JOSH

Roxane mi aveva tenuto sveglio per metà della notte parlando del suo nuovo reality show.
Una parte di me sapeva che avrei dovuto essere più attento  la mia compagna stava lottando per rimettersi in sesto e avevo bisogno di sostenerla.
Ma, allo stesso tempo, non capivo come il pavoneggiarsi davanti a un mucchio di telecamere avrebbe potuto guarire qualche cosa.
Non quando Konstantin avrebbe potuto tramare la sua vendetta.
Finii per portare una bottiglia di whisky nel mio ufficio, dove mi sedetti da solo a bere fino alle prime ore del mattino.
Quindi, quando lunedì mattina arrivai al Rifugio del Branco, avevo i postumi della sbornia ed ero incazzato.
I miei artigli avevano voglia di scavare in qualcosa, e speravo di continuare la ricerca del vampyr.
Solo che mi venne detto che l'Alfa non era in ufficio oggi.
"Beh, quando ti aspetti che arrivi?", domandai a Felix, l'assistente di Elijah.
Felix mi diede il suo solito sorriso eccessivamente formale. "Mi ha mandato un'e-mail per farmi sapere che era atterrato a Chicago ieri sera".
"Di cosa stai parlando?"
Nelson arrivò dal corridoio. "Ehi, Josh, c'è qualche problema?"
Mi accigliai. "Sto cercando di dare un senso a quello che Felix mi sta dicendo. Elijah è a Chicago?"
Nelson mi indirizzò verso il suo ufficio. " Elijah è andato a cercare Konstantin".
Il mio sangue iniziò a pulsare nelle orecchie. "Perché... perché ne sento parlare solo ora?", domandai. Il mio mal di testa stava scavando con i suoi artigli nel mio cranio.
Nelson sembrava a disagio. "Elijah ha pensato che con tutto quello che hai da fare... voleva occuparsene lui stesso".
Le mie mani si strinsero in pugni. "Sono il suo Beta".
Nelson annui. "Certamente. Ma sei stato molto stressato ultimamente, Josh".
"Lascia perdere", ringhiai e uscii. Non potevo crederci.
Il bastardo mi aveva lasciato indietro.
                                 ELIJAH

Il sole stava per sorgere su Chicago quando il mio volo si fermò al gate.
Tra il jet lag e l'ansia per un possibile incontro con Konstantin, ero insolitamente nervoso.
Ma non c'era tempo da perdere. Non appena scesi dall'aereo, mandai un messaggio a Sayyid.
Elijah: appena atterrato a OHare, cos'hai finora?
Sayyid: abbiamo un filmato di Turner,il facciale lo ha segnalato. Ho anche parlato con il commissario della polizia locale.
Elijah: E?
Sayyid:ci sono stati una serie di attacchi in
città .
Elijah: che tipo di attacchi?
Sayyid:dissanguamenti. Per lo più senzatetto Elijah: quando c'è stato il primo attacco?
Sayyid: circa una settimana fa
Elijah:quindi pensiamo che Konstantin sia a Chicago?
Sayyid: sembra di sì.
Elijah: Ok. Questo è un bene. significa che abbiamo quasi preso il bastardo.
Sayyid: sì, mio Alfa
Sayyid: come vuoi procedere?
Elijah:per prima cosa, troviamo Turner, abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile
Sayyid: sì, mio Alfa.
                                    AYLA
SQUAWK!
"Sedici!", gridai. "I lupi mannari di solito sperimentano il calore per la prima volta a sedici anni".
"Corretto!", esultò Monica.
Era il round finale di Battaglia del Festival, e Roxane e io eravamo pari con quattro punti ciascuna.
Blair, che sembrava trovare piuttosto maleducato colpire il pulsante, aveva solo due punti e si era rassegnata al terzo posto.
"Ok, Ayla e Roxane, abbiamo un'ultima domanda di spareggio. La donna che risponderà correttamente riceverà il pacchetto spa all-inclusive!"
Sorrisi a Roxane, godendomi la leggera competizione.
Ma il suo sguardo di risposta era a metà tra un ringhio e una smorfia.
Monica strinse gli occhi. "Ecco qui: Quale fiore è tradizionalmente associato al Festival della Fiamma?"
Giglio tigrato! Porca puttana, questa la so per certo!
SQUAWK
La mia mano colpi il pulsante, ma poi feci una pausa prima di parlare.
Roxane vuole davvero vincere.
Quindi lasciala vincere. Che diavolo stai facendo? Tutto questo dovrebbe aiutare Roxane. "Ummm...petunie?" dissi.
"Oh, temo che non sia corretto", disse Monica. “Ora, Roxane, se rispondi correttamente, hai vinto! Ma se ti sbagli, la domanda torna a Ayla per un altro tentativo!"
Ok, Roxane. Ce l'hai fatta.
Ma la mia amica si stava mordendo il suo labbro inferiore. "Penso...umm...calle?"
"Sbagliato!", disse Monica, sembrando deliziata.
I suoi occhi tornarono su di me. "Ok Ayla, questa è la tua occasione per cogliere la vittoria. Se non rispondi, dovremo fare un altro giro".
Il divertimento del gioco era svanito e non volevo assolutamente fare un altro giro.
"Gigli tigrati", risposi con un sospiro.
"E abbiamo una vincitrice!" Canticchiò Monica con un luccichio negli occhi. "Ayla Norwood, la compagna dell'Alfa!"
Roxane sembrava che stesse lottando per non dare un calcio al podio.
"Era una domanda davvero difficile", dissi, cercando di appianare le cose.
Ma il veleno nei suoi occhi quando mi guardò fu sufficiente a frenare la mia lingua.
"Non sono mai stata molto brava in questo tipo di giochi", concordò Blair.
"Allora Ayla, quando approfitterai del tuo esclusivo pacchetto spa VIP?", chiese Monica vicino a una telecamera.
Guardai Roxane e Blair ed ebbi un'idea. "In realtà, penso che dovremmo andarci tutte insieme. Una volta terminate le riprese. Sarà il mio regalo!"
Le labbra di Roxane si sollevarono agli angoli e Blair annuii gentilmente.
Ma con la coda dell'occhio colsi lo sguardo di delusione di Monica.
Ero riuscita a evitare un litigio con Roxane e mi ero assicurata che Monica non avrebbe filmato la nostra giornata alla spa.
Beccati questo, pensai vittoriosamente.
Ma poi Monica mi sorrise e sentii un brivido lungo la schiena.

                                     ELIJAH

Mandai Sayyid dal medico legale per fare domande riguardo gli omicidi.
Controllai la scena del crimine più recente.
Si trovava in uno dei tanti tunnel abbandonati di Chicago dove i senzatetto tendevano a riunirsi.
La pioggia iniziò a cadere, oscurando il cielo proprio quando entrai dentro quei passaggi ancora più bui.
L'acqua scendeva a cascata dalle grate della strada sovrastante. Le mie scarpe schizzavano rumorosamente nelle pozzanghere sempre più profonde.
Questi tunnel di cemento diventavano progressivamente più scuri e pericolosi  sono stati per lo più dimenticati, tranne da coloro che sono stati costretti a cercarli per ripararsi nel freddo inverno di Chicago.
Delle rotaie arrugginite tagliavano il terreno alla loro base.
L'odore di piscio vecchio permeava le pareti.
Mi mancava l'aria pulita di Mahiganote, la pace tranquilla della foresta.
Ma più di tutto mi mancava Ayla.
Fai in modo che tu possa tornare a casa dalla tua compagna.
Passai oltre una baraccopoli, dando un'occhiata alle scatole di cartone e alle tende mentre passavo.
La gente non mi degnava di uno sguardo.
Pensai di fermarmi a fare domande, ma decisi che lo avrei fatto sulla via del ritorno, dopo aver dato un'occhiata alla zona dove le forze dell'ordine avevano trovato la vittima più recente.
I muri vicino alle baracche erano colorati di graffiti, ma quando mi lasciai alle spalle la zona abitata divennero grigi.
I miei passi risuonavano.
Raggiunsi il nastro della scena del crimine, di un giallo intenso in contrasto con la scena spenta e incolore.
Forse a causa degli odori, o per la mancanza di rumore, non mi resi conto che qualcun altro era li con me.
Finché non attaccò.

(Ho preso una pausa, un pò troppo lunga... perdonatemi! cercherò di aggiornare nei prossimi giorni). 🧡

La Vergine Del BrancoWhere stories live. Discover now