𝐁𝐋𝐔𝐄 𝐌𝐎𝐎𝐍 [➳ 𝐏𝐚𝐮𝐥 𝐋𝐚𝐡𝐨𝐭𝐞]

7: "Dentro la mia testa"

PAUL

Ci misi più tempo del solito a calmarmi, circa un'ora. E nonostante fossimo ancora in tempo per raggiungere gli altri, non me la sentii di stare in compagnia, perciò rimasi seduto ai piedi di un albero. Dissi a Sam di andare via ma non mi ascoltò neanche per un attimo.

Tyler era riuscito a scappare, ed io mi sentii un fallito ancora una volta. Era sicuramente passata l'ora di pranzo, decisi che fosse l'ora di andare via, non volevo che gli altri aspettassero ancora.
Stanco dal mio attacco di panico, mi sembrò di camminare in eterno ma in realtà tornammo a casa mia in pochi minuti.

In lontananza vidi Embry, Jared e Quil seduti sul dondolo a parlare. Emily era intenta a pulire il barbecue, ma si fermò quando Sam le cinse i fianchi e la baciò. Mi guardai attorno.

«dov'è Kat?» domandai senza esitare un attimo. Calò il silenzio per qualche secondo, io alzai un sopracciglio insistendo e poi Jared parlò. «è andata via circa mezz'ora fa, lei e Rachel hanno litigato. Jake ha preso la tua moto e l'ha accompagnata a casa»

«perché hanno litigato?» chiesi.

«per te» disse ovvio Jared.

«cosa?» domandai sbattendo le palpebre più volte.

«Rachel ha detto di essere gelosa, ha rinfacciato cose del passato a Kat, e credimi sembrava volesse prenderla a schiaffi» disse ancora Jared.

«sei una spia» commentò Embry alzando gli occhi al cielo. Sorrisi appena, decidendo mentalmente che sarei andato da Kat non appena i ragazzi sarebbero andati via.

«finito» mormorò Emily.

«grazie» risposi. Lei fece spallucce, poi entrò in casa mia e decisi di seguirla.
Mio padre era sul divano e mi sedetti accanto a lui. «scusa per la finestra, la riparerò» mormorai guardando la tivù.

«sta tranquillo, importa solo che tu stia bene» mi rispose portando una mano sulla mia spalla. «sono davvero grato che tu abbia Sam al tuo fianco, non saprei come fare con te senza di lui»

Io sorrisi appena e annuii. «stasera non ci sono, okay?»

«ti perdono solo se vai a scusarti con quella bella ragazza» rispose.

Ridacchiai nonostante non ne avessi la voglia. «sì, vado da lei» mormorai alzandomi.

«dille di tornare quando vuole, ci tengo a conoscerla» aggiunse, poi mi porse il pugno e battei il mio contro il suo. «a domani, figliolo»

Andai in camera mia e mi cambiai, indossai dei pantaloncini ed una felpa, poi uscii di casa. I ragazzi stavano andando via, li salutai e poi salii in sella alla mia moto.

Il vento colpiva il mio corpo ma per fortuna non sentivo freddo, data la mia alta temperatura. Arrivai a casa Black pochi minuti dopo, ma l'auto di Kat non era lì.
Scesi dalla moto e bussai alla porta, aspettai che Jake mi aprisse e quando lo fece sospirò. «non sei esattamente ben voluto qui, oggi» mormorò.

Io annuii. «vado via subito, sto solo cercando Kat»

«è andata via. Ha preso le sue cose ed è tornata a casa sua, non le sembrava il caso di stare con Rachel sotto lo stesso tetto, e francamente ha fatto la scelta giusta» rispose Jake.