Chapter 8

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<< Mamma, sono tornato >>, gridai.

Levai la giacca e posai la borsa scolastica sul divano. Mi diressi verso la cucina.

<< Scusa per il ritardo, ho dovuto aiutare un amico con chimica >>, Spiegai sistemandomi le maniche della camicia.

Ma non trovai nessuno, non c'erano tracce di mia madre. Controllai se ci fosse qualcosa dentro il forno, e la cena per gli ospiti era lì.

Pensai allora che fosse andata a fare la spesa, a trovare la nonna o di solito quello che fanno le donne.

Salì ai piani superiori, e andai verso la mia stanza.

Nel tragitto sentì qualcuno parlare, presi la mazza da baseball che tenevo solita nella stanza e andai in cerca della voce.

Mentre avanzai di corridoio in corridoio, notai che proveniva dalla stanza da letto dei miei genitori.

La porta era socchiusa, cercai di vedere qualcosa dalla piccola fessura che la manteneva ancora aperta e non potevo credere ai miei occhi.

Spalancai di botto la porta, trovando mio padre intento a fissare le sue luride labbra in un'altra donna che impaurita si staccò subito da lui.

<< Louis cosa ci fai qua? >>, domandò iniziando a sudare.

<< È dove vivo, mi sembra ovvio >>. Risposi infuriato.

Mi avvicinai sempre di più verso di lui stringendo la mazza con tutte le forze. << Tu, lurido, vecchio bastardo... Cosa ci fai con questa donna nella stanza da letto della mamma? >> Continuai.

<< È anche la mia stanza da letto >>, ribatté.

<< È la vostra stanza da letto. Non di te e questa donna! >> urlai.

Rimase in silenzio, e puntò i suoi occhi nei miei.

<< A che numero sei arrivato papà? Questa è una dei tanti impegni di lavoro, non è così? >> dissi.

Non rispose, continuava a guardarmi con prepotenza in un disperato tentativo affinché smettessi. Ma non successe.

<< Tu vattene e non farti più vedere>>. Mi rivolsi alla donna. Ella prese la sua borsa e scese di fretta le scale.

<< Quanto a te... >>, mi rivolsi a lui.

Sollevai la mazza e gliela tirai in faccia; la gettai successivamente a terra e lo sollevai dal colletto.

<< Ti avevo avvertito che se avessi fatto un altro errore del genere, l'avresti pagata >>.

Lo misi giù e gli tirai un pugno nell'occhio facendolo diventare viola in meno di pochi minuti.

Presi la mazza da baseball e lasciai la stanza.

<< Adesso preparati, arriveranno ospiti a breve. E non provare a dire quello che è successo>>. Lo avvertii.

Mi girai nuovamente verso di lui che era seduto sul pavimento a toccarsi l'occhio dolente e con un tono freddo e cupo, dissi. << Questo non era niente, la vendetta sarà molto salata>>, sorrisi.

Psychopath, Lost Souls -Larry Stylinson-Where stories live. Discover now