climbing ivy

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"Ve lo ripeto ragazzi,nessun errore.Non vi devo alcuna spiegazione,il volere di Narcissa Malfoy era il seguente ed è incontrastabile."

"E adesso?"
continuò Eloise riferendosi a Draco ma William intervení al suo posto,

"Adesso,Villa Malfoy appartiene ad entrambi dato che in principio era un possedimento sia di Narcissa che di Lucius.Tutto ciò che perteneva alla signora Malfoy attualmente è diventato suo,Eloise."

L'uomo perfettamente posato si allontanò con estrema eleganza immediatamente dopo aver pronunciato quelle parole,lasciando i due ancora scossi nella stanza completamente vuota.

La cosa che difatti li turbava in particolar modo era il fatto che non avevano idea su come comportarsi e come affrontare una situazione simile.Come precedentemente detto,ad Eloise non costernava affatto possedere una somma di denaro simile,e chissà quali ulteriori ricchezze.Era solo una ragazza d'altronde.Da sola.Ad appena diciotto anni.Tra l'altro aveva da sempre amato il lusso,come tutti infondo.

"Che hai intenzione di fare?"
"Non lo so"
prendere i soldi,ovviamente.Era quello che desiderava e per quanto fosse moralmente sbagliato,come biasimarla.Non aveva mai avuto nulla a che fare con i Malfoy e nonostante la situazione fosse luttuosa non aveva spazio per la compassione.La pietà passava in secondo piano,o direttamente non veniva considerata.

"Prenderai tutto"
continuò Draco rispondendosi da per sé alzando gli occhi al cielo infastidito,

"Si.Magari lo farò"
rispose lei innervosita dal suo atteggiamento irritabile
"Capisco che tu sia suscettibile Malfoy.E mi dispiace per i tuoi,davvero,ma prenderò le cose."
"Perché?Perché Danneville?Per quale motivo ti ostieni a prendere qualcosa che non ti spetta?"
sbottò il ragazzo alzando la voce più del necessario
"Magari non mi spetta ma non sono nata villa d'oro come qualcun'altro qui presente"
a contrario del primo lei continuava a mantere un atteggiamento più che pacato.Aveva uno strano modo di affrontare le situazioni,qualsiasi cosa potesse succedere era in grado di mantere un autocontrollo innaturale.
Draco no,naturalmente.

"E non ti senti in colpa ad appropiarti dell'intera eredità di una persona che neanche conoscevi?"
"Oh non parlare di sensi di colpa.Hai invitato ad un funerale persone che hai tormentato per anni a scuola per colmare i tuoi sensi di colpa per caso?Me,Hermione,persino Justin Finch"
"Non ho fatto io gli inviti"
quasi bisbigliò lui,
"E non credo abbia importanza adesso.Non mi hai ancora risposto"
"Perché mi servono!"
rispose lei alzando la voce più di quanto fosse necessario,
"Non ti devo spiegazioni Malfoy,quei soldi sono miei adesso"

Draco non disse più nulla,uscí dalla stanza chiudendo la porta alle sue spalle con più forza di quanta ne fosse necessaria,lasciando la mora al suo interno.

꧁————-꧂

"La festa è finita"
urlò il ragazzo attirando l'attenzione degli invitati che discutevano ancora nella grande sala della Villa Malfoy.
"Andatevene adesso"
continuava spingendo fuori gente fin troppo aggressivamente.

Le persone fecero come gli era stato detto,o meglio,ordinato.In modo irruente e scombussolati uscirono a poco a poco dalla sfarzosa villa.Alcuni si meravigliarono dell'aggressività e dal modo scortese con la quale Draco aveva agito,altri,in particolar modo gli studenti di Hogwarts,compresero la situazione e conoscendo i reali atteggiamenti con la quale normalmente si comportava il ragazzo se ne andarono senza osare dire nulla.

In poco tempo Draco si ritrovò completamente da solo all'interno della sala.Circondato da quel che si potevano definire i segni di una precedente festa.Cosa che di base in realtà,non era.Si avvicinó all'immensa tavola,sommersa ancora da cibo pressoché inutile,frutta affettata,un secchiello di ghiaccio semiliquefatto accanto ad una pila oscillante di dolcetti che apparivano deliziosi.Appena toccati però,era difficile che qualcuno avesse appetito in una simile contingente.Il ragazzo non prestò la minima attenzione a quel lato stranamente terso del buffet,dato che si diresse immediatamente verso una bottiglia di firewhisky,circondata da bicchierini carichi di liquori e miscelatori per cocktail di vario tipo.Non aveva mai avuto un buon modo di affrontare le cose.Ma stavolta,stavolta era diverso,non si trattava solo di una semplice eredità.Di certo non gli mancavano i soldi,era qualcosa di più.Andava oltre.

Che sia un male o un bene,lui per la prima volta non era solo in quella casa.
Eloise entrò in quella stanza che ispirava una sensazione di eterno vuoto.Una tale bellezza,ricolma di tanta solitudine e ordinarietà.

"Cosa stai facendo?"
una domanda scontata,Eloise non si aspettava una risposta,era semplicemente una di quelle insignificanti frasi che istintivamente pronunci senza alcuna ragione,

Draco alzò il bicchierino,
"Ne vuoi un po'?"
"No grazie,non bevo.Non con te"
"Oh andiamo Danneville,bevi in compagnia"
"Passo."
"Allora vai a casa.Se non te ne fossi accorta te ne dovresti andare,come hanno fatto tutti"

Eloise rimase in silenzio.Lei voleva,o meglio era obbligata,a rimanere lì.A dire il vero ovviamente non era obbligata,perlomeno non teoricamente,ma praticamente non aveva altre scelte.Non aveva una casa nella quale tornare ed adesso che le si era presentata un'opportunità simile non poteva fare altro che accoglierla.Il problema era Draco ovviamente,ma in fin dei conti era un'abitazione momentanea,fino al rientro ad Hogwarts da lì a pochi giorni.Dopo allora l'unica cosa che le sarebbe servito era solamente il denaro.

Dal suo silenzio la risposta era intuibile.Il ragazzo si rese conto che non si sarebbe liberato di lei tanto facilmente.La sua presenza sarebbe stata come quella di un'edera rampicante.Tanto sgradita quanto inesorabile.

"Non dirmi che rimarrai qui"
continuò Draco terminando con una risata isterica,

Eloise abbassò lo sguardo
"Solo questi giorni,fino a quando non torneremo ad Hogwarts"
disse lei dopo pochi secondi di silenzio
"La signorina Danneville non ha nemmeno una casa adesso?"
ribatté innervosito
"Evidentemente no,il signorino Malfoy dovrebbe imparare a non immischiarsi negli affari altrui,anche perché non capirebbe"
"Spiegamelo allora"
"No.Non vorrei invaderti casa ma non ho altra scelta,e non ti devo alcuna,neppur minima,spiegazione."
"Non me la devi?"
"No non te la devo,legalmente proprio non te la devo"
"Bene"
terminó lui avviandosi verso l'incantevole scalinata alle sue spalle.

Si fermò sgarbatamente dopo un paio di scalini voltandosi nuovamente verso la figura nettamente più posata della propria,

"Fai come se fossi a casa tua"

pronunciò ironicamente fissandola aspramente per poi continuare a salire le scale silenziosamente.

roses know;draco malfoyWhere stories live. Discover now