Vampire Mansion >> P.JM x BTS [✔]

Rapimento | 07

Jimin si è svegliato. L'unico problema era che non aveva assolutamente idea di dove fosse. Era su un divano. Era comodo, ma che diavolo ci faceva lì? Aspetta...
Non era in un asciugamano? Jimin guardò rapidamente in basso e sospirò di sollievo. Tuttavia, questi non erano i suoi vestiti. Qualcuno gli aveva messo addosso una giacca rossa che non aveva nemmeno maniche lunghe e semplici pantaloni neri. Era strano però.

Dove diavolo sono?
E i vestiti di chi sono questi? In realtà, la giacca che indossava aveva un buon odore, ma era imbarazzante. Non lo possedeva e indossare i vestiti di qualcun altro non sembrava giusto. Jimin si guardò intorno e non notò nulla di strano. Finché non ha visto qualcosa in un angolo. Cercò rapidamente di spostarsi più indietro sul sedile e in silenzio, desiderava che fosse almeno uno dei ragazzi con cui viveva. Se Jimin guardava più da vicino, poteva vedere un piccolo raggio di sole che brillava su una ciocca di capelli biondi, e quasi subito chiamò il primo nome che gli venne in mente.

"Hoseok?" Jimin borbottò piano mentre si avvicinava esitante.
"Hoseok? Quello è uno di quegli altri ragazzi, eh? Oh, è il tuo ragazzo?" A chi mai è stato chiesto con tono provocatorio quando finalmente è entrato nella luce.
Non era poi così brutto. Aveva capelli biondi disordinati che erano acconciati in modo carino e occhi verdi. Jimin non poteva vedere l'altro occhio, quindi non poteva dire se anche l'altro occhio fosse verde o meno. Jimin non ha risposto, ha solo osservato da vicino chiunque fosse.

"Ah, va bene allora! Mi presento! Sono Yeonjun!" Annunciò il ragazzo mentre camminava verso di lui.

"Non ti presenti anche tu?"
"No. Mi hai rapito. Perché dovrei farlo?" disse Jimin in tono irritato mentre distoglieva lo sguardo. All'improvviso sentì una mano intorno alla gola e fu sollevato dal divano e sbattuto a terra. Jimin rimase senza fiato e gli afferrò il polso.

"Non mettermi alla prova. Farò quello che voglio con te. Quindi questo significa che, se non hai voglia di morire, presentati" La presa intorno al collo di Jimin si fece più stretta.

"J-j-jimin...Jimin!" Riuscì a sussultare quando la presa alla fine si allentò. Yeonjun si alzò in piedi e afferrò Jimin per tenerlo in piedi e gli mise le mani sulle spalle.

"Bene, allora! Penso che gli altri sarebbero felici di vederti sveglio ora!" Yeonjun sorrise come se nulla fosse successo solo pochi minuti fa e si voltò per iniziare a camminare. Si fermò e si guardò indietro.

"Oh e quelli sono i miei vestiti che indossi!" Yeonjun iniziò ad allontanarsi di nuovo e, esitante, Jimin con le gambe tremanti iniziò a seguirlo. Era un palazzo molto carino. Beh, almeno Jimin lo chiamerebbe una magione. Non aveva idea se fosse grande come quello in cui viveva attualmente, ma voleva andarsene. Jimin non sapeva come e non sapeva se avesse avuto una possibilità, ma voleva andarsene. Alla fine, arrivarono in una grande camera da letto e Jimin alzò un sopracciglio dove lo stava conducendo Yeonjun. Jimin aveva paura di parlare però. Almeno per chiedergli dove lo stesse portando, ma aveva paura. Improvvisamente, c'erano altri tre ragazzi nella stanza. Jimin aveva sussultato quando aveva sentito qualcuno dietro di lui ed era inciampato nel suo stesso piede.

"Scusa! Non volevo spaventarti.." Jimin alzò rapidamente lo sguardo per vedere chi fosse. Per cosa si stava scusando?

"V-Va tutto bene" Jimin ha notato i suoi capelli avevano quasi un aspetto grigiastro molto scuro, ma diventavano più chiari quando arrivavano alle punte dei suoi capelli. Aveva una piccola cicatrice sul ponte del naso se guardavi abbastanza da vicino. Ce n'erano altri due. Uno aveva i capelli nerastri che diventavano neri sulle punte con...Erano occhi grigi? L'altro aveva lunghi capelli castani ma la frangia gli copriva la parte in alto a destra del viso e le ciocche di capelli sporgevano in alcuni punti. Entrambi non parlavano molto, ma quello con i capelli neri aveva uno strano sorriso compiaciuto. Quando Jimin lo guardò, fece un cenno con la mano lentamente. Jimin guardò a terra finché il suo mento non fu forzato verso l'alto e stava fissando Yeonjun dritto negli occhi. Non riusciva ancora a vedere l'altro occhio e questo lo incuriosiva.