Capitolo 23

61 2 3
                                    

Levi'sPov
Sono sul mio letto che sto studiando quando il silenzio viene interrotto dalla suoneria del mio cellulare.
Lo guardo un po' sorpreso, di solito a quest'ora del pomeriggio non mi chiama mai nessuno; con Eren ci siamo già sentiti un'oretta fa, subito dopo che ha pranzato e ora dovrebbe aver ripreso le lezioni, invece mamma e papà non mi chiamano mai.
"Pronto?"
"Levi devi andare in ospedale" dice papà con un tono un po' annoiato mentre lo sento girare alcuni fogli,probabilmente sono di qualche paziente.
"Che succede?"domando non capendo perchè dovrei andarci, forse hanno dimenticato qualcosa a casa e serve che glielo porti.
"Pare che Eren abbia avuto un incidente ed è stato portato in ospedale privo di sensi"
Rimango alcuni istanti immobile cercando di metabolizzare quello che mi è appena stato detto, poi mi alzo di scatto e corro giù facendo cenno a Naomi che esco.
"Incidente..?"
"Sì, tispiegheranno i medici lì. Ti invio l'indirizzo e come arrivarci, in stazione però dovrai cavartela da solo" mi dice soltanto per poimettere giù.
Stringo i pugni correndo più veloce che posso, non riesco a crederci che Eren è in ospedale...
Arrivo velocemente in stazione e vado in biglietteria per acquistare un biglietto per il primo treno che va nella città dov'è stato portato Eren, per fortuna dovrebbe partire solo fra pochi minuti.
Vado sul binario e salgo sul treno per poi sedermi al mio posto e guardare il cellulare.
Non posso nemmeno chiamarlo perchè sicuramente non mi risponderebbe, inoltre mamma e papà non sembravano particolarmente interessati e sicuramente non mi diranno altro.
L'unica cosa che posso fare è starmene qua e aspettare,sperando che non sia nulla di grave e che il treno faccia in fretta.



 Passano un paio d'ore e finalmente arrivo nella stazione più vicina all'ospedale.
Scendo velocemente dal treno e corro verso l'uscita per poi prendere il primo taxi libero e farmi portare all'ospedale.
Ci mettiamo meno di un quarto d'ora ma mi sembra un'eternità.
Scendo velocemente dopo aver pagato e corro dentro l'ospedale per poi farmi dire in che stanza è stato portato Eren.
Cammino in fretta per poi entrare nella stanza e guardarlo.
È sdraiato su un lettino, con uno di quei camici da ospedale, ha diverse fasciature, sul volto ha il segno di uno schiaffo e sul corpo, fra una bendatura e l'altra, si intravedono dei segni rossi come se fosse stato legato.
Hanno cercato di pulirlo al meglio ma in alcuni punti si vedono del sangue e della polvere.
Come se non bastasse, a far intuire che le sue condizioni sono gravi, è collegato ad una macchina che lo aiuta a respirare.
Sento che gli occhi mi iniziano a pizzicare, non avrei mai voluto vederlo in condizioni simili...
"Levi..." sento la voce flebile di Eren che mi chiama, è un po' roca ma per il resto è la sua solita voce.
Sinceramente non avevo nemmeno notato che fosse sveglio.
Mi avvicino al letto mentre iniziano a scendermi alcune lacrime poi cado in ginocchio continuando a guardarlo.
"E-Eren..."
"S-scusa..." sussurra mentre gli scendono alcune lacrime e distoglie lo sguardo come se si sentisse in colpa per qualcosa.
"Non scusarti...Ti prego...Non hai fatto nulla di male..."
"M-ma...n-non sono r-riuscito...a mantenere l-la promessa..."
"Quale..?" gli domando sperando che la risposta non sia quella che penso.
"Q-quella d-di...n-non...f-farmi fare q-quelle c-cose..." risponde iniziando a piangere di più e tremare.
Quindi sono stati quei bastardi a farlo finire qua e gli hanno pure fatto quello.
Sento la rabbia crescere dentro di me ma cerco di fare qualche respiro profondo per calmarmi, ora Eren ha bisogno di me e non gli serve che io sia pieno di rabbia o di odio.
Mi asciugo le lacrime e gli accarezzo piano i capelli, per ora voglio essere forte, ora che lui ha bisogno di me devo comportarmi come lui ha fatto per tutti questi anni con me.
"Perchè ce l'hanno con te..? Sei un ragazzo stupendo..."
"N-non so..."
"Senti Eren...Ora ce la facciamo un'altra promessa..?"gli domando guardandolo mentre continuo ad accarezzargli i capelli in modo lento.
"Q-quale..?" mi domanda guardandomi anche lui, ha gli occhi ancora pieni di lacrime e a vederlo così mi si stringe il cuore.
"Quella dove mi prometti che non andrai più al campo"
"Io...Vorrei...m-ma m-mamma e p-papà..." mi risponde mentregli scendono altre lacrime.
Vorrei soltanto stringerlo forte a me e dirgli che andrà tutto bene e che lo proteggerò io ma purtroppo le cose non saranno così semplici e sinceramente non penso nemmeno di poterlo abbracciare, rischierei di fargli male.
Gli accarezzo piano la mano per poi prenderla fra le mie e stringerla leggermente.
"Ci penserò io a loro...Li convincerò, te lo giuro"
"P-però...N-Non metterti n-nei g-guai...ti scongiuro..."dice guardandomi negli occhi mentre gli scendono altre lacrime, è incredibile come pure in una situazione simile riesca a pensare prima a me che a sé stesso.
"Non ci finirò, piuttosto ce ne andiamo di lì, tu ormai sei maggiorenne già da un pezzo e fra qualche mese lo sarò pure io...Se non accetteranno ce ne andremo"
"Sì...Mi abbracci..?"
"Ma ti farei del male..."
"Ti prego...Voglio sentirti vicino..."
"Va bene..." rispondo avvicinandomi un po' titubante per poi sdraiarmi accanto a lui e abbracciarlo lentamente, cerco di non fargli male ma lo sento gemere di dolore fino a quando non mi fermo, tenendolo semplicemente fra le mie braccia e cercando di non muovermi per non causargli altro dolore.
"Scusami..."
"Per..?"
"Per  il male che ti sto facendo abbracciandoti..."
"Non è colpa tua..."
Lo guardo rimanendo in silenzio alcuni istanti mentre sento che mi sta tornando da piangere, non riesco a vederlo così e a restare impassibile.
"C-chi è stato..?"
"Io...n-non posso dirlo...Sanno tutto di te e ti metterei in pericolo..."
"Eren...Ti prego" dico guardandolo negli occhi.
"Levi per favore...Guarda come hanno ridotto me...Non posso rischiare che facciano del male anche a te...Devo proteggerti..."
Anche lui sembra sul punto di ricominciare a piangere.
"Io starò bene...piuttosto non esco più..." rispondo mentre mi scendono alcune lacrime.
"N-No...Sanno anche dove abitiamo...Nessuno ti deve fare nulla, sei la cosa più preziosa che ho...Non posso permetterlo..." mi risponde piangendo mentre mi accarezza il volto asciugandomi le lacrime, anche se a giudicare dalla sua espressione persino un movimento così banale gli procura dolore.
"Starò zitto, così sarà come se non me l'avessi detto ma sfogati con me...Non devi tenerti tutto dentro..."
"G-giuramelo..."
"Te lo giuro..."
Lui prende un respiro profondo per poi iniziare a raccontarmi tutto; inizia dalle prime prese in giro solo perchè ha dei genitori piuttosto conosciuti, per poi dirmi delle prime volte in cui lo picchiavano e lo insultavano senza motivi particolari, poi mi racconta di quando si sono presi la sua verginità e di tutto quello che gli hanno fatto a livello sessuale, mi dice anche che lo chiamavano puttanella e infine mi racconta di oggi.
Durante il racconto piangiamo entrambi, io intanto lo tengo abbracciato e gli accarezzo i capelli, vorrei accarezzargli anche il volto e la schiena ma non voglio fargli male, ha già sofferto fin troppo.
"Ora...voglio essere io a proteggere te..."
"S-sì..."
Gli do un leggero bacio sulla fronte e gli accarezzo la nuca"Riposa un pochino..."
"N-non ho sonno..."
"Va bene..." dico sospirando per poi continuare ad accarezzarlo in modo dolce.
Lo sento muoversi leggermente accoccolandosi meglio contro di me.
"Sono abbastanza vicino?" gli domando guardandolo.
"Sì...grazie..."
"Figurati" rispondo sorridendogli leggermente per poi asciugargli delicatamente le lacrime, non voglio più vederlo piangere.
"A stare così ti fa male..?"
"Un pochino...Ma non mi importa...Voglio rimanere così"
"Va bene...Vedrai che andrà tutto bene e ti cureranno..."
"Sì...E poi tornerò presto a casa con te..."
"Certo e rimarremo sempre insieme e ora fino a quando non ti faranno andare via di qua resto con te..."
"Grazie..."
"Non ringraziarmi, è il minimo"
"Va bene...Però mi spiace che ti annoierai a stare qua..."
"Ti sbagli, non mi annoierò mai se sarò con te"
"Sicuro..?"
"Certo...quindi non preoccuparti"
"Ok..."
Continuo ad accarezzargli piano la testa cercando di fare in un modo dolce e rilassante
"Ti farò stare bene..."
Gli sorrido leggermente mentre gli accarezzo piano una guancia con il pollice e finalmente lo vedo sorridere di nuovo.
"Me lo dai un bacino..?"
"Sicuro che riesci a respirare bene da solo..?"
"Sì...Poi nel caso te lo dico..."
"Allora va bene" dico togliendogli il respiratore per poi dargli un leggero bacio a stampo.
"Un altro...?"
Annuisco e chiudo gli occhi per poi baciarlo in modo dolce e lento, lasciandogli comunquela possibilità di staccarsi nel caso faccia fatica a respirare.
Lui ricambia e io cerco di essere il più dolce possibile, almeno tramite i baci voglio dargli tutto l'amore che riesco, ora ne ha bisogno più che mai.
Dopo un po' ci stacchiamo per riprendere fiato e ci guardiamo negli occhi.
"Ancora..?"
"Sì..."
Chiudo di nuovo gli occhi e gli do un altro bacio ma quasi subito qualcuno bussa alla porta così mi stacco dal bacio ed entra un dottore.
"Buonasera, dovrei fare un controllo"
"Sì,certo" rispondo allontanandomi piano da Eren per poi alzarmi e allontanarmi leggermente.
Il medico gli fa alcuni controlli e lo stacca definitivamente dal respiratore poi lo scopre iniziando a srotolare una delle bende.
"Forse è meglio se per il momentonessuno dei due guarda" ci avvisa.
"Io vorrei guardarecomunque..." dico senza distogliere lo sguardo, voglio vedere tutto quello che gli hanno fatto quei bastardi.
"Levi...non devi..."
"Ti prego..."
"Ma non sarà una bella visuale..."
"Fa niente...Voglio vedere cosa ti hanno fatto...e poi se dovesse servire che ti aiuterò andando avanti saprò come fare e non mi impressionerò..."
"Come vuoi..." mi risponde Eren sospirando leggermente mentre il medico gli finisce di togliere la prima benda.
Guardo la pelle dove il medico toglie le bende e vedo delle ustioni rosse, da vedere sono davvero bruttissime e danno l'idea di fare parecchio male.
Eren tiene lo sguardo fisso su di me mentre io cerco di non piangere, quei bastardi si sono spinti oltre al limite e anche di troppo.
Il medico inizia a disinfettare le ustioni e ci mette sopra una pomata mentre sento alcuni gemiti di dolore provenire dal mio ragazzo.
Mi avvicino al letto sedendomi in un punto in cui non do fastidio e gli accarezzo piano i capelli nella speranza di distrarlo almeno un po' dal dolore.
Il dottore procede così per tutte le ustioni per poi fasciarleper bene, devo ammettere che alcune hanno un aspetto davvero terribile e penso che quasi tutte lasceranno il segno.
"Tra quanto guarirà..?" domando continuando a guardare le ultime ustioni che piano piano vengono bendate.
"Ci metteranno molto a passare, per alcuni giorni dovremo tenerlo qua, poi se il dottor Jaeger o sua moglie saranno a casa e si potranno prendere cura di lui si potrà pensare di farlo tornare a casa già fra 3 o 4 giorni ma dovrà continuare comunque con queste cure, purtroppo non sappiamo stimare esattamente un tempo di guarigione"
"Sì...Poi quando tornerà a casa me ne prenderò cura io..."
"Non ne dubito ma serve comunque che ci sia un medico che lo controlli almeno una volta al giorno"
Annuisco abbassando lo sguardo, ora quasi tutte le ustioni sono state bendate di nuovo.
Il medico finisce velocemente e, una volta che ha fatto, rimette via le varie cose per poi scrivere qualcosa su un foglio e alzarsi guardando entrambi.
"Per il momento sta procedendo tutto bene, le condizioni del ragazzo sono stabili e le ustioni non sembrano peggiorare. Fra un'oretta passerà un'infermiera a portare la cena per entrambi e poi il prossimo controllo sarà domani mattina, però per qualsiasi cosa chiamate qualcuno"
"Va bene, la ringrazio"
"Si figuri, ci vediamo per il controllo domani mattina" dice uscendo dalla stanza e richiudendo la porta.
Guardo Eren e noto che pure lui mi sta osservando.
"Fanno tanto schifo..?"
"Non è che fanno schifo...Però sembrano abbastanza gravi..."
"Sì...Lo so...Ma intendo...Sono tanto brutto..?" mi domanda distogliendo lo sguardo mentre noto i suoi occhi diventare di nuovo lucidi per le lacrime.
"Non sei brutto...Per me sei e sarai sempre bellissimo"
"Sicuro..?" chiede guardandomi.
"Sicurissimo"rispondo sorridendo leggermente cercando di rassicurarlo.
Anche se gli rimanessero delle cicatrici non potrei mai considerarlo brutto, è il ragazzo più bello del mondo.
"Torni nel letto con me...?"
"Sì, certo" rispondo sdraiandomi di nuovo e abbracciandolo come prima per poi lasciarlo mettere in modo che stia più comodo.
Appoggia la testa contro al mio petto e io inizio a coccolarlo,se non fossimo in ospedale ma in camera mia e lui non stesse male potrei dire che è tutto perfetto.
"Hai fame..?" gli domando per fare un po' di conversazione, voglio cercare di distrarlo il più possibile.
"Non molto...tu?"
"Nemmeno io...Però poi quando arriva la cena provi comunque a mangiare vero..?"
"Sì...Magari per quando la portano mi viene fame..."
"Esatto...Poi mamma e papà hanno detto che domani verranno"
"Va bene...Mi spiace..."
"Non ti devi dispiacere...Non è stata colpa tua..."
"Sì..."
"Hai caldo?"
"No, sto bene grazie...tu?"
"Anche io...Per qualsiasi cosa però dimmelo..."
"Levi...Non serve che ti preoccupi così tanto...Ora ci sei tu con me, sto bene..."
"Sì...Scusami..." dico abbassando la testa, non avevo intenzione di tartassarlo di domande o altro, solo che non avevo mai pensato alla possibilità di ritrovarlo così in un letto di ospedale senza potersi praticamente muovere...
"Tranquillo...Posso immaginare la paura che hai provato ma ora siamo insieme e sono sicuro che se ce ne fosse bisogno mi proteggeresti tu..."
"Hai ragione...Ti proteggerò da chiunque...e poi...Ti farò tante coccole da farle diventare la tua droga" dico usando un tono un po' scherzoso per cercare di migliorare la conversazione e di renderla più piacevole.
"Così poi non mi allontano più da te però"
"E mi va bene così...Almeno potremo stare sempre insieme"
"Già...Sarebbe bello..." mi risponde sorridendomi leggermente mentre io riprendo ad accarezzarlo.
Chiacchieriamo ancora un po', poi arriva l'infermiera a lasciarci i vassoi con la cena e richiude di nuovo la porta.
Mi alzo e mi metto sulla sedia in una posizione vicina al letto, poi prendo uno dei piatti con il primo.
"Dai, apri la bocca" dico prendendo una piccola forchettata di cibo per poi guardare Eren.
"Grazie..." mi risponde aprendo la bocca e arrossendo leggermente.
Sorrido e lo imbocco, ora ho la possibilità di restituirgli il favore e prendermi io cura di lui, esattamente come lui ha fatto con me quando ero piccolo.
"Mangia anche tu intanto"
"Va bene..."
Dall'altro piatto ne prendo una forchettata e la mangio, poi imbocco di nuovo Eren.
Intanto parliamo un pochino per rendere la cena più piacevole e, dopo un po', finiamo entrambi di mangiare.
Sistemo di nuovo i piatti sui vassoi per poi sdraiarmi di nuovo accanto a lui.
"Dormiamo..?"
"Va bene, buonanotte"
"Buonanotte"
Eren si accoccola di nuovo contro di me mentre io lo accarezzo in modo lento, ogni tanto gli do anche alcuni baci sul volto o fra i capelli; lo sento addormentarsi quasi subito e sorrido leggermente, probabilmente era stanco già da un po' ma per qualche motivo non voleva ancora dormire.
Continuo a coccolarlo e a dargli i bacini fino a quando poi non mi addormento pure io.  

Tu che mi hai salvato (Ereri)Where stories live. Discover now