Sukuna Ryomen - Strangers.

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Personaggio: Ryomen Sukuna.
Tipologia: LEMON.
Parole: 2949.

Forse devo ringraziare la mia stupida coinquilina, forse devo ringraziare me stessa, ancora non l'ho deciso, ma se sono arrivata fino a qui un motivo dev'esserci. <<Raccontami!>> fa Kaede, si aspetta veramente che io le racconti cos'è successo per filo e per segno. Ma sono davvero disposta a farlo o voglio tenere tutta questa storia per me? D'altra parte non è questo quello che fanno le amiche? Non dovrei raccontarle tutto ed aspettare un suo resoconto? Una battuta, un consiglio? Non so se arrendermi all'idea, ma mi piacerebbe poter condividere questo con un amica, che più che amica è solo la mia coinquilina. 

<<E' un po' personale, non credi?>> sorrido mentre le do le spalle per cambiarmi d'abito. <<Certo, ma anche il tuo culo è qualcosa di personale, eppure me lo sbatti in faccia ogni mattina e ogni sera mentre ti cambi!>> la sua risata è qualcosa che mi da sui nervi e mi tranquillizza allo stesso tempo. Voglio farla soffrire ancora un po'. Voglio farle capire quanta diversità ci sia tra noi: lei mi racconta ogni cosa che le succede, sembra un libro aperto, io d'altra parte, mi trattengo dal divulgare informazioni strettamente confidenziali. 

Strettamente confidenziali, neanche fosse un segreto di stato: ho solo scopato con uno.

Ecco perché non racconto niente a nessuno. Da quando in qua uso termini come "scopare"? Forse da quando ho iniziato a vivere con questa sbandata. Ho imparato termini che con i miei amici del liceo non avevo mai sentito menzionare. Ma va bene così, sono venuta al college proprio per conoscere il mondo, per visitare nuovi posti, per toccare con mano la diversità che ho con le altre persone. Però se sono arrivata fino a qui, non posso tirarmi indietro, devo abituarmi a tutti gli usi e costumi che usano qui. Prendo un bel respiro e la guardo male. <<Guarda che anche tu ti cambi davanti a me, eppure nessuno te l'ha chiesto!>> le spiego cercando di mantenere una smorfia seccata, ma mi tradisco da sola, iniziando a ridere. Come le spiego cosa, ma soprattutto come è successo?

A ripensarci non so neanche io come sia successo. Quel giovedì così noioso, così grigio e privo di lezioni interessanti da seguire, stava passando a rallentatore. Avevo acceso il pc per cercare qualcosa da guardare, una serie tv o un film su Netflix, ma più scorrevo le liste, più mi sembrava di aver già visto ogni cosa interessante, ogni cosa divertente e romantica che ci fosse sulla piattaforma. 

<<Che palle.>> sbuffo, mentre chiudo il mio pc. L'orologio si sta sicuramente prendendo gioco di me, quel bastardo sta facendo scorrere le sue dannate lancette al contrario, non vuole darmi la soddisfazione di far passare il tempo in modo decente. Ho persino scrollato i social per più di mezz'ora, ma quando ho rialzato gli occhi sull'orologio, mi stava letteralmente deridendo lasciandomi intendere che fossero passati solo dieci minuti. Snervata. Ecco come mi sento. Mi costringo ad alzarmi dal letto, scoprendomi della mia coperta calda. Infilo un maglioncino pensante ed esco per andare alla biblioteca del campus. Non appena arrivo saluto con una mano Kairi , la bibliotecaria, che a sua volta sventola la mano in segno di saluto. E' una signora molto gentile e cortese, qualche volta mi ha perfino offerto dei biscotti. Mi addentro nella grande biblioteca, dirigendomi verso la sezione dei romanzi autobiografici. Tra qualche giorno dovrò consegnare una tesina su quel dannato libro, quindi tanto vale affrettare i lavori, così da potermi godere appieno il mio week end. A dire il vero non ho impegni per il week end, non ho mai niente da fare. Sono in questo campus da ormai tre mesi, ma la mia unica amica rimane Kaede. Guardo l'orologio per l'ennesima volta da quando sono uscita dal dormitorio. Ho solo tre ore per trovare, iniziare e concludere la mia tesina, non posso sprecare tempo, anche se immagino che sarà quasi impossibile sprecarlo, dato come sta scorrendo lentamente la giornata. Mi infilo dentro ad una corsia a caso, giusto per dare un occhiata ai libri, ma soprattutto per godermi l'odore della carta stampata. Non amo leggere, ma amo sentire l'odore dei libri. Sono strana, lo so. Mi perdo a guardare tutte le costine dei libri, leggendo i titoli, dai più comuni ai più strani e difficili. Corsia dopo corsia, i miei occhi sono appiccicati ad ogni parola stampata, quando, non so come, mi ritrovo tra le corsie dei racconti romantici. 

Jujutsu Kaisen - One shot.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora