capitolo 8

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ancora sotto le coperte, bakugou grugnì infastidito notando la luce del giorno illuminare la stanza, capendo, così, di doversi alzare e affrontare il mondo. Si girò dall'altra parte, coprendosi il viso con le coperte, ma poco dopo ci pensò la sveglia a costringerlo ad alzarsi. Alla fine si arrese e, spegnendo quell'aggeggio infernale che miracolosamente non aveva fatto ancora esplodere, si alzò. Si sgranchì leggermente e, a passi stanchi, si avviò in soggiorno. Appena arrivato, notò subito l'omega essere già in piedi. Stava vicino le grandi vetrate e, assorto in chissà quali pensieri, guardava la vista della città.

baku: uhm.....buongiorno...

izuku si voltò e, rivolgendo al biondo un sorriso, ricambiò il saluto.

deku: oh, buongiorno...

baku: sei in piedi da tanto?

deku: da un oretta, credo. Certo che c'è un grande movimento la fuori già di prima mattina

baku: beh, benvenuto a tokyo

deku: tokyo....che nome buffo

baku: si.....uh.....comunque....ti piacciono i libri? ieri sera ti ho visto con un libro accanto

deku: oh, perdonate-cioè, perdonami se l'ho preso senza permesso

baku: ma no, leggili pure....tanto io non ho mai tempo ne voglia di farlo

deku: oh, grazie!

il sorriso dell'omega che esprimeva gratitudine e i suoi grandi occhi smeraldini, fecero, per un istante, finire bakugou in uno stato di trance.

baku: si....ah....uh......ehm....hai fame? vuoi fare colazione?

deku: si....volentieri

si avviarono in cucina, collegata al soggiorno e, dopo aver preso una padella grande, bakugou accese i fornelli, sotto lo sguardo sorpreso di izuku.

deku: ma questa è magia! il fuoco è apparso dal nulla!

le reazioni del piccolo omega erano sempre spassose, ma anche tenere agli occhi del biondo.

baku: ehe! è un fornello a gas

deku: fornello a gas?

gli spiegò come funzionava e, provando, per poco izuku non incendiò l'intero piano cottura: sapeva che gli avrebbe combinato qualche guaio, ma neanche questa volta riuscì ad arrabbiarsi con lui. Izuku, invece, era tremendamente dispiaciuto.

deku: mi dispiace così tanto, sono un disastro! oh, ho così tanto da imparare!

baku: mi sa che avremmo dovuto scommettere in quanto tempo riuscirai a distruggermi casa

deku: davvero, mi dispiace tanto!

baku: lascia stare....piuttosto, scheletrino....cosa diavolo mangi a colazione?

deku: oh....uhm....una fetta di pane con la marmellata, di solito...

baku: tutto qui?? non mi meraviglio che sei uno stecchino con sopra un melone!

deku: ....

baku: ora ti faccio vedere io cos'è una vera colazione! vedrai che tra un mese uscirai da qui perfettamente in forma!

e grazie alle sue ottime doti culinarie, izuku si ritrovò in tavola la colazione più invitante che avesse mai visto. Seppure al castello di neito i pasti erano abbondanti e di qualità, nessuno di questi gli avevano mai stimolato l'appetito. Qui, invece, divorò tutto in pochi minuti, sotto lo sguardo sorpreso ma anche soddisfatto di bakugou. Chissà, magari, presto, i pantaloni del pigiama che gli aveva prestato, gli sarebbero stati addosso senza l'elastico. Ma non era questo il caso, al momento, e quindi aveva assolutamente bisogno di vestiti. Nonostante al biondo la cosa scocciasse, non sembrava avere impegni quella mattina, perciò era il caso di approfittarne.

From another world - BakudekuWhere stories live. Discover now