꧁𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞: 𝐞𝐬𝐭𝐫𝐚𝐧𝐞𝐢꧂

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Tutto torna.
e torneremo ad essere due sconosciuti.
~anonimo~

Kai! Quanto sono felice di vederti!

Non potevo credere che era venuto in mio soccorso, per una volta lo dovetti ringraziare e mettere da parte l'odio nei suoi confronti.

Il ragazzo con gli occhi marroni si girò lentamente, come se volesse mettergli paura.

Notai le mani di Kai stringersi in due pugni, era pronto ad assestare un colpo sul suo viso, appena ne ebbe avuta l'occasione.

Questa non tardò ad arrivare, quando quel ragazzo, che mi teneva ancora stretta tra le sue mani, iniziò a parlare.

- Chi ti credi di esser- non finì la frase che un pugno gli volò dritto sulla guancia, facendolo cadere a terra per l'impatto violento.

- KAI!- urlai terrorizzata da sul comportamento.

Quest'ultimo ritirò la mano, facendola muovere in alto e in basso dal dolore. Mi guardò e avvicinandosi velocemente mi prese per un braccio, trascinandomi fuori dal locale.

- Kai lasciami-

- Resta qua- disse acido facendomi sedere su un muretto freddo, al quale ebbi un sussulto al contatto con le mie gambe nude.

Veloce come un battito di ciglia, la grazia che provavo nei suoi confronti svanì così come era venuta.

Rientrò in discoteca, lasciandomi lì con lo sguardo imbronciato e le braccia conserte. Faceva freddo, stavo letteralmente congelando. I denti iniziarono a battere e con le mani cercai di riscaldarmi, facendole sfregare contro la mia pelle.

Ero incredula dalla velocità con cui mi aveva trascinato fuori, senza darmi il tempo di prendere il cappotto.

Dopo dieci minuti Kai riuscì dal locale, seguito da Mason e Juliet.

Quest'ultima mi venne incontro abbracciandomi. Sentivo l'odore di alcool e sudore che ormai si era impossessato di lei.

- Cos'è successo? A un certo punto non ti ho più visto- disse ancora con le braccia intorno al mio collo.

- Un ragazzo mi aveva bloccato- spiegai.

- Uu, hai fatto colpo?- disse staccandosi e sorridendo.

Questa è fusa, è del tutto bevuta

Stai parlando della mia migliore amica.

Infatti siete entrambe fuori di testa!

Con la coda dell'occhio vidi Kai alzare gli occhi al cielo e mettersi una mano in faccia. Sembrava come se con la mia coscienza si fossero messi d'accordo, avendo lo stesso pensiero.

- Non direi proprio- strabuzzai gli occhi, per l'idiozia appena detta - Andiamo a casa?- chiesi esausta da quella serata.

- Si si andiamo, tieni la giacca e la borsa-

La stoffa fredda interna del cappotto mi fece trasalire, ma dopo pochi minuti iniziò a scaldarmi.

- Mase ce la fai a guidare?- chiese la sorella, lui annuì con non troppa sicurezza.

Sia lodato Gesù e che ce la mandi buona!

Per una volta concordo con te coscienza. Mi fido di Mason, ma non ha scelto un buon giorno per ubriacarsi.

Crazy Love - Kai Havertz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora