Avengers Assemble

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Eravamo tutti preso dalle discussioni dalle storia, riecocavamo tutte le missioni che avevamo portato a compimento insieme, c'era un gran casino, tutti che parlavano, alcuni ridavano a gran voce, ma quando pepper richiamò l'attenzione, l'enorme sala da pranzo di fece subito silenziosa.

Pepper teneva le mani unite, prese un gran respiro e disse:
-abbiamo trionfato nell'ultima grande impresa... e di alcuni risultati positivi c'è ne siamo accorti solamente ora-
Voci, brusio e sussurri si lavorano dai commensali.
C'era tensione, nessuno capiva erano tutti nel grande caos.
La proprietaria di casa, portò tutti all'ordine, battendo le mani.

Vorrei inviare il nostro più grande trofeo a unirsi alla tavola, accompagnata da una persona speciale.
Disse così e una porta di legno una vola eperta, varcarono la porta Blak Widow e Philip Coulson.
In tutta l'immensa sala rimbombò il suono di sospiri, quasi nessuno riusciva a parlare.
Tutti gli avengees dovettero riprendere fiato e ispirando per lo scohk, le tende porpora quasi si spostarono.
Improvvisamente mi venne caldo, nonostante avessi già tolto la giacca Dovetti sbottonarmi i primi portoni della camicia bianca.

Presi il colletto e lo tirai in avanti e nindetro, il più rapidamente possibile per farmi aria.
Non avevo assistito alla scena, ma sapevo che quei due erano... beh a quanto pare non fu così.

-beh chi non muore si rivede-
Disse la vedova nera, con un leggero sorriso sulle labbra.
Alcuni avevano tentato di alzarsi, ma per rlo stupore i loro movimenti erano troppo goffi, però clint riuscì a mettersi impiedi.
-ma...come... natasha-
Allora alziamo Capitan America alzò un braccio.
-questo posso dirtelo io-
Ancora faticavo a credere che quello era lo stesso steve rogers, con cui avevo combattuto per via di quegli stupidi accordi di sokovia.

Il silenzio era nuovamente calato.
Quella casa che sembrava calda e accogliente come una baita di montagna ora era divenuta un luogo gelido.
Erano tutti paralizzati e muti, tutti con gli occhi rivolti al capitano.
-quando ho riportato le gemme dell'infinito al loro posto...-
Fece una pausa per schiarirsi la voce rauca.
-beh gli ho intimato di custodire la gemma e di far qualcos'altro anzi che richiedere un anima in cambio-

Ora la stanza iniziò a farsi incandescente percepivo le persone che si abitavano e gli animi che si infuocavano.
-e come lo hai convinto?-
Chiese banner.
-abbiamo combattuto-
Rispose il capitano in tono mesto.
-ma non era immortale-
Domandò sta volta scott.
-e sei riuscito comunque a batterlo?-
Questa volta era capitan Marvel ad essere sconvolta.

La stanza poi si divise perché iniziarono a fare domande anche al Agente dello shield.
Pepper e happy si Mesero inpiedi e calmarono tutti.
Natasha ridacchiò.
Sentir ridere con tutto quel caos fu come sentire un venticello fresco dopo una corsa, come trovare un pozzo nel deserto... fu indescrivibile, ci tranquillizzò.
-la sua storia è al limite dell'assurdo io non posso competere e il mio corpo mentre perdevo i sensi si è materializzato nelle rovine della prima stanza rossa completamente o quasi rignerato-

Fu thor l'unico a parlare.
-era un inganno di loki?-
L'agente non ebbe il tempo di parlare che il dio del tuono si scusò.
-ho continuato a cadere vittima dei sui incantesimi, mi spiace, ti avremmo cercato lo giuro-
L'agente annuì e fece un sorrisetto beffardo.
- lo so, non ti preoccupare-

L'agente Philip Coulson si sistemò la giacca e iniziò a spiegare.
-Sono morto... sono rimasto morto per giorni, poi dei medici mi hanno riportato in vita tramite un siero, chiamato GH325-
Mentre lo disse non distolse un istante gli occhi da carol.
-e cosa sarebbe?-
Chiese lei, mantenendo il suo sguardo.
L'uomo prese un gran respiro.
-un qualche estratto di sangue kree-

Di nuovo gelo e silenzio, fu quel uomo a spezzare nuovamente quella strana sensazione.
Scosse le mani e la testa.
-ma ora stiamo calmi, il punto è che sono vivo e... mentre voi salvavate l'universo, io ho protetto la terra, ho avuto anch'io il mio bel da fare tranquilli e posso finalemente dirvi, che lo shield è tornato-

Ci furono urla di acclamazione ed esaltazione, il tutto sfociò in un meraviglioso festeggiamento.
Tutti salutarono e abbracciarlo i nuovi arrivati.
Mi presentai adeguatamente a black widow.
-piacere mi chiamo peter parker e sono spider-man-
Lei sorrise.
-oh si ci siamo visti all'aeroporto, quando hai rubato lo scudo di cap-
Disse divertita guardando il capitano.
-ricordo di averlo ripreso-
Volle puntualizzare.

Poi natasha si rivolse nuovamente verso di me.
-beh quella volta non abbiamo avuto molto tempo per conversare-
Annuì.
-già sono contento che ora ci sia occasione-
La vidi poi andare ad abbracciare occhio di falco e il grande banner.

Mi avvicinai al Agente dello shield e gli strinsi la mano.
-oh l'avanzato-
Commentò.
-come scusi?-
Lui scosse la testa.
-oh lascia stare lunga storia-
Vidi poi i nuovi arrivati andare a conversare con il capitano rogers.

Quando la cena fu terminata pepper si alzò nuovamente in piedi, con morgan in braccio.
-bene ora che siamo tutti avremmo bisogno di una base-
Tutti parvero elettrizzati, come se li avessi colpiti con la mia ragnatela elettrica.
-quindi-
Esordì lei.
-dirigiamoci alla Avenger's tower-

L'euforia collettiva della sala divenne ben presto pressatà e curiosità perché voleva condurci la in quello stesso istante.
La seguimmo nella sala centrale della casa che pareva un salottino spinse un mattone e un pezzo della parete si aprì mostrando un pannello, come vi appoggiò la mano esso si illuminò, la parete di aprì ulteriormente mostrando una scalinata, la percorremmo e ci trovammo in un enorme ascensore cubico, dovette digitare un codice e morgan intimò a tutti i presenti di tenere gli occhi chiusi.

Percepii che stavamo scendendo.
-è normale?-
Sentii domandare da zia May.
-si, non ti preoccupare-
Le Rispose happy.
May non si aspettava tutto quello, nemmeno il me lo aspettavo, eravamo certi si trattasse di una normalissima cena, fui contento che ci fosse happy a tranquillizzarla.
Quando fummo arrivati, il portellone si aprì e ci trovammo dinanzi ad uno spettacolo mozzafiato eravamo in un tunnel spaziosissimo dalle dimensioni rettangolari, le pareti erano grige e lisce e sembrava si portendesserò all'infinito sempre dritte e poi davanti a noi c'era la collezione d'auto del signor Stark e alcuni veicoli neri con il loro dello shield.

C'era un veicolo che saltava subito all'occhio era un auto rosso fiammante, pareva d'epoca e dietro c'era scritto il nme, come con le barche, le lettere erano colr argento, scritte in un elegante corsivo e dicevano "Lola"
-mi spiace ragazzo, ma non puoi guidarla-
Il signor Coulson sorrise, sventolando le chiavi e andando a prendere posto.
-pepper ti serve un passaggio?-
Domandò gentilmente.
Lei sorrise e fece ondeggiare l'indice.
-No, phil ho la mia-
Rispose indicando soddisfatta la sua Audi a8 metallizzata.

Il signore, scosse la testa, come se l'auto della signorina pepper non valesse neanche metà della sua, aprì il cruscotto ed indossò un paio di occhiali da sole.
Natasha si avvicinò a peppee, seguita da barton.
-i queenjat dove li tieni?-
La bionda Sospirò.
-ho preparato il portellone, ma ancora non li ho-
-devo ancora strasferirli dalla base dello Shield-
Disse l'uomo dall'auto rossa.

Alla fine tutti presero posto sui veicoli neri dello schield erano per lo più furgoni o macchioni fuoristrada, solamente happy aveva il permesso di guidare le Audi di tony, e portò con sé anche me e zia may.

Thor e Carol non presero nessun veicolo, si limitavano a volare.
Percorremmo il tunnel a folle velocità, fu incredibilmente divertente, viaggiando sotto terra ci stavamo dirigendo vero la torre degli avengers, non ci ero mai stato, ero emozianatissimo, ma dovevo calmarmi, cosa non facile dato il veicolo su cui ero seduto.

Ci volle un po' prima di arrivare, ma tutti decisero di organizzare una gara clandestina, così da rendere il tutto più interessante anche se ben presto gli unici a contendersi il posto da apri fila furono happy e pepper, per la superiorità dei loro bolidi.
L'auto rossa era dietro di noi, nessuno dei due le lasciava spazio per sorpassare.

Quando l'uscita del tunnel so fece vicina  fu come se avvenne un eclissi sotto terra improvvisamente tutto divenne buio e mi accorsi che l'auto che prima era dietro di noi ora ci stava volando sotpa il tettuccio.
Le ruote non erano più perpendicolari al terreno, ma parallele e i cerchioni non erano più perchioni, ma propulsori.
Ci superò e poi toccò nuovamente terra.

Così fu Coulson il primo a raggiungere il garage sotterraneo della torre.

Autore:
Si ho inserito phil coulson e inseriò il restante shield, inzio col chiedere scusa, sono solo alla quarta stagione di agent of shield quindi non so proprio tutto, ma appena scoprirò cose utili potrò inserirle in seguito, al prossimo capitolo con la stark tower

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