salvataggio

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Gli lanciai contro una raffica di ragnatele, abbastanza da immobilizzarlo.
Scagiai un altra ragnatela nella sua direzione, sta volta tenni stretta l'altra estremità come un lazo e lo tirai per darmi slancio baluardi addosso, da dolci un calcio a mezz'aria.
Crollò in ginocchio, ma si liberò e con un malrovescio mi ricacciò a sedere sul pavimento freddo.

-lo vuoi capire che non puoi fare niente? Ora non rompere e muori-
Non sarebbe statao lui a dettare le regole.
-cosa vuoi fare con quel telecomando?-
Ghignò malevolo.
-serve ad attivare i missili dell'elicottero e ridurre tutto in briciole-
Estrasse un telefono e disse:
-mettete in moto l'elicottero, sto arrivando-

Mi rialzai ancora, il corpo iniziava a farmi male per i colpi, ma avrei attaccato senza sosta, aveva ragione, quel tizio possedeva una forza sovrumana.
Non dovevo sprecare il fluido spara ragnatele, dovevo sfruttarlo con prudenza.
Inizia a oscillare per la sala dandole un colpo di tanto in tanto, riuscii così a colpirlo, sgualcii il suo colpito e gli regala di segni rossi sul viso, poi dovette comprendere i miei movimenti e colpirmi al volo con pugni e malrovesci.
Razzolavo a terra, mi rotolano e tornavo sempre in piedi, ma il mio fiato andava ed esaurirsi.

Presi bene la miara e li colpì con la ragnatela elettrica.
Mi avvicinai a lui e cercai di prendergli il telecomando dalle mani, ma lui ruotò su se stesso e si lasciò cadere su di me.
Un dolore atroce mi esplose nel petto pesava tantissimo più di 100 chili, faticavo a respirare.
Poi premette il pulsante.
L'elicottero si alzò i  volo e aprì il fuoco verso lil centro dell'edificio.
Si sentì un boato e la struttura iniziò a collassare su se tessa.

Gli saltai addosso prendendolo a calci e pugni, attaccato come una furia, mi scagliò contro la parete mi sarei scgiantatao contro il muro, se no  avessi fatto in tempo a lanciare una corda di ragnatele verso la parete opposta per fermarmi.
Così iniziai a scagliare le ragnatele, che li legavano alla parete e tornai a colpirlo .
Mi prese poi per i fianchi ruotò su se stesso e mi scagliò nuovamente verso il muro sta volta lui venne sparato via con me sfondai la parete e lui mi seguì allargando il buco, rotolammo e cademmo giù dalle scalinate.
Lanciai le ragnatele verso un corridoio che sembrava un ponte e passava sul vuoto al centro dell'atrio, gli atterrai addosso e sfondammo il sottile strato di pavimento così continuammo a cadere, lo avvolsi nelle ragnatele allacciandole alle balaustre dei corridoi attorno a noi.

Reliuscì infine a bloccalo, ed io atterrai con grazia.
Se fosse mai riuscito a liberarsi sarebbe caduto atterrando sulla testa e non gli sarebbe convenuto.
-ti...-
Regolai il respiro, non volevo capisse che avevo il fiatone.
-ti avevo avvertito-

Le autorità entrarono nell'atrio ed io uscì di corsa.
Trovandomi davanti del pietisco Pepper, Banner e Srange mi fissavano.
Tolsi la maschera, avevo il fiato grosso.
-co... io...-
Non sapevo che dire o cosa chiedere-
Pepper Sospirò.
-è tutti a posto-

Una figura in un completo scuro si avvicinò.
Era Coulson.
Pepper volo da lui, poco distante da noi.
Si diressero nel palazzo.
-abbiamo rimediato a tutto non ti preoccupare-
Mi rassicirò doctor Strange.
-non so che ci faccia coulson qui-
Disse Bruce, pareva turbato.
-non lo so-
Ripresi fiato l'aria era ancora Inquinata dal fumo, ma fortunatamente più diluita-
-Fisk ha parlato di...terrigene e Coulson non aveva detto una cosa simile alla cena?-

I due annuirono silenziosi.
-banner posò la sua grande mano verde sulla mia spalla-
-ora i poliziotti tireranno fuori i civili, i pompieri hanno appena spento l'incendio-
Potevano trovare a casa...dopotutto era una vittoria, ma...
-è colpa mia-
Dissi dolorante per ciò che stavo dicendo.
-aveva un... telecomando per sare l'ordine di fare fuoco eh, eh... non sono riuscito a faremarlo-
Il dottore mi si avvicinò.
-peter non ci sono feriti gravi e neanche morti, è andata bene, va tutto bene ok?-

Spider-Boy Where stories live. Discover now