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8 dicembre, il giorno dopo

era mattina presto e il sole illuminava la stanza del ragazzo, che in quel momento giaceva sul letto. con molto fastidio Childe cercò di aprire gli occhi ma la luce glielo impediva.
ieri sera la finestra non era aperta, pensò.
forse Zhongli era entrato nella sua stanza ad aprirgliela ? ci sono delle probabilità.
Ajax si sollevò stando seduto e pian piano si alzava contro voglia per chiudere la finestra.
a Snezhnayan non c'era mai il sole ma oggi invece era del tutto diverso.
l'harbinger decise quindi di mettersi la sua uniforme e uscì dalla stanza, ma sentiva stranamente caldo, forse perché era una giornata dalle temperature alte ? non lo sapeva.
aveva un gran mal di testa e prima o poi rischiava di cadere a terra, si appoggiò quindi al muro per reggersi in piedi.
la sua fronte iniziava a sudare e il respiro era irregolare.
cosa gli stava succedendo ?
proprio in quel momento, incontrò la madre che era intenta a svolgere i servizi casalinghi e, quando lo vide, corse subito da lui vedendo in che stato penoso era conciato.
<Ajax tutto bene ? cosa succede ??> chiese con tono preoccupato, Childe voleva respingerla ma non aveva le forze per metterlo in atto.
la donna gli controllò la fronte, toccandola e sentendo il caldo sulle sue dita.
<Ajax hai la febbre forse è meglio che rimani nella tua stanza> lo aiutò a camminare verso la camera e nel frattempo Tartaglia cercava di formulare una frase.
<no grazie sto bene così ...> tentò di levarsi di mezzo l'adulta con scarsi risultati. la donna quindi lo fece mettere ben comodo sul letto, ma il rosso non capiva e voleva alzarsi comunque.
<riposati, non sei nelle condizioni migliori per alzarti ..> cercò di risponderle ma tra poco non riusciva nemmeno a parlare, così la ignorò e basta anche perché il giorno prima erano successe molte cose e non era in vena di parlare con qualcuno ...
sua madre lo guardò per l'ultima volta addolorata e se ne andò, lasciando la porta mezza chiusa, che rendeva possibile un piccolo passaggio.
Childe guardava il soffitto mentre era ricoperto da testa a piedi con una coperta, sapeva che avrebbe dovuto inventare una scusa ai suoi colleghi per non esser andato a lavoro e non voleva certo sentirsi le loro ramanzine.
sbuffando annoiato cercò in qualche modo di intrattenersi da solo, ma il caldo era insopportabile così si mise qualcosa di più leggero.

l'harbinger, quasi sul punto di morire dall'insopportabile caldo, sentì bussare la porta. ovviamente lui non disse nulla ma la persona entrò comunque anche senza il suo permesso.
<Ajax ho sentito da tua madre che non stavi bene ... come stai adesso ?> domandò con un accenno preoccupato Zhongli, che si era diretto verso il letto dove Tartaglia riposava.
non rispose, e si portò la coperta fino al viso per non avere alcun contatto visivo con il consulente.
Morax rimase in silenzio per quello che fece ma subito gli venne un'idea per farlo salire su di morale.
<che bello. finalmente un po' di silenzio da parte tua, sembra essere in un sogno. non ce la facevo più a sentirti parlare !> scherzò con tono ironico e Childe, con il viso sotto le coperte, si sentì ribollire dalla rabbia.
<dovremmo festeggiare per questa meraviglia> rise e il rosso scoprì il viso fulminando con lo sguardo il moro.
<non vuol dire che se io ho la febbre tu puoi prendermi per il culo> lo guardò male e Zhongli continuò a ridere lievemente.
<stavo scherzando Ajax. il tuo atteggiamento è così bizzarro ... e non me ne stancherò mai> sorrise e l'harbinger non fece che irritarsi di più.
<sei la prima persona a dirmelo ...> sussurrò in modo da farsi sentire solo da lui, l'archon continuò ad avere stampato sul suo viso quel leggero sorriso e dopo un po' Ajax aggiunse:
<secondo te Teucer dopo quello che è successo ieri mi ammirerà ancora ?> domandò e sul suo volto si poteva intravedere uno sguardo triste, veramente triste.
Morax ci pensò e gli rispose:
<si Ajax, ma non ti ammira dal lavoro di "giocattolaio" che fai, Teucer prova ammirazione perché sei sempre stato il fratello maggiore migliore per lui, lo hai protetto come dovrebbe fare un buon fratello... e questo basta e avanza> rassicurandolo, Childe sgranò leggermente gli occhi dalla sorpresa per le sue parole appena dette. forse era davvero così come diceva il consulente.
l'harbinger gli sorrise sapendo subito che non si deve preoccupare di nulla e che andrà tutto bene.
<ci spero ... e grazie per avermi "confortato"> Zhongli replicò con un "non c'è di che" e alla fine si alzò per poter lasciare la stanza e far stare da solo il rosso, ma come fece l'altra sera lo fermò.
quando si voltò verso di lui, vide il viso ormai rosso di Tartaglia che non incrociava lo sguardo col suo.
<beh sai, forse dovresti restare. mi potresti servire> spiegò a disagio e l'archon ribatté con tono quasi affettuoso:
<nessun problema, basta che tu me lo chieda> sorrise e Childe distolse lo sguardo leggermente imbarazzato.
<e dimmi un po', come ti potrei servire oltre a fare giochi per bambini ?> aggiunse con tono ironico e Ajax cercò di non saltargli addosso e strozzarlo per la furia.
<beh, potresti andarmi a prendere da bere per esempio, oppure da mangiare> spiegò con sorriso soddisfatto sul volto, pur sapendo che ora che era malato poteva approfittarsene per usare Zhongli come schiavo. <solamente questo ?> domandò sgranando leggermente gli occhi il moro per la sorpresa, non aspettandosi così poche cose. <si, oppure cerchi qualcos'altro ?> commentò con tono malizioso Tartaglia, mentre si avvicinava a Morax con ancora il sorrisetto stampato di prima.
il castano si allontanò di poco, cercando di mantenere le distanze e anche Ajax che il quel momento pensava che stava un pochino esagerando, sopratutto nella sua situazione attuale.
<allora .. per adesso ti serve qualcosa ?> chiese Zhongli per rompere il ghiaccio invece Childe distolse lo sguardo ritornando ad essere freddo e acido come sempre.
<no, ma grazie per il pensiero> rispose, col muso appeso.
l'archon appena sentita la sua "affettuosa" risposta, si alzò e prima di uscire dalla camera disse:
<chiamami se c'è bisogno. va bene, Ajax ?> gli sorrise, e Tartaglia lo ignorò mentre nei suoi pensieri rifletteva al suo atteggiamento di merda che assumeva nei confronti di Zhongli.
il consulente uscì, chiudendo la porta della stanza, e scese giù al piano di sotto.
c'era la madre del rosso che lo aspettava in cerca di risposte o spiegazioni.
<allora, mio figlio sta bene ? forse sarà stato il nervosismo di ieri oppure ...> sussurrò, quasi sul punto di balbettare la gracile donna che era in quel momento, e Morax le appoggiò una mano sulla spalla per confortarla.
<non si preoccupi signora, Childe non è quel genere di ragazzo debole. si riprenderà di sicuro il più velocemente di quanto lei non se lo aspetta.> le sorrise e l'adulta annuì, ora più sicura.
<è davvero gentile da parte tua ... vorrei che l'amicizia che avete tu e Ajax durasse per sempre> commentò con tono molto più felice di prima.
Zhongli però non era sicuro che fosse "amicizia", gli incidenti accaduti possono affermarlo ...
la donna lo osservò, e notò il suo strano cambio di umore da calmo a in sovrappensiero.
<oppure mi sto sbagliando ?> domandò sorridendo con un pizzico di maliziosità, invece l'archon sussultò leggermente alla sua domanda improvvisa.
il consulente pensò che aveva fatto capire alla madre tutto di lui e Childe, anche se non avevano una vera e propria relazione ..
<va bene, lascia stare ...> evitò la conversazione l'adulta e Zhongli sospirò dal sollievo.
<voglio che però tu ti prenda cura di mio figlio, è la sua prima volta che è malato quindi è difficile per lui sapere come ci si deve comportare in questo genere di situazioni ....> aggiunse e Zhongli pensò al "sua prima volta".
<quindi Childe non è mai stato malato ?> domandò, abbastanza da essere curioso, ed ella le rispose:
<si, è sempre stato abituato al freddo quindi per lui è tutto più facile ... ma questa volta stranamente è diverso> spiegò e Morax annuì per quella dettagliata spiegazione.
dopo ciò, l'archon risalì le scale per andare al piano di sopra ed, in un battibaleno, si ritrovò dentro la camera del rosso.
egli, come lo vide, sussultò e con aria interrogativa gli domandava: <cosa ci fai qui ? sei piombato così all'improvviso che mi hai fatto prendere un infarto !> esclamò irritato e Zhongli gli chiese scusa.
<tua madre mi ha detto che devo prendermi cura di te> disse e Childe, dopo ciò che ha detto, si ritrovò a disagio.
<ha detto proprio così ...?> <si, perché ?> l'harbinger arrossì dall'imbarazzo e maledì se stesso per avere una madre così tanto iperprotettiva.
<beh, se proprio vuoi saperlo .. io me la so cavare anche da solo> sorrise soddisfatto, ma Ajax non sapeva quale risposta sarebbe stata quella del consulente ...
<tua madre mi ha detto anche che è la tua prima volta> dichiarò Zhongli, ma la mente perversa di Childe capiva tutt'altra cosa.
<ovviamente intendo ad essere malato ...> aggiunse Zhongli, distogliendo lo sguardo con un leggero rossore sulle guance, capendo che Ajax stava pensando a tutt'altra cosa.
il rosso si sentì di esser stato fregato, messo alle spalle contro il muro, e non seppe più cos'altro dire.
<ok si lo ammetto, non sono mai stato malato prima d'ora> sputò il rospo, e il castano sorrise per aver fatto ammettere a Childe la verità.
<ora farai come io ho fatto a te ? cioè prendermi cura ?> aggiunse, domandando anche se già sapendo la risposta.
<se proprio vuoi allora si> continuava a sorridere e il rosso si ritrovò ad arrossire per quel sorriso.
<va bene, però io ho delle regole: > Zhongli sospirò esasperato mentre concedeva all'altro di continuare a parlare.
<uno: fare tutto quello che ti dice il malato, cioè il sottoscritto; due: non disturbare il malato senza il suo permesso; tre: mai disobbedire il malato. capito ?> aggiunse, con sguardo di superiorità e il moro lo accontentò annuendo.
<bene, potremmo iniziare già da ora, non credi ?> domandò l'harbinger, sorridendogli maliziosamente.
<certo ...> rispose soltanto Morax, accontentando il "bambino".

Come neve d'inverno , TartaliWhere stories live. Discover now