- 7: consapevolezza

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Haruka's POV:

Dopo due notti passate in ospedale fui dimessa.
Kise non venne mai in quei giorni, non sapevo il perché, però erano venuti a visitarmi tutti i membri della Teikō il giorno dopo il mio ricovero. Anche in quel momento si trovavano tutti con me, pure Momoi.

<<Menomale che stai meglio Haru-chan>> disse la mia amica sorridendo e dandomi la mano.

<<Già però dovrò tenere la gamba ferma per un mese e spostarmi con la sedia a rotelle>> dissi giocherellando con i miei capelli, mentre Shintaro stava spingendo la carrozzina.

<<Haru-chin ne vuoi uno?>>
Murasakibara mi offrì un pocky alla fragola.

Io accettai e lo mangiai subito, anche se ero sorpresa dato che lui era sempre geloso delle sue merendine e dei suoi snack. Non avrei mai pensato me ne desse mai uno.
Il titano mi fece un lieve sorriso e poi tornò ad abbuffarsi come sempre...
"Non capirò mai quel ragazzo, è molto strano però mi fa ridere"

<<Murasakibara non pensavo offrissi da mangiare, posso averne uno?>> chiese Aomine tutto sorridente, ma Murasakibara emanò un'aria di gelosia che lo respinse subito.

<<Il cibo è mio e lo offro a chi voglio>> aggiunse poi, facendo finta di nascondere tutto nel suo zainetto, invano perché era già pieno di altri snack.

Io e gli altri ci mettemmo a ridere alla vista di quella scena... Murasakibara-kun non era per niente cambiato riguardo agli snack.

<<Ci siamo tutti oggi, ma dove sono Kise e Kuroko?>> chiese mio fratello guardandosi intorno, finché da dietro di lui spuntò quest'ultimo, facendoci sobbalzare tutti.

<<Sono sempre stato qui. Kise oggi aveva da fare un colloquio fuori città>> disse Kuroko.

<<Colloquio?>> chiesi.

<<Sì Haru-chan, ti ricordo che Ki-chan è un modello>> mi rispose Momoi sospirando.

Vero, lui poteva permetterselo perché era un bel ragazzo... peccato che io non sarei mai stata come lui, mi sarebbe piaciuto fare la modella se solo ne fossi stata all'altezza.

<<A parte questo però vorrei spendere due parole con te, Midorima-san>> disse Akashi, voltandosi verso di me facendoci fermare tutti nel bel mezzo del marciapiede.

Quando Akashi si metteva a parlare attirava sempre l'attenzione... onestamente non ero ancora riuscita a inquadrarlo in tutti quegli anni. Erano rare le volte in cui parlavamo però era sempre stato interessato per qualche motivo a me. Anche quando facevo ancora sport, si presentava a tutte le partite e mi dava anche dei consigli essendo anche lui un playmaker.

<<La sconfitta dello scorso anno mi ha fatto capire una cosa molto importante, ossia che devo sempre fidarmi dei miei compagni di squadra e che non posso fare tutto da solo>> affermò, abbassandosi alla mia altezza.
<<Quindi Midorima-san, ti chiedo di non affrontare tutto questo da sola e rinchiuderti nella tua bolla. Avrai il mio supporto, anzi, il nostro supporto sempre... okay?>>

<<Akashi-kun>> lo interruppi <<Posso... come dire... abbracciarti?>>

Non feci in tempo a finire la frase che subito mi strinse a sé e io ricambiai la sua stretta.

"Sono molto grata a tutti loro, tentano di tranquillizzarmi e mi stanno vicini in un momento del genere. Non potrei essere più fortunata di come sono adesso, non potrei sentirmi meglio di così.
Loro non mi abbandoneranno mai, ne sono certa."

<<Le nostre strade si dividono qua>> disse Akashi dopo qualche minuto, rialzandosi.

<<Io devo andare a dritto>> disse Kuroko.

Learning to fly || Kise x OcWhere stories live. Discover now