Cαριƚσʅσ 59

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Yoongi si chinò sul letto, in modo tale da farsi riprendere dalla fotocamera del cellulare.
Aveva la solita aria stanca e svogliata, sicuramente avrebbe preferito spogliarsi, farsi una doccia e andare direttamente a letto.
Nonostante la stanchezza evidente,  salutó verso lo schermo.

«Ciao Yoon», disse Jisoo sorridendogli.

«Quindi? Come si svolgeranno questi giorni insieme?», chiese Jimin, spostando di lato Yoongi, in modo da riprendere il centro della scena.

«Non ne ho idea, staremo insieme e vedremo come va ... se va».

Jimin e Yoongi si guardarono in un modo che non riusciva a tradire le loro perplessità riguardo quella strana situazione, tanto che Jisoo, leggendo nei loro sguardi, si sentì in dovere di chiedere:

«Pensate che stia sbagliando tutto?»

«No, no Jisoo...», fece Jimin timidamente.

«A cosa serve provare?
O si sta insieme e si rischia, oppure si molla semplicemente...», esclamò improvvisamente Yoongi, con il suo solito tono asciutto che non faceva trasparire emozioni.

Jimin lo fulminò con lo sguardo e gli diede una gomitata sulle costole.
Jisoo però doveva ammettere che tutto ciò che usciva dalla sua bocca aveva sempre un senso e una sua profondità.
Aveva ragione, aveva fottutamente ragione e lei ne era consapevole.
Eppure rispose con massima sincerità, sospirando:

«Forse entrambi non abbiamo il coraggio di rischiare e nemmeno di mollare...»

«Beh, noi tifiamo per voi, lo sai.
E se non ci dovesse essere un "voi", tifiamo soprattutto per te», si affrettò a dirle Jimin per cercare dì rassicurarla.

Aveva uno sguardo sincero e pieno di affetto e Jisoo sapeva benissimo che lui voleva solo il suo bene e la sua felicità.

«Grazie ragazzi», fece Jisoo, guardando dritto nella telecamera, cercando di trasmettergli quanto fosse grata del loro appoggio.

«Noi andiamo a cenare, aggiornaci mi raccomando!», disse Jimin, strizzandole un occhio.

«Lo farò. Grazie della telefonata, buona serata!», li salutó Jisoo, agitando una mano e abbozzando un sorriso, prima di premere il tasto OFF e chiudere la chiamata.

Rimise il telefono nella borsa e poggiò nuovamente la testa sul vetro freddo del finestrino.
Le parole di Yoongi continuavano a tornarle nella mente.

"Che cosa sto facendo?
Che senso ha tutto questo?
A cosa mi porterà?
...a non aver rimpianti Jisoo",
si disse da sola.

Trovò la posizione giusta, chiuse gli occhi e si abbandonò al sonno.

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"Stazione di Busan"

La voce dell'annuncio si espanse per tutto il vagone, svegliando Jisoo.
Si stiracchió e si portò una mano tra i capelli che le si erano scompigliati a causa della posizione assunta durante il viaggio.
Guardò fuori dal finestrino e osservò il treno che perdeva velocità, avvicinandosi sempre più alla stazione centrale di Busan.
La notte era rischiarata dalla luce emanata dai vari lampioni lungo i binari.
Decise di alzarsi e di afferrare il trolley, posto sulla cappelliera sopra la sua testa.
Piano piano si posizionò lungo il vagone, seguendo la fila dei passeggeri pronti a scendere.
Sollevò il suo bagaglio e con un piccolo salto scese dal treno.
Tirava una leggera brezza che le dava i brividi e che le fece rimpiangere di non aver indossato un maglioncino.

𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒗𝒆 (𝐕𝐬𝐨𝐨)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora