6 Un gala dal sindaco

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L'inferno è vuoto e tutti i demoni sono qui.

Il giorno dopo, Logan ha fatto uscire me e Grace un po' prima, per prepararci, siamo nel mio appartamento. La mia amica ha portato il suo vestito con sé stamattina, e ha intenzione di metterselo qui, in attesa che il mio capo venga a prendermi.

«Spero che vada bene...» Ho detto a Grace

«Ma sì! Ormai ci sei abituata.»

«Ci sono andata una volta sola! E poi era per lavoro. Ora mi sembra che sia un po' diverso però...»

«Perché?»

«Sembra quasi... Quasi un appuntamento, sai.»

«E non ti piace?»

«Come ti ho detto, non vorrei che si spargessero voci in giro per l'azienda.»

«Sì, posso capirlo.» Grace si alza, entra in cucina e mangia un morso di biscotto

«Sai che probabilmente ci sarà un buffet a questo gala, vero?

«Esattamente! Mangio un po' prima di modo da non rimpinzarmi lì. Beh dai vai a metterti il vestito, invece di ritardare!» Sospiro, sparisco nella mia camera, poi torno in soggiorno. Gli occhi di Grace si illuminano, batte le mani poi dice:

«Questo vestito è magnifico, e anche tu lo sei! Scatenerai il caos, piccola Madison! Non lascerai nessuno indifferente.» Mi dà uno sguardo malizioso

«E c'è qualcuno in particolare che vuoi accontentare?»

«No.» Non penso sia del tutto vero, ma non so se sarei pronta a stare con un uomo come Date, voci, bisbigli, commenti, non so se potrei sopportare tutto questo, in più veniamo da due mondi opposti.

«Madison, parlo dalla base, mi ricevi?» All'improvviso esco dai miei pensieri e rivolgo uno sguardo interrogativo a Grace.

«La mia domanda ti ha fatto sprofondare in un profondo dubbio esistenziale.»

«Scusa, stavo ancora pensando al lavoro. Vai a cambiarti, non posso far aspettare Logan Date!»

Il campanello suona poco prima dell'orario concordato, Grace improvvisamente si raddrizza, mi afferra per il braccio e mi trascina fuori.

«Andiamo.» Dice, prima di arrivare, insieme a me, alla limousine, dove davanti troviamo Steve.

«Signorina Moore, signorina Langover.» Dice l'autista di Logan, mentre si china leggermente verso di noi.

«Buonasera, Steve.» Dico io rivolgendo un sorriso all'autista

«Siete entrambe molto belle stasera.»

«Grazie mille!»

«Grazie!»

Steve apre la porta della limousine per farci entrare. Logan, vestito con un elegante abito, alza lo sguardo dal suo telefono. Guarda prima Grace, poi gli si illuminano gli occhi quando si ferma su di me.

«Lieto che tu sia qui stasera, Madison.» Poi aggiunge rapidamente

«E anche lei, naturalmente, signorina Langover.»

«Non ne dubito neanche per un attimo.» Il tono di Grace è pungente, ma sorride

«Tocca più a me ringraziarla per avermi invitata.»

«È soprattutto grazie a Madison.»

«Non dovevi accettare!» L'ha fatto perché gliel'ho chiesto io. Era una condizione per andare con lui. Voleva davvero che ci fossi. La macchina finalmente parte, e l'impazienza cresce con il passare dei minuti.

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