capitolo 6 "Tour"

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Erano già passati mesi da quando arrivai al Palm Woods, i demo erano piaciuti a Griffin e avevo iniziato a provare le canzoni da incidere per un album. E dopo quattro mesi lì, quella sera James mi avrebbe fatto una sorpresa. Mi preparai: mi misi un vestito e mi truccai. Arrivò James "ei, andiamo?" "aspetta, devo sistemarmi i capelli"
Si allontanò un po' e mi squadrò "no, sei perfetta così e non te ne rendi conto"
Sorrisi
"dai andiamo" aggiunse coprendomi gli occhi
"perché mi stai..?" non mi fece finire
"è una sorpresa, no?"
James mi teneva con un mano gli occhi chiusi e l'altra era sul mio fianco.. Forse un po' troppo in basso.. Ma non glielo dissi, in fondo mi faceva piacere e con lui mi sentivo protetta. Non era un idiota e sapeva sempre cosa faceva. Però, di solito, quando mi faceva delle sorprese non era così nervoso. Questa volta invece sì, lo percepivo dalla forte stretta che mi dava, e non riuscivo a capire perché. Quando arrivammo, James mi tolse le mani dagli occhi.. La bellissima piscina del Palm Woods era stranamente vuota e, a lato, c'era un tavolino apparecchiato con rose e candele. Mi aveva organizzato una cena. Ci sedemmo e arrivò Carlos in smoking, che face l'occhiolino a James (che sembrò ancora più nervoso) e, rivolgendosi a me, disse
"cosa desiderate?"
Risi. Era buffissimo "cosa preparate?"
"facciamo le pizze, ve le porto subito"
Carlos si allontanò e poco dopo ritornò con la nostra cena. Io e James iniziammo a mangiare e parlammo tanto. Benché lui parlasse serenamente mi sembrava che ci fosse comunque qualcosa che lo preoccupava. Alla fine mi sedetti sulle sue gambe e lo guardai negli occhi "cosa succede?"
"Enya, ti devo dire una cosa.. " disse, sistemandomi in modo che potessi stare più comoda "tra tre giorni parto"
Mi alzai di scatto "come?! Torni in Minnesota?!" ecco perché era nervoso
"no no. Noi dei Big Time Rush partiamo per un tour"
"allora bisogna preparare le val.. "
"no, Enya. Solo noi della band"
"ah. E per quanto starete via?"
"tre mesi"
"tre mesi?! Ma è un'eternità!"
"lo so"
"e poi sarai circondato da milioni di belle ragazze che urleranno il tuo nome.. "
"ma quante volte te lo devo dire? Sei l'unica te l'ho sempre detto.. Sai perché la prima sera ti ho voluto accompagnare?"
"no, perché?" me lo ero sempre chiesto
"pensavo fossi un sogno. Eri troppo bella per essere reale. Mi piace tutto di te e nel momento in cui ti ho vista ho capito che ti dovevo vivere. E tu? Cosa hai pensato di me?"
"beh la prima cosa che ho pensato è stato 'cavolo è proprio bello James' " sorrise "e poi quando ti sei affiancato per spiegarmi chi era Gustavo mi sono sentita a mio agio e protetta. Non so come ma quando sto con te è come se fossi in una sfera e sono immune"
Mi baciò "ti proteggerò sempre"
"ma magari in tour.. Troverai qualcuna più.. "
"bella di te? Impossibile"
Sorrisi "promettimi una cosa James"
"dimmi"
"passeremo questi giorni insieme, vero?"
"certo, iniziamo ora?"
Andammo nell'atrio e sul divano ci coccolammo fino a quando Bitters non ci obbligò a tornare nelle nostre camere. Gli altri giorni li passammo tutti così: coccolandoci, stando in piscina e la sera uscivamo. L'ultimo giorno andammo tutti a ballare e James e i ragazzi si ubriacarono. Lui mi disse singhiozzando "eth, ti sposerò, eth, lo sai?"
"anche io, ma io dico seriamente"
Mi fece l'occhiolino, si avvicinò e mi sussurrò "anche io. Sto solo fingendo di essere ubriaco"
Era tenerissimo. La mattina dopo eravamo tutti tristissimi:
Jo era con Kendall e lui la stringeva forte a sé.
Camille non smetteva di baciare Logan.
Stefany stava raccomandando, con gli occhi lucidi, a Carlos di non fare cavolate e lui le accarezzava i capelli.
E io.. Stavo aspettando James. Stavo per chiamarlo quando sentii alle mie spalle "signorina?"
Mi girai. Era un fattorino con un grandissimo mazzo di fiori che gli copriva la faccia.
"grazie". Dov'era James? Ora stavo iniziando a preoccuparmi seriamente. Il fattorino fece per darmi i fiori e riuscii a vedergli la faccia. Era James! Gli saltai addosso e lo baciai.
"questi sono per ricordati di me"
"ei, parti solo per tre mesi. Saranno lunghi, certo, ma poi tornerai e in qualunque caso è impossibile dimenticarti"
Mi baciò. "tienili tu" aggiunsi "magari la distanza ti farà dimenticare di me e del Palm Woods"
"siamo più forti della distanza, vero?"
"certo" in punta di piedi lo baciai e lui mi strinse forte a sé
"CANI ANDIAMOO"
"vai, Gustavo ti aspetta"
"ricordami"
"non potrei dimenticarti"
Salirono in macchina e sentii gli occhi che si inumidirono. La macchina stava per partire. James abbassò il finestrino
"ti amo!" gridò e mi mandò un bacio. Feci lo stesso e lo salutai. Poi partirono per l'aeroporto. Mi scese una lacrima, io e le altre ragazze entrammo nell'atrio. Il Palm Woods non sembrava l'allegro hotel che pensavamo noi, anzi era diventato triste e silenzioso. Ci guardammo e capimmo che quei tre mesi sarebbero stati lunghi e tristi

~Angolo autrice~
Hooola!
Avrei dovuto pubblicare ieri, ma non ho avuto molto tempo.. Comunque ecco il sesto capitolo, spero che vi piaccia.
Un bacione,
Enya ❤

no one can love me like you doWhere stories live. Discover now