Capitolo 21

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Dazai Pov
Chuuya: "Cosa voleva ottenere attirando su di se tutta questa attenzione? Giuro che appena lo vedo gli faccio talmente male che mi pregerà di fermarmi" disse lui continuando a guidare "Inoltre un po' più lontano no eh?" Disse infastidito.
Dazai: "Io ho cominciato a capirci qualcosa di questa storia" dissi mantenendo lo sguardo sui vari articoli dei giornali.
Chuuya: "Cosa intendi?" Chiese.
Dazai: "A quanto pare da quella casa usciva solo un uomo, dalla mattina presto alla sera tarda, ed una donna, per fare la spesa qualche volta. Stando alle informazioni date l'uomo era un medico. Improvvisamente hanno smesso di uscire di casa, nessun movimento per due o tre giorni ed i vicini cominciarono a preoccuparsi, dato anche lo strano odore che contornava quella casa. Suonarono alla porta, ma non ebbero alcuna risposta; entrarono nella casa, ma ne uscì solo una su tre, con un braccio amputato inoltre" spiegai.
Chuuya: "Che quell'uomo sia impazzito ed abbia ucciso quelle persone?" Ipotizzò lui.
Dazai: "Può essere, ma non possiamo dire nulla di certo, non abbiamo abbastanza informazioni per ora" dissi.
Chuuya: "E quali informazioni disponiamo in questo momento allora?" Chiese.
Dazai: "Allora...Dopo poco tempo la casa diventò una specie di 'prova del coraggio' per i bambini del posto. Molti ci entravano, ma furono solo in due ad uscirci. Il primo scappò ancor prima di entrare, dicendo che 'aveva un brutto presentimento'. Il secondo perse una gamba e alcune dita delle mani, fu portato in ospedale dopo che i vicini sentirono l'urlo straziante che emise appena uscito da quella casa. Quest'ultimo, ancora sotto shock, affermò che un mostro infestava quell'edificio, da qui dervia il suo nome. Ovviamente questo incuriosì di più i bambini. In secondo luogo abbiamo che la polizia tentò di arrestare qualunque cosa viva li dentro, ma nessuno ne uscì vivo. Questo è tutto" spiegai al ragazzo.
Chuuya: "Un pazzo che si diverte ad uccidere bambini, favoloso" disse ironico.
Piegai di nuovo i giornali, orami avevo estirpato tutte le informazioni utili.
In fondo questo caso mi stava incuriosendo, chissà chi c'era dietro la faccia del 'Mostro'.

Skip time
Chuuya: "Che puzza!" Disse coprendosi il naso.
Mi fermai ad osservare la casa, da fuori sembrava una normalissima abitazione.
Un cancello nero, una stradina d'erba che portava alla porta di casa, non ci vedevo null di strano.
?: "Non entrate in quell'inferno..." disse una voce.
Ci girammo entrambi, e vedemmo una donna sulla trentina, a cui mancava un braccio.
Chuuya: "Immagino lei sia già entrata in quella casa, o sbaglio?" Chiese.
?: "Esatto...io e i miei genitori entrammo per controllare, e solo per miracolo divino io riuscì a scappare" disse con voce debole.
Dazai: "I suoi sono morti, vero?" Chiesi io.
?: "Esatto..." disse, mantenendo lo sguardo al terreno.
Dazai: "Ha per caso qualche informazione riguardo ai proprietari di casa?" Chiesi, sperando di ottenere maggiori informazioni.
?: "Erano persone favolose, più dolci dello zucchero...Invece in quella casa ho trovato solo cadaveri..." disse.
Dazai: "Va bene, grazie" le dissi, posando nuovamente lo sguardo sulla casa.
?: "Voi...volete entrare...?" Chiese.
Dazai: "Già" risposi semplicemente.
?: "È un suicidio...Non ne uscirete mai vivi..." ci avvertì.
Chuuya: "Grazie per il consiglio, ma non credo lo seguiremo" disse tornando a guardare anche lui la casa.
?: "Io vi ho avvertito..." disse, e poi tornò nella sua abitazione.
Chuuya: "Ci vai tu, non voglio perdere qualche arto" disse incrociando le braccia al petto.
Dazai: "Ok, passami il tranquillante" dissi girandomi verso di lui.
Lui fece come gli dissi, e così mi avvicinai al cancello.
Chuuya: "Vedi di sbrigarti, non voglio perdere altro tempo" disse lui.
Aprì il cancello e lo richiusi alle mie spalle, cominciando ad avvicinarmi alla porta di casa, percorrendo una strada apparentemente tranquilla.
Il sole splendeva, il vento faceva muovere le fronde degli alberi, creando un suono davvero ripassante.
In breve tempo la aprì, e ritrovai davanti a me nient'altro se non cadaveri squartati, arti posti un po' ovunque, ed infine teste decapitate.
Mi guardai attentamente attorno, e cominciai ad addentrarmi nella casa.
Sui muri erano poste alcune foto, rappresentanti una famiglia di quattro persone, a quanto pare avevano due figlie.
Percorsi la sala e la cucina, ma non trovai nulla se non corpi morti di civili, poliziotti e vari uomini in smoking, probabilmente di qualche organizzazione mafiosa.
Notai poi delle scale, e mi decisi così a salire.
Appena misi il piede sul primo scalino l'edificio fu invaso dal rumore di uno scricchiolio.
A quanto pare bastò a rivelare la mia posizione, e così venni attaccato da degli strani artigli neri, spuntati dal terreno.
Grazie al mio potere questi si annullarono immediatamente, ma ciò mi mise in guardia.
Sembra che il nemico preferiva attaccare a distanza.
Salì velocemente le scale, ed entrai nella prima stanza che vidi.
Appena aprì la porta riconobbi i corpi della famiglia a terra, la madre era stata squartata, e il suo corpo era sparso per tutta la stanza.
Il padre era steso a terra, così come una delle figlie.
L'altra bambina invece era seduta, e teneva un braccio in mano.
Lo capì in quel momento, il 'mostro' era la ragazza seduta.
Mi avvicinai a lei e le misi una mano sul collo, questa non si mosse di un centimetro.
Il suo battito era presente, era l'unica viva in quella stanza.
I suoi occhi però erano completamente vuoti, il suo yukata completamente sporco di sangue.
Presi la siringa e le iniettai il tranquillante, poco dopo la ragazza si addormentò.
Le legai i polsi e le gambe, per precauzione.
Guardai un'ultima volta la stanza, mi avvicinai ad una delle foto e ruppi il vetro, prendendo solo l'immagine, avrei potuto ricattarla in casi estremi.
La misi in tasca, e poi guardai attentamente il cadavere della sorella, che giaceva di fianco a lei.
Avevo già in mente qualcosa per lei, così presi uno dei due nastri che la giovane ragazza teneva legati ai capelli.
Presi infine in braccio la giovane ragazza dai capelli (c/c), e mi affrettai ad uscire.
Tornato da Chuuya lo superai, e mi misi sui sedili posteriori insieme alla ragazza.
Lui ci raggiunse, e si mise sul posto di guida.
Chuuya: "Tutto questo panico per una bambina? Davvero?" Chiese irritato "E tu perché ti sei messo lì?" Chiese, vedendo che avevo messo la bambina sdraiata con la testa sulle mie gambe, e tenevo un braccio sulla sua spalla.
Dazai: "Una precauzione per il suo potere" risposi.
Chuuya: "Fa come ti pare" disse, cominciando a guidare.
Dazai: "Piuttosto, tu non dovevi farle talmente male che ti avrebbe implorato di fermarti?" Chiesi sarcastico a lui.
Chuuya: "Diciamo che non è il momento" disse.
Dopo una decina di minuti circa la ragazza cominciò a muoversi leggermente, mormorando sottovoce qualcosa.
Dazai: "Credo stia avendo un incubo" dissi, più a me che a Chuuya, anche se in ogni caso non ottenni risposta.

ᰔ𝓝𝓸𝓷 𝓹𝓸𝓼𝓼𝓸 𝓪𝓶𝓪𝓻𝓮ᰔ(DazaixReader)Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin