Cαριƚσʅσ 20

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Jisoo pagò il meccanico e salì in macchina.
Finalmente era riuscita a riaverla.
La sola sensazione di essere di nuovo al volante la faceva sentire padrona di sé stessa, senza dover ricorrere ai passaggi di nessuno.
Partì dall'officina e si immise nel traffico cittadino.

Il sole era ancora alto, nonostante fosse tardo pomeriggio, era una bellissima giornata e lei si sentiva felice solo per la sensazione di guidare, così decise di mettere un po' di musica dalla sua playlist.
Quanto le era mancato essere in auto con la musica a palla! Era l'unico momento della giornata in cui poteva scaricarsi, cantare, ballare senza che nessuno la giudicasse.
Partì Side to side di Ariana Grande

I've been here all night,
I've been here all day,
And boy, got me walkin' side to side let them hoes know

I'm talkin' to ya
See you standing over there with your body
Feeling like I wanna rock with your body
And we don't gotta think 'bout nothin' ('bout nothin')
I'm comin' at ya
Cause I know you got a bad reputation
Doesn't matter, 'cause you give me temptation
And we don't gotta think 'bout nothin' ('bout nothin')

Cominciò a cantare e ad andare a tempo, muovendo il suo corpo per quanto potesse.
Inevitabilmente si ritrovò a pensare a Taehyung.
Come diceva la canzone, lui era una tentazione che le svuotava la mente, non facendole pensare a nulla.
Si sentiva in una bolla di estasi.
Tutti i problemi, le ansie, le paure, venivano continuamente scacciati dal suo sorriso, dalle sue mani, dai suoi baci, dal suo sapore.

Da quando erano finiti a letto per la prima volta, non c'era stato un giorno che Taehyung non andasse a trovarla prima di andare al lavoro.
La passava a prendere in ufficio e andavano a casa di Jisoo.
Iniziavano sempre raccontandosi la loro giornata, continuavano coccolandosi e finivano per fare sesso.

Jisoo si accorse di averne non solo desiderio, ma bisogno.
In condizioni normali probabilmente avrebbe cercato di rallentare, di prendere le misure, capire di più ciò che provava.
Si sarebbe trattenuta dal donarsi continuamente a lui, per paura di scottarsi.
Invece aveva fatto una scelta: preferiva quella felicità totalizzante, magari solo estemporanea, che una felicità più calcolata e forse più duratura.

Quel giorno però si erano concessi una serata libera, dal momento che Jisoo aveva un appuntamento importante e irrinunciabile: una cena con la sua nonnina.
Era la persona più forte che Jisoo conoscesse, le difficoltà della vita non l'avevano mai piegata, ma anzi, l'avevano forgiata, trasformandola in un piccolo vulcano di energie e determinazione.
Sua nonna era estremamente intelligente, non aveva potuto studiare ma aveva quella che si definisce intelligenza emotiva: sapeva ascoltare, capire, consigliare.
Era il suo punto di riferimento, la sua guida, riusciva a guardarla dentro come nessun altro.

Lei era la sua vera confidente, infatti Jisoo riusciva ad esprimerle tutto ciò che sentiva con molta più facilità di quanto riuscisse con sua mamma.
Era stata la prima persona con cui aveva espresso i suoi dubbi su Suho e sulla loro storia.
Sua nonna lo adorava, probabilmente la loro lunga relazione l'aveva spinta a credere che fosse realmente l'uomo della vita di sua nipote.
Tuttavia, appena Jisoo cominciò ad esprimerle le sue perplessità, non esitò un attimo a darle il suo appoggio, dicendole che la felicità è un traguardo personale e va raggiunto a ogni costo, senza che nessun'altro possa giudicare.

Jisoo arrivò a casa di sua nonna.
Viveva nel piccolo appartamento che aveva condiviso con suo nonno per una vita intera, nel centro di Daegu, pieno di foto e di ricordi.
Jisoo aprì la porta con le sue chiavi, e trovò sua nonna intenta a lavorare a maglia. Nonostante la vista sempre più debole, quello rimaneva uno dei suoi hobby preferiti.

«Nonna sono qui!», disse Jisoo, entrando in casa.

«Oh tesoro mio! Vieni qui a darmi un bacio!», le rispose lei, con la sua solita espressione piena di dolcezza e calore.
Jisoo si avvicinò e l'abbracciò forte.

«Diventi sempre più bella!»

«Nonna sto invecchiando, ho quasi trent'anni. Difficilmente si migliora con l'età»

«Beh è poco carino dire una cosa del genere ad una donna di novant'anni!», fece sua nonna, fingendo di essere indispettita.

«Tu ovviamente sei l'eccezione... », disse Jisoo sorridendole.

«Ruffiana! Allora che racconti alla tua povera nonna?
Non ti vedo mai...»

«Lavoro molto nonna, come sempre purtroppo»

«Sì, va bene, ma come stai?», chiese sua nonna, rivolgendole la domanda fondamentale.

Non servirono risposte, perché Jisoo si limitò a sorridere sinceramente.

«Quel sorriso mi dice che finalmente la mia nipotina sta bene!
Allora, come si chiama?»

"Mi legge sempre dentro. Sono un libro aperto per lei", pensó Jisoo.

«Non ti sfugge niente, eh? Si chiama Taehyung, è un mio ex compagno di classe. Ci siamo reincontrati e ora ci stiamo frequentando...»

Sua nonna la guardava con un sorriso complice.

« "Ci stiamo frequentando"...quanto piace questo termine a voi giovani!
Ai miei tempi se due persone si piacevano erano fidanzati!
Adesso la prendete sempre alla larga»

«Nonna non stiamo insieme.
Usciamo da pochissimo tempo.
Ci stiamo conoscendo, semplicemente», disse Jisoo sulla difensiva.

«Immagino che tipo di conoscenza...
Beh, ormai sei una donna quindi è giusto che tu lo conosca approfonditamente mentre vi frequentate», disse, scandendo l'ultima parola con un sorrisino.

«Nonna!», le fece Jisoo ridendo.

«Non ti vedevo così da tempo. Direi che questo giovanotto non è male se ti ha fatto questo effetto. Che tipo é?», le chiese incuriosita, poggiando la maglia sul grembo.

«È un ragazzo molto alla mano.
Gestisce un bar con suo fratello ed è un grande lavoratore.
Mi ascolta e riesce a farmi riflettere su molti aspetti»

«E come è? Bello?», chiese, come se fosse la sua migliore amica.

«Si nonna, è bello, molto», ammise Jisoo arrossendo.

Prese il telefono e le mostrò una foto di Taehyung.

«Nipotina mia questo qui farebbe resuscitare anche i morti!», esclamò, avvicinandosi alla foto con gli occhiali per vederla meglio.

Jisoo era sempre più sconcertata della sua mancanza di freni inibitori e scoppiò a ridere.

«Ricordati: sei giovane, sei bella, sei intelligente.
Trova una persona che sappia apprezzare il gioiello che sei.
Che sappia prendersi cura di te.
È la chiave di tutto.
Non ti ho mai vista così luminosa piccola mia»

Jisoo non poté fare altro che abbracciarla di nuovo.
Non sapeva se Taehyung potesse essere l'uomo della sua vita, non sapeva nemmeno più cosa volesse dire "quello giusto", ma sapeva che si stava prendendo cura di lei, scavando piccoli solchi nella sua anima, facendo trapelare quella luce che sua nonna vedeva splendere in lei.

𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒗𝒆 (𝐕𝐬𝐨𝐨)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora