Arrivammo di buon ora, ma al di fuori dell'ospedale la fila si estendeva a perdita d'occhio. Fu mia madre ad accompagnarmi. Lei era l'unica persona in grado di rassicurarmi, persino quando l'evento in questione era avvolto dalla più totale segretezza. Per quanto si mostrasse rilassata, ero certa che fosse in ansia quanto me all'idea di vedere il mio nome tra quello candidati idonei. Nonostante la partecipazione fosse obbligatoria, gli standard dell'Elezione erano così rigidi che in media solo il 45% dei partecipanti erano ritenuti all'altezza.

Per quanto avessi domandato in giro, nessuno sapeva dirmi quale genere di prove avrebbero affrontato i candidati. Nessuno conosceva i metodi di valutazione, nemmeno quelli risalenti alle precedenti Elezioni. Circolavano molte congetture, tra cui l'idea infondata che potessero avere a che fare con la bellezza, l'intelligenza e la ricchezza. Di certo il futuro dell'isola non poteva basarsi su degli aspetti così futili, ma nel caso mi fossi sbagliata, altri avrebbero avuto modo di farsi valere al mio posto. Apparire non era una delle mie priorità. Ero solo una ragazza dai tratti ordinari, che andava fiera di quelle che molti avrebbero definito delle "imperfezioni"; le perenni occhiaie, i capelli bruni raccolti e poco curati, la pelle macchiata da piccole cicatrici, era tutto dovuto alla mia passione per la cucina. Una prova della mia costante dedizione.

Conoscevo persone molto più adatte di me a partecipare a una competizione di quel genere. Ne era un esempio Lusyelle Doboise, mia compagna di classe nel corso di Arti Culinarie Avanzate, di lì poco distante. Era perfetta, con quei suoi capelli lunghi, del colore dell'argento, lisci e acconciati sempre con particolare cura; pelle rosea e immacolata nonostante coltivassimo la stessa passione, occhi che risplendevano delle più svariate sfumature dell'oceano. Non mi dispiaceva essere considerata una ragazza comune, nel non calamitare costantemente lo sguardo altrui: detestavo trovarmi al centro dell'attenzione. Eppure avevo una dote che mi ci poneva più spesso di quanto volessi, e non soltanto perché era il vanto continuo di mio padre. La cucina era l'unica cosa che mi appagava davvero e mi riusciva quasi alla perfezione. Non a caso avevo scelto la scuola culinaria più rinomata della capitale di Phērœs, Callitna. Infatti, nonostante cercassi di non darlo troppo a vedere, ero la migliore del corso, sia a livello pratico che teorico. Rabbrividii all'idea che la mia migliore qualità potesse in qualche modo assicurarmi un posto tra i partecipanti. Per quanto l'intera faccenda mi potesse incuriosire, non avevo voglia di passare cinque mesi così lontano da casa e da ciò che più al mondo amavo fare.

Accanto a noi c'era la fila maschile, nella quale scorsi parecchi volti a me noti. Il primo fra tutti fu quello di Jefferson Ghilmore, idolo vivente della scuola, nonché primo ammiratore in assoluto di Lusyelle, seguito dai gemelli McMorrow — Ethan e Svevo — e il loro cugino dal bizzarro accento arcadiano, Dennis.

Senza contare le basi militari agli estremi opposti dell'isola, in totale avevamo più di una dozzina di dialetti, quasi uno per ogni regione. Questi erano tutti rimasugli delle lingue dei vecchi continenti, mescolati all'idioma universale di Phērœs: un misto unico che dopo la GG aveva permesso ai popoli sopravvissuti di accordarsi.

«Tesoro, tranquillizzati» disse mia madre, accarezzandomi teneramente un braccio. Sembrava voler tranquillizzare se stessa, anziché me. Avrei voluto dirle quanto poco ci tenessi a iscrivermi, quanto fossi terrorizzata all'idea di sottopormi a quei test e scoprire il responso. Però riversare su di lei le mie angosce non avrebbe portato a niente. Non era lei a decidere, ma lo Stato.

«Certo mamma». Le sorrisi con accondiscendenza.

Per intrattenermi — vista la lunga attesa — iniziai a ricambiare il gioco di sguardi lanciati dai candidati, i quali a loro volta mi scandagliavano facendomi sentire come sotto esame. Nessuno sembrava essere realmente interessato a un primo confronto.
Un po' come me del resto.

Election [I libro, Rose Evolution Saga]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora