«Stava provando a chiederti se sarebbe stato più semplice per te lasciare che se ne occupasse lui,» spiegò il biondo.

Harry abbassò la testa, sussurrando mentre gli spiegava la situazione, «Louis vuole che sia io a farlo. Ha detto che lo farebbe sentire meglio, il che non ha senso, ma...»

«Mi spiace...» sospirò Niall, allungando esitante una mano per toccargli la spalla. Sapeva che il contatto fisico avrebbe potuto farlo sorridere o arrabbiare ancora di più. Ma Harry non reagì in nessun modo, si limitò a sospirare.

«Non merita di andare in prigione.»

Niall sussultò, abbassando la voce per parlare mentre alcuni agenti passavano là accanto, «Ma Harry, ha rubato così tanti gioielli. Probabilmente più di quanto verrebbe a costare quest'edificio-»

«Non ha preso così tante cose,» disse il riccio alzando gli occhi al cielo. «E quello che rubava e vendeva...i soldi non li ha mai tenuti, mi ha fatto vedere dove li portava. In un cazzo di orfanotrofio con nove bambini. Lì lo chiamano tutti Robin e gli vogliono bene. Come Robin Hood. È Robin Hood, Niall.»

Il biondo lo stava fissando con gli occhi spalancati, ma si riprese in fretta scuotendo la testa, «Merda...questo rende le cose difficili. Rimane sempre un ladro, ma allo stesso tempo...il posto dove portava i soldi ne aveva bisogno?»

«Tina, la donna che dirige l'orfanotrofio, ha detto che stavano per toglierle la casa e che i bambini sarebbero stati divisi e costantemente trasferiti da una casa all'altra. Non avrebbero avuto un posto stabili dove stare aspettando di essere adottati. Ma Louis li ha aiutati. Ha dato loro ciò di cui avevano bisogno e anche di più.»

«Non so se quest'informazione renderà il giudice più clemente per quanto riguarda la pena,» disse Niall scuotendo la testa lentamente. «Ma puoi giurare che ci proveremo. Sarete tu e Zayn a interrogarlo prima che vengano a prenderlo?»

«Sì.»

«Andrà bene,» cercò di tranquillizzarlo il biondo, notando l'espressione preoccupata sul volto di Harry. Era una novità per lui riuscire a leggere i sentimenti del caposquadra, era abituato al suo carattere freddo e chiuso. All'Harry che di solito era seri e concentrato, a meno che non si stessero divertendo. «In cella intendo. Non saranno troppo duri con lui, credo. È solo un ladro, non è un assassino o uno stupratore, niente di così terribile. Non lo metteranno assieme a persone del genere.»

«Hai ragione,» annuì Harry, sentendosi leggermente sollevato. «Ma alcuni ladri sono violenti. E in prigione, dove ci sono solo uomini e nessuna donna, alcuni potrebbero essere...disperati. E se scoprissero che Louis è gay, si comporterebbero di conseguenza pensando che lui voglia prenderlo da chiunque, quando probabilmente non perderebbe neanche tempo a guardare nella loro direzione perché lui è solo mi-»

«Agente Styles?»

Harry si sporse oltre Niall per vedere un altro dei suoi agenti in piedi di fronte all'entrata del suo cubicolo, «Sì, Agente Hale?»

«Per qualche ragione pensavo non sarebbe tornato prima di domani,» ridacchiò l'uomo. «Scusi. Torno a lavoro.»

«Sì, non preoccuparti,» gli disse Harry, che quando si girò di nuovo verso Niall lo trovò con un'espressione soddisfatta dipinta sul volto.

«È tuo?»

«Oh, sta zitto,» sbottò il riccio. «Mi stai davvero facendo saltare i nervi oggi, Horan, porta rispetto ad un tuo superiore.»

«Scusatemi, mi ero dimenticato che Louis è l'unico autorizzato a litigare e prendersi gioco di te,» disse Niall, scappando per evitare di venire colpito con la spillatrice che Harry aveva afferrato.

Wanted Most - Larry AU [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora