Chapter 14

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<< Così hai intenzione di organizzare una festa LouLou? >> Domandò nuovamente Elisabeth, chiudendo il suo armadietto.

<< Per l'ultima volta, si Elizabeth >>, risposi infastidito.

<< Dove hai detto che sarà? >> Chiese Luke.

<< All'Embridge 's bar >>.

<< Come mai non a casa tua? >> domandò questa volta Liza, incuriosita.

<< Stiamo facendo dei lavori, quindi al momento non è disponibile >>, mentì.

<< E poi l' Embridge's bar è il più lussuoso di tutta Doncaster, no? >>

<< Hai ragione, amico >> disse Ashton, dandomi una pacca sulla spalla.

<< A che ora? >> Chiese Sam, timidamente.

<< Sam ma che domande sono? >> Rise Luke.

Lo guardai male, odiavo quella sua faccia da sbruffone popolare; Luke colse l'occhiata e ritirò la sua risata che nel frattempo aveva seguito Elizabeth.

Vidi Sam diventare piccolo dalla vergogna, era un bravo ragazzo e non capivo ancora come ci fosse entrato in questo gruppo di merda.

<< Apre non prima delle nove e chiude verso le quattro >> Spiegai, avvicinandomi a lui.

Mi sorrise come per ringraziarmi e lo stessi feci io per rassicurarlo.

<< Domani sera tutti ubriachi ragazzi! >> Fece Ashton, unendo tutti con un abbraccio più che sgradevole.

Mentre ero attaccato a Luke e Liza, con la coda dell'occhio notai Harry intento ad osservare la scena.

Quando cercai di dimenarmi dall'abbraccio, fece gesto di andarsene. Lo raggiunsi velocemente e lo chiamai.

<< Harry! >>

Nessuna risposta.

<< Harry! >>

Ancora niente.

<< Harry per favore, girati! >> urlai.

E lui si girò.

<< Non eri impegnato con il tuo bel gruppo di amici?>> Chiese ironico.

<< Sai che non lo sono >>, risposi; dando il mio mare nel suo prato verde.

Ricambiò, I nostri sguardi erano diventati un tutt'uno. Il mio mare che bagnava il suo prato luminoso come se non avesse acqua da giorni. E la mia distesa d'acqua blu riaveva le sue alghe verdi dove le creature marine poterono nuovamente nutrirsi. Era un fabbisogno di entrambi, unire quelli sguardi; occhi che si cercavano ma che non si trovavano; colori spenti per il poco contatto l'uno sull'altro; per l'orgoglio e la delusione finirono per distruggersi.

Harry distolse la melodia.

<< Non prendermi in giro Tomlinson>>, disse impassibile.

<< Sono stato più sincero con te che con tutti gli altri >>.

<< Non mentire, non mi inganni nuovamente >>.

<< Mentire, mentire... Pensi che io ti menta? >>.

<< È la tua natura >>.

<< E la tua è fingerti di essere orgoglioso, quando in realtà hai troppa voglia di sfiorare le mie labbra rosse >>, gli sussurrai.

<< Ho sentito che fai una festa domani, all'Embridge 's bar... Lussuoso >>

<< Alle undici sarò lì >>

<< No! >>, ribattei.

<< Hai paura che non cada ai tuoi piedi? >>

<< Non è questo, non devi venire >>

<< Secondo me sei tu che hai voglia di toccare le mie labbra >>

<< Può essere, ma non venire >>

<< Troppo tardi, lavoro lì >>, fece l'occhiolino.

Psychopath, Lost Souls -Larry Stylinson-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora