile.

"Parla cazzo!"
Continuò Madeline più sicura che mai.
"Non ho niente da dire"
Sibilò a denti stretti.
"Va bene...ma almeno guardala in faccia, specchiati nei suoi occhi e guarda lo schifo di persona che sei"
Disse calma.

Miranda si strinse ancora di più a Charles che nel frattempo, come Jace, era da spettatore a quell'assurdità.
"Mad...andiamo via ti prego"
Sussurrò Miranda arresa.
Madeline acconsentì e si ritirò indietro.
"Ciao Jace...ci vediamo quando rientro a casa"
Salutò Jace e scappò via da quel luogo.
Non avrebbe più voluto vederlo in vita sua.
Tom...le faceva schifo.

Madeline quella sera stessa sarebbe ripartita.
Doveva tornare a Genova e continuare da dove aveva lasciato senza però ricadere nelle trappole del passato e di conseguenza nella situazione Thomas.

*

"Perché non mi hai detto che ti stavi sentendo con qualcuno?"
La voce di Charles riecheggiò nel suo appartamento.
Adesso erano soli.
Miranda era seduta su una sedia con i gomiti sulle ginocchia e lo sguardo spento.
"Non mi sto sentendo con nessuno infatti"
Rispose lei con un tono distaccato, non le andava di parlare e di ricordare cos'era successo.
Voleva dimenticare.
"Chi era quindi il ragazzo in spiaggia e soprattutto perché Madeline delirava contro quello appoggiato al muro?!"
Iniziò ad alzare la voce.
Il suo tono era carico di delusione e rammarico; Miranda poteva capirlo ma non le andava di parlare.
"Non voglio parlarne..."
Sussurrò come se non volesse farsi sentire.
Come se non volesse deluderlo.
"Ti prego...voglio conoscerti, sapere cosa cazzo è successo"
Sospirò.
"Non riesco a vederti così"
Concluse.

Miranda per un attimo pensò a quando si era sentita peggio di così per lui, avrebbe voluto rinfacciarglielo ma qualcosa la fermò.
Charles non lo meritava.
Lo aveva imparato a capire seppure da pochi mesi.

"Va bene..."
Aggiunse alla fine.
Si spostarono sul divano, Miranda sentiva le palpebre pesanti così si distese con la testa sulle gambe di Charles e si lasciò accarezzare da quelle mani.
Quelle mani che aveva stretto forte ore prima.
Sospirarono entrambi poi Miranda si lasciò andare.
"Il ragazzo che ho incontrato in spiaggia...beh lui era Jace.
È il mio migliore amico ma non sapevo fosse anche lui a Monaco"
Charles si raddrizzò leggermente con la schiena poi aggiunse "quindi non vi state frequentando o roba così?"
Chiese con la paura che Miranda gli leggeva negli occhi.
"C-cosa?! Io e Jace?"
Miranda rise, forse non era il momento adatto per spingersi oltre ma dovevano essere sinceri l'un l'altro.
"Devo essere sincera...c'è stato un periodo in cui ci siamo frequentati. Poi sono successe altre cose e quindi eccomi qui"
Aspettò una reazione da parte di Charles che non tardò ad arrivare.
"Voi quindi siete andati a letto insieme?"
Si schiarì la gola come se fosse in imbarazzo.
Miranda sospirò nuovamente.
"Si...ma il più delle volte eravamo brilli"
Rise a quel pensiero.
"Comunque non è mai stato niente di più se non un amico"
Concluse.
"Meglio...invece perché Madeline delirava?"
Chiese ridendo.
Questa volta però Miranda rimase seria.
"Madeline è sempre stata protettiva nei miei confronti come io lo sono nei suoi. Avrei avuto la sua stessa reazione se appoggiato al muro ci avessi trovato Thomas"
Concluse sbrigativa sperando che Charles si accontentasse.
"Quindi quel ragazzo era il tuo ex?
Cazzo.
"Si ma non ha alcuna importanza"
Si alzò velocemente.
L'atmosfera era tesa, troppo.
Charles la bloccò per un polso, le sue dita premevano con tanta forza che poteva sentire il battito di Miranda; la tirò a sé e le sussurrò qualcosa nell'orecchio.
"Ho sempre pensato che fosse un coglione sai...da quella sera che mi hai raccontato cosa ti avesse fatto"
Si fermò.
"Ma adesso...adesso ne ho la conferma"
Sogghignò.
"È proprio un coglione"
Sospirò a due centimetri dalle sue labbra.
Miranda le amava, erano piccole e a forma di cuore urlavano solo una cosa: baciami.
Ma Charles la colse di sorpresa,
le diede un bacio sulla guancia, poi uno sul collo, uno sul naso per poi prendersi quello che veramente voleva.
Un bacio irrazionale.
Forse violento ma sempre colmo di desiderio reciproco.
Miranda divenne rossa, ricambiò quel bacio con tutto l'amore e anche la collera che aveva addosso, sulla sua pelle, nel suo cuore.
Le loro mani si intrecciarono, poi si separarono.
Le mani di Charles erano dappertutto, lasciavano piccoli timbri sulla pelle di lei.
Timbri, marchi, segni che avrebbe voluto addosso per sempre.
Le mancava il respiro, non riusciva a stare al suo passo, le mancava l'aria e nel momento in cui si staccò da quel bacio, capì che a mancarle adesso era proprio lui.
Sorrisero ma Miranda non ebbe il tempo di riflettere che Charles si avvinghiò a lei nuovamente.
Questa volta era più deciso, stava marcando il territorio; le loro lingue si intrecciarono e un gemito le scappò al di fuori della labbra.
Lui continuò con insistenza, non ne aveva abbastanza.
Nessuno dei due ne aveva abbastanza.
Non erano sazi.
Ne volevano di più.
Forse con le idee confuse e il fiato corto avrebbero scopato su quel divano, ma non era ancora il momento giusto per loro.
Entrambi erano pessimi amici del tempo, anzi erano nemici.

Si stavano spingendo oltre, forse troppo, quando un telefono squillò.
Squillava con insistenza e Charles alla fine si arrese.

"Pronto?"
Rispose lui ancora con il fiato corto.
"Charles stavo pensando ma se tipo sul casco facessi scrivere chilli?"
Chiese Carlos dall'altra parte del telefono ignaro di quello che aveva appena interrotto.

Per un momento Miranda gli fu grata, non voleva andare a letto con Charles, o almeno voleva sapere prima, cosa ne pensasse di quella situazione.
I sentimenti che provava erano forti e la paura di restarne delusa un'altra volta era alta.
Se fosse stata per lui solo una ragazza da una botta e via?
Lo avrebbe mai superato?

"Cazzo Carlos...mi hai seriamente chiamato per questo?! Hai un tempismo che cazzo!"
Esclamò lanciando un'occhiata furba a Miranda che nel frattempo se ne stava ancora seduta sul divano tutta imbarazzata con le guance rosse e calde come il fuoco.
"Immagino...scopata pomeridiana?"
Rise lo Spagnolo.
"Vai a cagare"
Charles chiuse il telefono.
Guardò Miranda in tutto il suo imbarazzo di quella situazione e le sorrise.
Si avvicinò sempre di più fino a sentire il suo respiro caldo sul suo collo, la baciò.
"Dovresti essere la mia ragazza sai?"
Sorrise nuovamente e si allontanò.

seventeen // charles leclercWhere stories live. Discover now