17 Opinioni distorte

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"Cosa è successo?"

"Ambar è venuta da me prima, quando sono andata a prendere un caffè."

"Cosa voleva da te?" La voce di Logan è piena di apprensione.

"Beh, il solito, in realtà. Raccontarmi di te. Ma non ho voluto approfondire. Sono tornata in ufficio, poi ti ho chiamato."

"Beh, grazie di avermi chiamato subito."

"Cosa pensi che voleva da me?"

"Farti perdere l'equilibrio, probabilmente."

"Non ha funzionato allora. Torno al lavoro."

"E io al mio pranzo... Anche se preferirei continuare a parlare con te punto ci vediamo stasera."

"A più tardi!" Riaggancio il telefono è finalmente esco dalla sala relax con un piccolo sorriso. La sera Logan è venuto a prendermi proprio come mi ha detto e ora stiamo andando al suo appartamento. Mi tiene la mano, senza dare l'impressione di voler lasciare la presa. Partiremo Per la Corea del Sud dopodomani e sento l'eccitazione e l'ansia salire dentro di me allo stesso tempo.

«Non sono mai stata in Asia. Anche se so che si tratta di un viaggio di lavoro, non vedo l'ora.»

«Quali paesi vorresti visitare, Madison?»

«Oh, ce nessuno un sacco!»

«Se mi dessi una sola risposta, ora, subito.»

«Australia, per esempio. Mi piacerebbe molto, o L'Europa!» Logan sorride e stringe un po di più le dita intorno alle mie.

«A proposito... Hai fretta di dormire o no stanotte?»

«No, non proprio. Perché?»

«Ho Una piccola sorpresa per te, se per te va bene.»

«Dimmi. Ti ascolto.»

«Ti va di fare un piccolo viaggio in aereo? È solo un'ora e mezza forse due.»

«Aereo? Ma... Hai già prenotato i biglietti? Come hai fatto?» Logan sorride

«Non ho bisogno di biglietti, Madison. Se voglio fare un piccolo viaggio, lo faccio.» Che stupida, certo... Ha il suo jet privato.

«Ho una casa a Loyast Bridge, non ho mai invitato nessuno. È il mio piccolo angolo di paradiso, il luogo dove posso respirare senza che qualcuno mi stia col fiato sul collo per tutto il giorno. E volevo portarti lì con me per staccare prima del viaggio in Corea.» In realtà, non ho molta voglia di fare un viaggio, anche se piccolo.

«Sarebbe molto bello, ma magari dopo il ritorno dalla Corea. In Questo momento sono un po' nei guai, temo di non essere pronta per il viaggio punto e dopo quello che è successo con Dleaty Care, preferirei essere al 100% delle mie capacità» Mi sento un po in colpa a dirglielo così, ma preferisco essere onesta con lui. Logan non sembra affatto offeso e mi lascia un leggero bacio sulla guancia.

«In fondo, hai ragione, è molto più ragionevole. Torniamo a casa e passiamo una serata tranquilla.» Annuisco sorridendo. Non sono mai stata più felice di adesso. Ambar Devinson si sbaglia... Logan non può fingere i suoi sentimenti, sto imparando a conoscerlo. E nulla può fermare la nostra felicità. Due giorni dopo, ho ancora i ricordi della serata passata a casa con Logan. Tuttavia, mi sforzo di mantenere un atteggiamento più professionale possibile. Non voglio ripetere il fiasco di Dleaty Care. Stiamo aspettando il che il jet privato che ci porterà a Incheon sia pronto. Un membro dello staff, ci viene a prendere nel posto speciale che l'aeroporto sia riservato, finalmente ci dirigiamo verso l'aereo. Nell'aereo mi metto seduta davanti a Logan.

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