9 Domande inaspettate

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  Per essere felici dobbiamo prima imparare a soffrire.

Il mio cervello inizia a elaborare quello che ho appena sentito. Elsa Dank? Che ci fa qui? E poi, in questo momento? Scrollo le spalle e la fisso negli occhi

«Sì, Madison Moore.»

«Bene, potremmo andare, in un posto più... Tranquillo?» Mi ha chiesto, non aveva l'aria di essere una richiesta, ma più un ordine

«Non so se posso lasciare il mio posto...»

«Non si preoccupi, non credo che sarà ritenuta responsabile.» Mi acciglio un po', poi le faccio segno di seguirmi nella sala ristoro. Chiudo la porta a chiave per precauzione. Elsa si siede su una delle sedie, è sola, e io che pensavo che i detective lavorassero sempre in coppia.

«Il signor Date sa che è qui?» Elsa sorride leggermente

«Assolutamente. In questo momento è con il mio collega. Mi risulta che lei era molto vicina alla vittima.»

«Grace era la mia migliore amica. Non so nemmeno cosa sia successo. Cosa le è capitato esattamente? Ha... Voglio dire, ha sofferto?» Elsa sospira un attimo, poi viene verso di me e si mette una mano dietro la nuca

«Non credo sia necessario entrare nei dettagli.»

«Com'è morta?»

«È stata strangolata.» Chiudo gli occhi e deglutisco, per pacare i singhiozzi che mi vengono da dentro

«Può parlarmi della sua amica? Cosa avete fatto a quella festa?» Elsa prende un piccolo taccuino e una penna, per prendere appunti, poi incrocia lo sguardo e sorride leggermente.

«Preferisco la vecchia maniera, almeno, a meno che non vada in fumo, i miei fogli non scompariranno in un guasto al computer.»

«Sono io che ho invitato Grace a questa festa. Ci siamo separate quasi all'inizio. Ha visto un'amica del college, io sono rimasta con Logan Date.»

«Non credo che avrebbe potuto cambiare qualcosa.»

«Non lo sapremo mai comunque. Il punto è che non le sarò molto utile. Verso le 23, ho deciso di tornare a casa, ma non riuscivo più a trovare Grace nella stanza. Le ho mandato un SMS, e lei ha risposto di non preoccuparsi e che sarebbe tornata a casa da sola.» Elsa si acciglia leggermente e tocca il suo taccuino con la penna

«Può darmi l'ora esatta di quel messaggio, per favore?» Vedere sul telefono le ultime parole della mia amica mi si spezza ancora il cuore. Cos'altro avrei potuto dirle se avessi saputo?

«Il suo ultimo messaggio era esattamente alle 23:16.»

«È sicura?»

«Perché me lo chiede?» Mi acciglio mentre continua a scrivere sul taccuino

«In modo da poter incrociare le informazioni, già in nostro possesso. E qui contraddice alcune conclusioni che abbiamo già fatto. Non posso dirle di più al momento, senza ulteriori verifiche. Ma grazie signorina Moore, si trattano d'informazioni molto preziose.»

«Lieta di averla aiutata, quindi... Ha interrogato altre persone?»

«Ci stiamo lentamente facendo strada nella lista degli ospiti. Il fatto è che di solito, non ci sono mai sorprese nella lista degli ospiti, possono entrare solo gli iscritti, ciò rende il nostro lavoro più facile.»

«Pensa che Grace possa essere stata vittima di una di queste persone?»

«Non posso dirglielo.»

«Capisco.»

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