"Fallo per me" Sirius continuò. "Per favore?"

Personalmente, James pensò che quella fosse la più debole delle sue argomentazioni, ma a quanto pare Remus non era d'accordo.

Espirò, strofinandosi la faccia con le mani prima di permettersi di guardare di nuovo Sirius.

"Va bene. VA BENE. Resto qui."

Sirius sorrise, praticamente rimbalzando intorno a lui per tirare indietro le coperte sul suo letto.

Remus inarcò la fronte. "Lo volevi così tanto?"

"Portarti a letto? Da sempre" Sirius gli fece l'occhiolino, Remus arrossì violentemente e James si rivolse a Peter per vedere se avesse notato anche lui qualcosa di strano in tutto ciò, ma Peter era già per metà fuori dalla porta.

"Accidenti Pete, vai di fretta?" rise a metà, seguendolo.

"Lo sai come divento quando devo fare colazione" e ad essere onesti, James lo sapeva. Quando arrivò alla porta Peter era già in fondo alle scale.

"Aspettiamo Felpato, ok? La Sala Grande sarà ancora lì tra cinque minuti, Si-"

James tornò nella stanza per vedere dove fosse Sirius, solo per trovarlo appollaiato sul letto di Remus. I due stavano sussurrando, e poi James vide Sirius far scorrere dolcemente le nocche lungo il lato del viso di Remus.

"Dov'è Felpato?" chiese Peter mentre James correva giù per le scale nella sala comune.

"Ha detto che ci raggiunge. Andiamo, forza, prima che il tuo stomaco inizi a mangiarsi da solo, eh?" sorrise a Peter, scompigliandosi i capelli mentre oscillava attraverso il ritratto e poi nel corridoio fuori la sala comune.

James sentì qualcosa di caldo nel petto mentre pensava al modo in cui Remus e Sirius si stavano guardando sul letto. Non aveva mai visto Sirius così dolce. Forse aveva finalmente risolto il problema, il battitore.

"Perchè stai sorridendo?" chiese Peter, sembrando un po'innervosito.

James scosse la testa. "Sto solo pensando a quanta pancetta mi infilerò in bocca quando arriveremo giù."

Peter fece uno strano squittio. "Anche io."



Il buonumore di James diminuì leggermente mentre entravano in Sala Grande. Il peso di tutto quello che era successo il giorno prima era inevitabile. Era nei volti degli studenti intorno a loro e negli spazi vuoti lungo i tavoli.

Passarono accanto a Marlene, Mary e Lily. Peter salutò, mentre James si rifiutò di avere un contatto visivo. Non aveva ancora capito come voleva gestire tutta quella situazione.

"Quindi siete tornati ad odiarvi a vicenda?"chiese Peter mentre si siedevano all'estremità opposta del tavolo.

James si accigliò. "Non ci odiamo, non ci siamo mai odiati."

Peter gli lanciò uno sguardo scettico mentre caricava una quantità straordinaria di uova strapazzate nel suo piatto.

"Non ci siamo mai odiati!" disse James indignato, sentendosi improvvisamente sulla difensiva.

"Voglio dire, forse tu non l'hai mai odiata, ma..." Peter fece spallucce, passando alla salsiccia.

James incrociò le braccia sul petto, accasciandosi leggermente sulla sedia.

"Non mi odiava, solo... non le piacevo... molto." Che doveva ammettere, suonava debole anche alle sue stesse orecchie.

"Mhm" Peter prese un boccone dal suo toast, "come vuoi tu amico."

Choices  ||Jegulus/Wolfstar || TRADUZIONEHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin