CAPITOLO 1: NEL LONTANO OVEST

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Una ragazza stava galoppando fortissimo in sella al suo destriero marrone, con monta americana. La strada davanti a se era lunga e brulla, senza anima viva nel raggio di miglia e miglia. Era sola, sola con Moon, la sua cavalla. Si trovava in una zona imprecisata dell'America, non lontana dal Mississippi, infatti era appena partita. Era diretta il più velocemente possibile verso Città del Messico in procinto del grande colpo. Sarebbe passata per Little Rock, Queen City (l'attuale Atlanta) ,vicino all'acqua per dissetare lei e Moon, la vecchia cavalla e per finire in Messico. La ragazza in questione era la cowgirl più giovane e in gamba di tutte le Americhe. Non sembrava una ragazza; aveva braccia abbastanza forti, un fisico tonico, uno sguardo alla 'Clint Eastwood', i capelli biondi nascosti e legati bassi in due trecce, un cappello da cowboy ,un vecchio poncho marrone e occhi verdi chiari come l'erba nuova. Cercava di coprirsi dai raggi forti del sole ma anche di spacciarsi per un ragazzo. Perchè le donne a quell'epoca venivano stuprate, abusate, sottomesse e certamente non andavano a fare le cowgirl spericolate in cerca d'oro come lei. Ma lei non era come le altre e portava una storia pesante addosso ,come una coperta. 

I capelli biondi non erano eccessivamente lunghi ed erano tra il riccio e il mosso, gli occhi verdi erano vispi. Oltre i viveri legati alla cavalla aveva una lancia e in cinta una pistola: precisamente una vecchia Colt revolver. Stivaletti da cowboy e jeans con frange completavano il suo look. Avrebbe voluto disperatamente una tenuta più femminile, magari rosa, ma non poteva correre rischi. Aveva degli amici laggiù ad attenderla. Il fatto che fosse sola ,questa è una storia che vi svelerò più avanti. 

In quegli anni regnavano deliri senza regole, tra furti e guerra di secessione tra Nordisti e Sudisti. Samantha Taylor ,questa eroina senza macchia e senza paura, non capiva molto di questa guerra, lei voleva solo avere munizioni e restarne fuori in tutti i modi possibili. Non era legata ad alcun uomo e certamente non aveva nessuna famiglia da cui tornare. Aveva solo capito che centravano i soldi, perchè sono il fulcro di tutti i conflitti assieme ai territori. Difatti gli schiavi erano troppi, anche brave persone e volevano solo che finisse la loro schiavitù. "Scollegarsi" dall'unione. 

Lei era una pacifista, stile hippy, stava nel mezzo. Era convinta che il troppo poco e il troppo eccesso non fossero giusti. Stava semplicemente nel mezzo fuggendo, nascondendosi. Quando si fermò per riprendere fiato dalla galoppata ,asciugarsi un pò il sudore e riposarsi all'ombra chiuse gli occhi e strinse la collana di legno che portava al collo, legata con una cordicella nera. Raffigurava un bisonte. Gliela avevano regalata dei suoi amici Nativi Americani, un clan: i Navajo, che l'aspettavano appunto a Sud, in Messico. Avevano in mente un grande colpo insieme. 

Si alzò per bere un pò d'acqua, abbeverare Moon, accarezzarla e dirle le solite paroline dolci. Ormai non era giovanissima e poteva solo sperare che avrebbe retto il lungo e caloroso viaggio. Aveva la bocca rosa con un tic nervoso, una bellissima macchia bianca sul muso non perfettamente dritta ne ampia, era di statura bassa e la criniera la portava corta; gli occhi marroni erano dolci e Sam adorava le tre macchioline bianche in fila sul garrese; e il suo manto di colore marrone ramato splendeva sotto al sole del vecchio West. Erano state insieme quasi tutta la vita e non era pronta ad abbandonarla. 

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Si svegliò sentendo il verso di un coyote in lontananza. Si tirò su quel tanto da sbirciare al di la della roccia dietro cui era nascosta e aguzzò le orecchie e la vista. Moon si agitò e i suoi tentativi di placarla furono vani. Era in arrivo una carovana che all'apparenza sembrava grigia ma non era altro che polvere. Era una carovana di gente poco simpatica.

"Nordisti", pensò con disprezzo spostando la mano destra sulla pistola nella fondina. Se avesse avuto fortuna non si sarebbero accorti della loro presenza ma non riuscì a tenere ferma Moon che corse nella stradina, in direzione della carovana, allo scoperto. L'uomo che guidava il cocchio estrasse una pistola. Lei prese la mira, cercando di non farsi prendere dal panico ma se avesse sparato all'uomo sicuramente avrebbero catturato lei. Le lacrime le salirono agli occhi quando sentì lo sparo e la cavalla bruna stramazzò al suolo. Loro non si fermarono neppure, proseguirono sul percorso. Corse da Moon, che agognava con la bava alla bocca. La tastò piangendo. Perdeva molto sangue. Sapeva che non poteva salvarla ma non lo accettava, non se ne capacitava. Era la sua compagna di mezza vita. 

<<Va tutto bene, c'è un immenso paradiso che ti aspetta e se avrai fortuna non sarà ardente e crudele come questo>>-le disse. Si alzò a fatica, andò a prendere la lancia. Non avrebbe sprecato proiettili. Moon voleva solo difenderla, e per proteggere se stessa non l'aveva salvata. Si sarebbe portata per sempre il peso. 

<<Va tutto bene amica mia, non soffrirai, te lo prometto. Scusami>>

Alzò il braccio, prese la mira e risoluta piantò la lancia in mezzo agli occhi della sua amica. Poi la estrasse ,la pulì e restò al suolo assieme alla carcassa morente per un tempo indefinito. Quando ebbe troppo caldo e la tristezza si fu un minimo placata tornò dietro ai massi pensando alle sue possibilità. Non aveva più un cavallo quindi non sapeva come arrivare a destinazione. I treni non erano vicini a lei, poteva solo sperare in un aiuto mistico proveniente in carovana. Basterebbe anche solo un cavallo nuovo. Pensò che Moon non era giovane, forse neppure avrebbe sopportato il viaggio ma era dura da accettare. Provò rabbia quando un coyote si avvicinò alla carcassa, lo mandò via intimidendolo con la lancia, urlò in preda alla disperazione. Ci mancavano solo quelle bestie prive di compassione. Ma non erano mai peggio degli esseri umani, loro seguivano solo istinti primordiali. Sam lo sapeva bene.

<<Nordisti schifosi. Figli di buona donna>>-singhiozzò. Ma Samantha Taylor era un'eroina, e non mentì quando lo dissi, infatti non si perse d'animo, ma si asciugò le lacrime con coraggio.

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Ancora una volta si risvegliò con un sottofondo di zoccoli pesanti. Si rizzò in piedi e scrutò. Una nube di polvere le impediva di vedere ancora bene siccome la bestia era lontana ma mano a mano che si faceva più vicina la polvere si diradò e vide un bellissimo cavallo bianco, mastodontico, splendido. Afferrò il lazo e uscì per catturarlo. 

🌬️𝐖𝐢𝐧𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐟𝐢𝐫𝐞 vol. 1-2🔥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora